Ogni appassionato di calcio spera sempre che il suo
campionato sia il più bello e coinvolgente possibile, che si possa decidere
magari all’ultima giornata e, perché no, tra più di due squadre racchiuse in
una manciata di punti, facendo restare con il cuore in gol decine di migliaia
di persone, negli stadi ma anche nelle case dei tifosi, tutti riuniti davanti
alla tv con amici e parenti per assistere all’ultimo atto della stagione con
una birra in mano. E sperare che la propria squadra possa alzare al cielo il
tribolato Schaal, poter urlare al cielo la propria gioia, rintanata in fondo al
cuore per quasi nove mesi. Perché in fondo il calcio, il gioco più bello del
mondo, è anche questo.
Tutto questo appena descritto è accaduto davvero, in una
calda domenica di primavera del 2007. Era il 29 aprile e l’Olanda era in
trepido fermento per l’ultima, decisiva giornata del campionato di calcio
2006/07, dominato senza se e senza ma per tutto il girone d’andata dal PSV
Eindhoven, il cui vantaggio a gennaio era arrivato perfino in doppia cifra (+11
sull’Ajax e +12 sull’AZ Alkmaar), per poi venire dilapidato nel corso dei mesi,
con un crollo a dir poco clamoroso che era coinciso con l’infortunio ad Alex
che aveva reso insicura tutta la squadra, concretizzato con l’aggancio delle
due dirette avversarie alla penultima giornata, quando il PSV, a +2 sulle altre
prima del fischio d’inizio, non andò oltre l’1-1 in casa dell’Utrecht, venendo
raggiunta a quota 72 punti da Ajax e AZ Alkmaar, vittoriose rispettivamente
contro Sparta Rotterdam (5-2) e Heerenveen (3-1). A 90’ dalla fine della
regular season l’Eredivisie non aveva ancora un padrone e la testa della
classifica più incerta della storia oranje si presentava in questo modo:
Domenica 29 aprile 2007 arrivò. Una caldissima, infuocata
giornata in cui tre squadre si giocano il tutto per tutto, ma solo una sarà la
vincitrice: il giorno più appassionante della storia del campionato olandese
stava per iniziare, con tre stadi continuamente collegati perché ogni singolo
gol poteva scrivere la storia. Rotterdam, Tilburg ed Eindhoven era ricolme di
supporter ferventi di conoscere il proprio destino. Tutto in 90 minuti. Più
recupero, ovviamente.
All’AZ Alkmaar, in virtù della migliore differenza reti, il
primo criterio utilizzato in caso di parità di punti, bastava vincere in casa
dell’Excelsior per portare a casa il campionato, con qualunque risultato; Ajax
e PSV, invece, se la giocavano sul filo del rasoio, con un occhio sempre
puntato verso il Woudestein Stadion per sperare in un’azione eroica dei padroni
di casa, invischiati nella lotta per evitare i play-out della Nacompetitie. I
Boeren, in particolare, oltre che sperare in un mancato successo dei Cheese
Farmers, dovevano battere il Vitesse al Philips Stadion con 2 gol in più
rispetto al risultato dell’Ajax, impegnato in casa del Willem II. Lo Schaal, che viene
utilizzato per la premiazione nell’immediato post-partita, fu fatto stazionare
nei dintorni delle due città, nel mezzo del Brabante Settentrionale, pronto a
partire a razzo per Rotterdam, distante appena un’ora di macchina, in caso di
vittoria dell’AZ. Intorno alle 14 i tre impianti erano già pieni, mentre chi
non aveva un biglietto si accalcava davanti alle televisioni dei bar, di fronte
ad una birra bevuta in compagnia. Alle 14:30 tutta l’Olanda si fermò, in
perfetta contemporanea iniziarono le tre gare decisive per la stagione:
Excelsior-AZ
Willem II-Ajax
PSV-Vitesse
PRIMO TEMPO – Il PSV
scende in campo con un solo obiettivo: segnare il più possibile, anche se a
dire la verità in pochi ad Eindhoven credevano alla vittoria del campionato.
Ottavo minuto, Edison Mendez crossa al centro dell’area dalla destra, Alex
spinge in pallone in rete con un colpo di testa: Boeren avanti 1-0. Passano due
minuti, Afellay prova la conclusione da lontano, il portiere del Vitesse
Stojkovic respinge il pallone proprio davanti a Koné che lo tira addosso
all’estremo difensore ospite, il pallone rimbalza all’indietro sull’ivoriano
classe ’83 ora all’Everton e sorpassa Stojkovic, venendo spinto in rete con un
prezioso tap-in da Jefferson Farfan, alla ventesima rete stagionale. Il PSV è
virtualmente campione ed è facile intuire il boato dell’impianto di Frederiklaan.
