I 3 top e i 3 flop della tredicesima giornata di Eredivisie

Con la sosta delle nazionali, il campionato attende il weekend per riprendere. Nel frattempo ricordiamo quello che è accaduto durante il tredicesimo turno di Eredivisie...

I 3 TOP

1. Il Feyenoord continua l'ottimo momento di forma sotto la guida di Advoccat che ha permesso ai Rotterdammers di ritrovare il vecchio vigore passato. Una vittoria di forza contro il Waalwijk che aveva zittito il De Kuip dopo appena 20 minuti con un rapidissimo doppio vantaggio. La formazione di casa, spinta dai propri sostenitori, ha saputo reagire con gioco, carattere e grinta, caratteristiche che erano andate perse sotto la gestione Stam. L'attacco si è completamente risvegliato, mentre la difesa continua ad incassare troppi gol con movimenti sbagliati e disattenzioni banali. La notizia è la mancata rete di Berghuis che, però, si riscopre uomo assist e regala il suggerimento vincente a Senesi per il definitivo 3-2 a 10 minuti dalla fine. Il Feyenoord prova a risalire la classifica e punta il terzo posto che dista solamente 4 lunghezze ed è occupato da un Psv in piena crisi di risultati. 


2. Goleada pazzesca dell'Heracles che travolge per 6-1 un inesistente Venlo: i bianconeri continuano a sorprendere in casa, dove non perdono da 5 partite consecutive (4 successi e un pareggio). Il Polman Stadion è stato espugnato solo da Heerenveen e Psv, al momento, mentre il Vitesse ha impattato con un pareggio: tra le vittorie possiamo annotare anche il 4-3 contro il Waalwijk in KNVB Beker. Grande protagonista del match è Dessers con una tripletta che permette, all'ex Utrecht, di raggiungere le 8 realizzazioni in campionato, avvicinando la vetta della classifica marcatori che è ancora in mano a Malen, infortunato. Oltre alle marcature sono da sottolineare anche due assist vincenti che impreziosiscono ulteriormente una prestazione sopra le righe. A segno anche l'altro attaccante Van der Water al 5° centro in campionato dopo una bella doppietta nella gara di coppa: 4 sigilli in 4 gare per un periodo estremamente importante per il ragazzo autore, lo scorso anno, di 12 gol in 8 partite con la formazione Jong. 


3. Nuovamente il Willem II sugli scudi per aver affossato un Psv in caduta libera. I Tricolores chiudono la pratica dopo appena 60 minuti, tornando in piena corsa per il terzo posto, dopo il ko imprevisto contro Groningen che ha interrotto una serie positiva di ben tre risultati (due successi e un pareggio). I veri protagonisti di questa impresa sono Nunnely, l'autore della doppietta, e Kohlert, l'artefice dei due assist vincenti: i due ragazzi riescono a piegare i Boeren che si svegliano troppo tardi e non riscono a ribaltare il risultato allo Stadio Willem II. Nunnely, punta di soli 20 anni, sigla la sua prima doppietta e i suoi primi due gol in Eredivisie: il talento è arrivato dall'Ajax con il quale non aveva mai esordito nella massima divisione olandese. Kohlert, invece, a quota 3 nel torneo, si veste da uomo assist e decide di imbeccare per ben due volte il compagno di squadra firmando i suggerimenti vincenti delle sue realizzazioni. Il Willem II vola e, adesso, il Psv dista solo due lunghezze.


I 3 FLOP

1. Il Vitesse continua a vivere un periodo estremamente negativo: Slutski, dopo aver raggiunto il Psv al secondo posto ha perso il controllo della sua squadra che si è dimostrata immatura, altalenante e troppo appagata dal traguardo tagliato. Il club di Arnhem è al terzo ko consecutivo con una difesa fragile e un attacco spento e poco cinico. Nelle ultime tre partite sono solo 2 i gol all'attivo e ben 6 quelle al passivo: proprio le disattenzioni del reparto arretrato hanno portato il club ha crollare verticalmente, non approfittando a pieno del momento di difficoltà di una big come quella guidata da Van Bommel. L'AZ sembra essere l'unica vera concorrente al titolo di anti-Ajax, mentre i gialloneri devono guardarsi le spalle con l'arrivo inatteso dell'Utrecht, in piena ripresa sotto la guida di Van den Brom (nonostante il poker incassato alla Johan Cruijff Arena). Un super Asoro piega i padroni di casa al Gelredome nonostante Larssen abbia provato a riprire i giochi nella ripresa. L'assenza di Matavz ha influito pesantemente con un Grot che ha disputato 45 minuti sottotono: Slutski prova a rimediare ai suoi errori ma è ormai troppo tardi: ancora zero punti con i biancorossi di Alkmaar bravi a consolidare la seconda piazza dell'Eredivisie. 


2. 7° ko consecutivo per il Venlo che rischia seriamente di finire in Eerste Divisie: i gialloneri non sanno più vincere e le ultime gare non hanno messo in risalto margini di miglioramento. L'allenatore, prima dell'inizio della sosta, è stato esonerato per poter dare alla rosa la possibilità di riprendersi e risalire la china, per non entrare in lotta con il Waalwijk per la salvezza. I Venlo non riesce a trovare un equilibrio con una difesa fragilissima e un attacco molle e poco incisivo: i numeri confermano i due reparti come i peggiori dell'Eredivisie con 12 gol all'attivo e 37 quelli al passivo. Il momento è delicato con 10 sconfitte nei 13 match disputati: il giro di boa è vicino e servirà un cambio netto di passo per poter centrare una permanenza importantissima nella massima serie olandese. 


3. Chiudiamo con il Psv, sempre più a picco e con un Van Bommel criticato dai tifosi e difeso, almeno per il momento, dalla società. I Boeren sono in piena crisi e rischiano di compromettere definitivamente la corsa al titolo e il passaggio in Europa League con prestazioni sottotono, senza gioco e con distrazioni difensive dilettantistiche. La mancanza di Malen e Bergwijn sta piegando definitivamente un gruppo che non può dipendere solo da due calciatori: anche il Willem II fa la voce grossa e regala il terzo ko in 4 gare di Eredivisie ai biancorossi di Eindhoven. I Tricolores impiegano solo 60 minuti per chiudere la pratica e neanche la rete di Pereiro, a 5 dalla fine, riesce a riaprire completamente i giochi. Altra sconfitta pesante con 11 reti subite nelle ultime 4 partite: fino a quel momento, la rosa di Van Bommel, aveva incassato solo 6 marcature. La sosta per le nazionali di ottobre ha scombussolato gli equilibri con una formazione che sembra non avere più una direzione, un'idea di gioco e soprattutto un condottiero. Il tecnico inizia a traballare sulla panchina accusato dai tifosi insoddisfatti che rischiano di veder chiusa la stagione già al giro di boa. 




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