Al termine del campionato, abbiamo avuto il piacere di ascoltare Alec Cordolcini, giornalista sportivo, esperto di calcio internazionale e autore di diversi libri, tra i quali La rivoluzione dei tulipani.
Ciao Alec! L'Eredivisie (playoff a parte) è appena terminata e il finale è stato davvero emozionante.
Il PSV di Cocu ha superato l'Ajax all'ultima curva, ma è clamoroso come Frank de Boer e la sua squadra abbiano gettato al vento la vittoria finale. Non credi?
Frank de Boer avrebbe potuto superare Michels e Van Gaal diventando il tecnico con più titoli nella storia dell’Ajax, invece è rimasto appaiato a quota 4 con i due citati maestri, eguagliando Van Gaal nella categoria “come perdere un campionato già vinto”. L’epilogo di Doetinchem presenta infatti forti analogie con la Eredivisie persa nel 2007 dall’AZ Alkmaar all’ultima giornata contro il fanalino di coda Excelsior, e anche in quel caso fu il PSV a festeggiare sull’Ajax, per un solo gol di scarto nella differenza reti.
Credo che oggi la vittoria del Psv sia ancora più meritata di quella del 2007. Gli uomini di Cocu sono quanto di meglio possa offrire oggi la Eredivisie in termini di struttura, progetto e qualità tecnica, e la controprova è arrivata dall’ottima campagna europea. Erano anni che una squadra oranje non era così competitiva in Champions, luogo di cocenti delusioni per l’Ajax degli ultimi anni, dove battere una squadra cipriota all’Amsterdam Arena per racimolare un terzo posto in chiave Europa League
sembrava il massimo obiettivo possibile.
La vittoria finale, quindi, è segno dell'attuale superiorità del PSV rispetto all'Ajax?
In termini di investimenti sul mercato, ad Eindhoven hanno operato decisamente meglio...
Aldilà delle valutazioni sui singoli giocatori (meglio Veltman o Bruma? El Ghazi o Locadia? Milik o De Jong?), è il quadro d’insieme a far pendere la bilancia a favore del Psv. La struttura alle spalle di Cocu è più funzionale, come si nota dal mercato eccellente condotto dal club nelle ultime due stagioni. Guardado, Moreno, Van Ginkel, Pereiro, Lestienne, Luuk de Jong, Propper: l’unico acquisto flop è stato quello di Simon Poulsen, ma si trattava comunque di una seconda linea già nelle scelte iniziali, e se proprio dovessimo individuare il peggiore giocatore del Psv (in rapporto alle aspettative) dell’ultimo biennio, la scelta non potrebbe che cadere su Maher, ovvero un residuo della precedente gestione.
L’Ajax, per contro, ha una tradizione terribile in sede di mercato, quest’anno parzialmente interrotta
dall’ottimo Younes. Ma gli errori negli ultimi anni sono stati comuqnue tanti, e relativi soprattutto alla ricerca di quell’ellemento d’esperienza in grado agire da collante per la squadra nei momenti di difficoltà.
Non è però solo una questione di carta di identità, ed ecco che da un lato ci sono Guardado e Moreno, dall’altro si sono visti Zimling (l’anno scorso) e Heitinga. La scorsa settimana si è letta su Voetbal International la seguente dichiarazione di Cocu: “Non conoscevo Arias e Guardado prima del loro arrivo, mi sono fidato della direzione tecnica”. Credo che questa frase riassuma benissimo certi meccanismi virtuosi di casa Psv. Esistono inoltre solide basi per costruire una squadra ancora più forte. Del resto, se hanno rivinto il titolo dopo aver ceduto Depay e Wijnaldum, ovvero i big della squadra campione 14/15, cosa potranno fare ora che non saranno costretti a salutare nessuna stella?
Effettivamente va fatto un plauso alla dirigenza del PSV, capace di attirare giocatori validi in un campionato che sta perdendo il suo appeal.
Noi di Calcio Olandese Blog pensiamo che i boeren, in campo, hanno dimostrato di avere un approccio alle partite più maturo rispetto alle concorrenti, Ajax in testa.
Tu cosa ne pensi?
Il Psv, pur avendo pochi ricambi, ha dimostrato una tenuta mentale eccezionale, considerando oltretutto il doppio impegno Eredivisie-Champions, e soprattutto il modo in cui è stato eliminato dall'Atletico Madrid, risultando di fatto l’unica squadra a non essere stata battuta dagli uomini di Simeone in questa Champions.
Avrebbe potuto essere una mazzata, ma così non è stato, e si ritorna al discorso iniziale della base solida,degli uomini giusti al posto giusto per tenere assieme tutti i pezzi. L’Ajax, non da oggi, è squadra giovane, talentuosa ma mentalmente fragile. Lo si intuiva dall’eccellente (a parere di chi scrive) gestione di Frank de Boer dei propri talenti, ben pochi dei quali hanno disputato l’intera stagione da titolare. El Ghazi è partito a mille e poi è diventato panchinaro fisso, Bazoer è diventato uomo-mercato (nonché centrocampista da top 10 di rendimento) eppure anche lui alla fine ha perso il posto, Van de Beek è apparso di colpo e altrettanto repentinamente si è eclissato. Una chiara testimonianza di come questi giocatori non abbiano ancora raggiunto una maturità professionale tale da aver già raggiunto lo status di pedina fondamentale (come Klaassen o Veltman, per intenderci). Il bastone e la carota usati da De Boer erano un segnalo chiaro: volete fare la fine di Kishna o Bouy, oppure provare ad avere una carriera alla Sneijder? A monte di tutto, sono giocatori a cui manca ancora qualcosa, e non è un problema tecnico. Una volta che il De Graafschap ha pareggiato, queste personalità ancora acerbe sono state messe a nudo.
L’Ajax ha giocato buona parte della stagione un calcio anti-estetico, speculativo (quante volte, con la
squadra in vantaggio 1-0 all’intervallo, l’Amsterdam Arena fischiava?), sembrava l’Inter di Mancini a inizio stagione. Il Psv invece ha chiuso il campionato con il maggior numero di gol segnati, il maggior numero di tiri in porta e la più alta percentuale di possesso palla nella metà campo avversaria. L’Ajax ce l’aveva nella propria.
Chiudiamo chiedendoti la tua top 11 stagionale, con relativa panchina.
Modulo 3-5-2: Cillessen (Ajax); Veltman (Ajax), Moreno (Psv), Letschert (Utrecht); Karsdorp (Feyenoord), Van Ginkel (Psv), Guardado (Psv), Ramselaar (Utrecht), Younes (Ajax); Kuijt (Feyenoord), Janssen (Az).
In panchina: Jurjus (De Graafschap), Dijks (Ajax), Bazoer (Ajax), Propper (Psv), Bel Hassani (Heracles), Ziyech (Twente), Haller (Utrecht)
Grazie mille Alec, alla prossima!
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