L’entusiasmo viene leggermente smorzato tre giri di lancette più tardi,
quando la doccia fredda viene servita ai tifosi di casa dal capitano del
Vitesse Theo Janssen, che sfrutta un grave errore del miglior portiere del
campionato, almeno fino a quel momento, Gomes, per accorciare le distanze
direttamente su calcio di punizione da posizione defilata, con il portiere di
casa che afferra il pallone e poi se lo lascia scappare dietro alle spalle, in
porta. Lo Schaal, momentaneamente in mano allo stesso PSV, passa all'Ajax al 18° minuto, quando Urby Emanuelson porta in vantaggio i Lancieri a Tilburg.
Ma le sorprese devono ancora arrivare: al 20’ il portiere
dell’AZ Waterman stende ingenuamente in area di rigore Slory lanciato verso la
porta e si becca il cartellino rosso. Van Gaal, allora sulla panchina del club
di Alkmaar, è costretto a mandare in campo il secondo portiere, Sinouh, che però non può nulla sul penalty di Luigi Bruins, che porta avanti
l’Excelsior. Quattro minuti dopo una grande punizione dai 30 metri di Simon
Cziommer beffa l’estremo difensore di casa Graafland e ristabilisce il
punteggio in parità, facendo esultare i tifosi venuti da Alkmaar che poco prima
erano letteralmente sbiancati. Il primo tempo si chiude così: l’Ajax è avanti
solo 1-0, il PSV doveva vincere con 3 gol di scarto (2 in più della differenza
reti del match dei Lancieri), ovvero 4-1, dato che il 3-0 non era più possibile
dopo la rete di Janssen.
SECONDO TEMPO – Dopo
15 minuti di fervente attesa, nei tre stadi le squadre ritornano in campo. Al
59’ la prima rete della ripresa delle gare in questione arriva dal Philips
Stadion dove una nuova iniezione di fiducia viene dal gol del 3-1 firmato da
Afellay, autore di un destro da fuori area che si insacca in rete, ma ancora
non basta ai Boeren per vincere il titolo (entrambe le squadre sono appaiate a 75 punti e con un +48 di differenza reti, ma questo premia gli ajacidi, in vantaggio negli scontri diretti, ovvero il criterio successivo per determinare una posizione in Eredivisie). Sessanta secondi più in là il PSV viene spronato a fare di più quando allo Stadion Woudestein il tiro al
volo di Henrico Drost dell’Excelsior sbatte sulla traversa e poi a terra, quel
tanto che basta oltre la linea di porta per convincere l’arbitro Bossen (o
forse il suo primo assistente) a convalidare la rete.
Sessantaseiesimo minuto. Cocu, ora allenatore del PSV, mette
al centro di testa per Farfan, che non sbaglia e, tutto solo davanti a
Stojkovic, lo trafigge per il gol del 4-1, quello che ci voleva ai Boeren per sorpassare
l’Ajax, ancora ferma sull’1-0, nella differenza reti. Ma la gioia fu breve: due
minuti dopo Klaas-Jan Huntelaar raddoppia per i Lancieri a Tilburg,
costringendo la squadra di Ronald Koeman (ovvero il PSV) a segnare un altro goal (di nuovo entrambe le squadre hanno la stessa differenza reti, questa volta +49, che, però, da il vantaggio all'Ajax, per i già citati scontri diretti). Al 71’ Danny
Koevermans pareggia sul 2-2 per l’AZ, ma i Cheese Farmers devono portare a casa
i 3 punti per sollevare lo Schaal, viste le contemporanee vittorie di PSV e
Ajax. Per di più, l’Excelsior rimane in 9 uomini dopo l’espulsione per doppia
ammonizione di Van Dieren.
Le partite stanno per finire e ad Eindhoven sale il
nervosismo. Un calcio di punizione, una spizzata di testa di un compagno e la
scivolata di Phillip Cocu: l’uomo della provvidenza, l’autore del gol del 5-1.
Differenza reti aggiustata. Per l’ennesima volta. E il PSV è momentaneamente
campione d’Olanda. A Tilburg la difesa del Willem II sembra contrastare bene le
iniziative offensive dell’Ajax, ma a preoccupare i tifosi del PSV è il match di
Rotterdam: un solo gol dell’AZ e addio sogno di gloria. Al 90’ Johan Voskamp
infila il gol del miracoloso 3-2 dell’Excelsior sull’AZ: la partita del Philips
Stadion finisce, cala il silenzio, tutti si attaccano alle radioline per
controllare gli altri due risultati, ma i punteggi non cambiano più. Ad
Eindhoven è un tripudio: il PSV è finalmente campione d’Olanda!
(Fonte foto: Omroep Brabant)
Ecco gli highlights della partita del PSV:
Questi, invece, tutti i goal delle 3 partite prese in esame:
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