Le avversarie dell'Olanda: il Cameroun


La terza ed ultima gara del girone preliminare verrà disputata al Cape Town Stadium il 24 giugno e gli avversari dell’Olanda saranno i “Leoni Indomabili” del Cameroun. Questa sfida potrebbe essere decisiva per decidere chi andrà agli ottavi di finale o anche la posizione finale nella classifica del girone.

La Storia
Per il Cameroun questa è la sesta partecipazione ad una fase finale di un Campionato del Mondo. È presente ininterrottamente dal 1982, con le uniche eccezioni del 1986 e del 2006, quando gettò al vento la qualificazione con tanti ringraziamenti da parte degli “Elefanti” della Costa d’Avorio. Il 1982 fu l’anno della sorpresa, arrivando a giocarsi contro l’Italia il passaggio del turno alla terza gara. Finì 1–1 dopo essere andati in vantaggio, ma a causa della differenza reti furono eliminati proprio dagli azzurri. Si parlò anche di combine, tuttavia gli africani ottennero 3 pareggi in altrettanti incontri. Nel 1990 il Cameroun entra nella storia; è l’8 giugno 1990 ed a San Siro si gioca la gara inaugurale tra l’Argentina, Campione del Mondo, ed i Leoni Indomabili. Sulla carta i leoni dovrebbero essere gli argentini, mentre gli africani le prede. Al 66’, sullo 0–0, François Omam-Biyik vola in cielo e di testa segna l’unico gol della partita. Nella gara seguente superano la Romania per 2–1 e, nell’ultimo match, già sicuri del primo posto, lasciano via libera all’URSS che vince 4–0. Negli ottavi di finale affrontano la Colombia. Si va ai tempi supplementari e Roger Milla, 38enne attaccante, realizza due reti in tre minuti. La gara termina 2–1: il Cameroun è la prima squadra africana a raggiungere i quarti di finale in un Mondiale. Solo il Senegal, a Francia ’98, riuscirà a bissare l’impresa. Nei quarti il Cameroun affronta l’Inghilterra e per un attimo accarezza il sogno di giocare una semifinale. Dopo il gol di Platt al 25’, i leoni indomabili ribaltano il punteggio nel giro di 4 minuti, grazie a Kunde ed Ekeke. Ci vogliono 2 rigori (realizzati da Lineker), di cui uno nei supplementari, per permettere ai britannici di superare l’ostacolo Cameroun.
Ad USA ’94 è una debacle: un pareggio in tre gare, con le sconfitte contro Brasile (0-3) e Russia (1-6). A Francia ’98 nell’ultima gara con il Cile si gioca la qualificazione. Serve la vittoria che non arriva: Mboma pareggia la rete di Sierra e la gara finisce 1–1. Nel 2002 i leoni sono affidati al tecnico tedesco Schaefer, ma vengono domati presto. Nell’ultimo incontro con la Germania basta non perdere per arrivare secondi, ma la Germania non fa sconti e vince 2–0. Passa l’Irlanda ed i leoni tornano in gabbia. Il secondo posto nel girone E a Sud Africa 2010 appare alla portata, anche se ci vorrà il miglior Eto’o per superare il turno.

Le Qualificazioni
Il Cameroun inizia male le qualificazioni perdendo 1-0 in Togo. Anche il match seguente, in casa col Marocco, è un altro passo falso: uno 0–0 interno che vale quanto una sconfitta. A questo punto sale in cattedra Eto’o che trascina i suoi a quattro vittorie consecutive ed ottenendo il primato nel girone. Gran parte del merito va all’allenatore francese Paul Le Guen chiamato a risolvere i problemi di una squadra che rischiava di saltare il secondo Mondiale consecutivo.

La squadra
Il centravanti (Eto’o) ed il portiere (Kameni) ci sono. C’è anche un buon contorno nonostante la pessima Coppa d’Africa disputata abbia scompaginato i piani di Le Guen. In difesa ci sono i giovani del Tottenham Hotspurs, Bassong ed Assou-Ekotto, N’koulou, Chedjou e Bong, anno scorso nella under 21. Geremi e Song sono i veterani che porteranno esperienza nel reparto arretrato.
Per il centrocampo Le Guen ha pescato a piene mani in Germania, dove sono nati e giocano Matip, Ndjeng e Mandjeck. Anche qui M’bia e Makoun e Song-Billong saranno le chiocce per questi giovani talenti. In attacco oltre al già citato Eto’o ci saranno Webo, Emana ed Idrissou a dare manforte al centravanti nerazzurro.
Lo schema è un 4-3-1-2 con Kameni in porta, Geremi, N’koulou, Bassong e Assou-Ekotto in difesa. La mediana è composta da M’bia, Song e Makoun, Emana mezz’ala, Eto’o e Webo gli attaccanti.

L’allenatore
L'inversione di tendenza per il Camerun è coincisa con l'arrivo a Yaoundè del 45enne allenatore francese Paul Le Guen, che ha sostituito il tedesco Otto Pfister dopo un avvio lento ed incerto nell’ultima fase di qualificazione. Le Guen precedentemente aveva allenato grandi club come il Lione, i Glasgow Rangers ed Paris St Germain, portando un cambiamento epocale nell'atteggiamento e la professionalità della squadra. Nonostante i grandi successi in Francia con il Lione (tre titoli in tre anni) la carriera di Le Guen è un po’ in salita ed il Mondiale può essere l’occasione del riscatto. La controversa decisione di consegnare la fascia di capitano a Samuel Eto'o (tre volte pallone d’oro africano) al posto di Rigobert Song ha creato un po’ di scompiglio. Le Guen è bravo e furbo, ha siglato un patto di ferro con l’interista, vero comandante del Cameroun. Il problema è la gestione del resto della squadra a causa di divisioni tribali, intromissioni dei dirigenti e poca disciplina.
Non è sicuramente un bel biglietto da visita in un Mondiale che si gioca nel continente nero e che si spera possa regalare gioie all’Africa piazzando una squadra in semifinale. I Leoni Indomabili ci hanno insegnato che tutto è possibile, ma questa è una squadra che è destinata a fallire o a raggiungere incredibili risulatati.

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