Il 28° turno di Eredivisie conferma le prime 3 posizioni della classifica con il Psv che liquida il Venlo, l'Ajax che travolge lo Sparta Rotterdam e l'AZ che supera a fatica il Groningen. Il Feyenoord approfitta del passo falso dell'Utrecht e aggancia i rivali al quarto posto, rifilando un pesante 4-3 ad uno Zwolle irriconoscibile, ma combattivo. Nelle zone basse della classifica il Twente sprofonda all'ultimo posto, il Roda accorcia su Advocaat e il Willem II aggancia il NAC Breda, aumentando il divario dalla terz'ultima posizione.
1. Il Psv dimentica immediatamente lo scivolone di Tilburg e supera per 3-0 un ostico Venlo, in partita fino all'espulsione di Seuntjens che lascia i suoi compagni in 10 e al tracollo finale. Ad aprire le danze è Van Ginkel, seguito a ruota da Lozano, tornato finalmente a disposizione dopo 3 turni di squalifica per la gomitata rifilata contro l'Heerenveen. A chiudere i conti è ancora l'ex Chelsea che sta vivendo una stagione fantastica sotto il punto di vista realizzativo: il ragazzo sale a quota 12 in 24 partite battendo il record di 8 realizzazioni ottenuto al Vitesse nel 2012-2013 e al Psv nel 2015-2016 in soli 13 incontri. Torna a timbrare il cartellino anche il messicano Lozano che si conferma leader della classifica cannonieri con il 14° sigillo, a pari marcature con Sol del Willem II. Il club consolida il primato ma resta secondo, nel torneo, come attacco e terzo come difesa con 71 gol all'attivo e 31 al passivo.
3. Si interrompe la caccia alla salvezza per lo Sparta Rotterdam che si infrange contro l'Ajax e crolla dopo 2 successi consecutivi che hanno permesso di abbandonare l'ultima posizione. Il Willem II si allontana di un altro punto e aggancia il NAC Breda: ora le due compagini distano dal terz'ultimo posto 6 lunghezze. Il Roda invece vince e si avvicina ad Advocaat, superando il Twente e rilegandolo in ultima posizione. Il ko non è stato ideale per gli uomini di Rotterdam che non migliorano la loro situazione restando il peggior attacco del torneo con soli 26 gol all'attivo. Contro Ten Hag è Kramer ad aprire le marcature e la realizzazione ha fatto illudere l'Het Kaastel che dalla gioia è passato all'incubo. La difesa si dimostra ancora in difficoltà con ben 55 centri incassati in 28 gare, una media di 1,96 a partita. L'ex Feyenoord ripaga la fiducia della società con già 2 reti in 5 partite. Nel finale rende il passivo meno pesante Sanusi alla sua prima gioia in Eredivisie.
4. Il Feyenoord si regala una serata pazza e si impone all'IJsseldeltastadion per 4-3 contro uno Zwolle che si riaccende nel finale: i Rotterdammers dominano il primo tempo e nella ripresa rischiano una clamorosa rimonta che per poco non rovina la festa a Van Bronckhorst. Il vero mattatore della serata è Van Persie: l'ex Arsenal, nei primi 15 minuti, segna per ben 2 volte e sale a quota 4 in 8 gare delle quali solo 3 da titolare. Nella ripresa cala il tris El Ahmadi e subito dopo anche Vilhena, mai così ispirato come nel 2018: 6° gol nel nuovo anno, comprese due realizzazioni in KNVB Beker, e 9° in campionato con il record di centri nella sua storia al Feyenoord. I biancorossi strappano 3 punti fondamentali che permettono l'aggancio al 4° posto grazie al passo falso dell'Utrecht nella terra dell'Heerenveen. Dopo questo poker, l'attacco si consolida la terza forza del torneo e la difesa chiude in quarta posizione.
5. Sprofonda sempre di più lo Zwolle che finisce per rovinare tutto l'ottimo girone d'andata: solo nel 2018 le vittorie sono state 2 mentre i ko salgono a 7, di cui 4 nelle ultime 5 uscite. Schip ha perso il controllo della sua compagine che si è sfaldata, partendo dal reparto offensivo: altri 3 gol incassati per un totale di 41 stagionali, una media di 1.4 a partita. L'attacco invece non molla la presa, ma è meno incisivo rispetto ad inizio campionato: Saymak resta l'unica certezza, nonchè l'autore del 3-1 che ha riacceso le speranze di una rimonta: 11 sigilli in 26 partite per un momento magico che sembra non avere fine. A 5 minuti dalla fine, grazie a Parzyszek il risultato si fissa sul 4-3: l'attaccante polacco tenta di riacciuffare i Rotterdammers con il 4° sigillo nel torneo. Lo Zwolle resta in settima posizione, ma l'Ado den Haag accorcia considerevolmente le distanze volando ad una sola lunghezza.
6. Pari amaro per l'Utrecht che si vede raggiungere dal Feyenoord in quarta posizione: gli uomini di De Jong, dopo essere passati in vantaggio, si fanno rimontare e sono costretti a rincorrere fino a 2 minuti dal triplice fischio, con Dessers autore del pari. Secondo risultato utile consecutivo per i biancorossi dopo la prima sconfitta del 2018 subita contro il Psv. Ad aprire le danze è il difensore Van der Maarel che sta vivendo un grande nuovo anno con il terzo gol in campionato, tutti nel girone di ritorno: il classe '89, cresciuto nell'Utrecht, non è mai andato con così tanta continuità in rete in ben 9 anni di Eredivisie con la stessa maglia. Il pareggio invece è di Dessers: l'ex NAC Breda, imbeccato da Ayoub, supera l'estremo difensore avversario per l'ottava volta nel torneo.
7. Streppel non rinnoverà a fine campionato e l'Heerenveen trova un altro pari che non smuove la classifica e che non avvicina la settima piazza, occupata dallo Zwolle e valida per l'Europa League. I Frisoni non riescono a trovare continuità e proseguono su questo andamento altalenante che ha inciso su tutta la stagione. Ghoochannejhad si è finalmente risvegliato e sigla il 5° gol in 9 partite: dei 7 totali, siglati fin ora, 5 arrivano tutti nel 2018. Dopo un girone d'andata non all'altezza, che ha portato il tecnico a rilegarlo in panchina, l'iraniano è tornato affamato e ha fatto scrivere nuovamente il suo nome sul taccuino dei marcatori. Mentre la punta firma il 2-1, l'1-1 è di Thorsby, centrocampista partito fortissimo ad inizio campionato: dopo 4 gol in 3 partite, il ragazzo ha smesso di gonfiare la rete e torna ad assaporare la gioia della realizzazione dopo un lunghissimo periodo di astinenza. L'Heerenveen resta a 36 punti, a 4 lunghezze dallo Zwolle, ma con questo passo sarà difficilissimo battere la concorrenza di Ado den Haag ed Heracles.
8. Il Roda, a sorpresa, è corsaro al Verlegh Stadion e abbandona la posizione di fanalino di coda: il club di Kerkrade si impone per 1-0 contro il Breda e relega il Twente all'ultimo posto, accorciando le distanze dalla terz'ultima piazza occupata dallo Sparta Rotterdam. La permanenza diretta dista 7 lunghezze, ma, questo successo, è importante per combattere per i playoff promozione. L'erore di giornata è il kosovaro Avdijaj con il 1° centro in 6 partite di Eredivisie: l'attaccante, classe '96, prova a farsi notare, dopo un'esperienza allo Schalke che non è stata delle migliori. Il peggior reparto difensivo del torneo torna ad essere di nuovo inviolato: l'attacco invece, il secondo peggiore dopo quello dello Sparta, sale a quota 27 dopo 3 giornate di inanttività con 0 marcature all'attivo. Il colpo di coda è ottimo, ora serve credere fermamente nella permanenza.
9. Il Twente sprofonda in ultima posizione, toccando il punto più basso della propria storia. I tifosi hanno contestato pesantemente la dirigenza e il presidente è stato costretto ad abbandonare il match, contro il Willem II, anzitempo per un accanimento particolarmente veemente nei suoi confronti da parte di un supporter dei Tukkers. I padroni di casa strappano un 2-2 in extremis, ma il punto guadagnato non è sufficiente per evitare il titolo di "fanalino di coda". Il difensore Lam prova a trascinare la sua squadra con una realizzazione e un assist: 3° centro per lui in una stagione non certo felice. Nel finale è un altro difensore a togliere le castagne dal fuoco e porta il nome di Bijen, sul taccuino dei marcatori per la seconda volta. 3° pari in 5 incontri, per un andamento costante ma non sufficiente alla salvezza. Ora il club rischia seriamente di retrocedere e serve uno scossone: Verbeek traballa pericolosamente e un altro ko potrebbe essere fatale all'allenatore.
10. Chiudiamo con il Willem II che intasca un altro punto per la salvezza allontanando la terz'ultima posizione di ben 6 lunghezze. I Tricolores passano in vantaggio dopo appena 15 minuti grazie a Tsimikas: nella ripresa la vera notizia arriva dal 2-1 di Sol che sale a quota 14 restando capocannoniere dell'Eredivisie a pari realizzazioni con Lozano, tornato in campo e subito a segno. La punta spagnola sta vivendo la miglior stagione a Tilburg: già superato il record dello scorso anno che ha visto l'attaccante fermarsi solo a 10 centri.
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