L'Olanda vola agli ottavi di finale. Terza vittoria consecutiva e primo posto nel girone


Terza vittoria consecutiva per l’Olanda ai Mondiali di Sud Africa 2010 e primato ottenuto nel girone F. Il primo posto permette agli Oranje di affrontare la Slovacchia negli ottavi di finale, avversario sicuramente più abbordabile rispetto a quello che invece tutti si aspettavano, cioè l’Italia.
La gara con il Cameroun ha fornito indicazioni importanti a van Marwijk. Oltre alla vittoria (al 22mo risultato utile consecutivo), ci sono altri due motivi per sorridere ed affrontare con più tranquillità la fase ad eliminazione diretta: la prima rete nel torneo di Robin van Persie (19mo gol e 10mo posto all time nella classifica marcatori) ed il rientro, per’altro convincente, di Arjen Robben.
Nonostante la gara sia stata solo un buon allenamento, van Marwijk decide di schierare la formazione titolare con l’unica eccezione di Boulahrouz al posto di van der Wiel. L’allenatore vuole mantenere la concentrazione ed il giusto livello di attenzione da parte dei suoi, pertanto rinuncia ad inserire le seconde linee. Inoltre, dopo l’inaspettata eliminazione dell’Italia, vuole assolutamente il primo posto che vale la sfida contro la Slovacchia.
Il Cameroun, già eliminato, vuole comunque giocare la sua gara, ma il Leoni sembrano solo dei gattini senza unghie. Soltanto Eto’o, Makoun e Nguemo appaiono all’altezza della gara, il resto sono solo maglie verdi scese in campo più per dovere che per provare a togliere lo zero dalla casella dei punti conquistati. All’inizio è la squadra di Le Guen a tenere in mano il pallino del gioco ed al 4’ Chedjou va al tiro senza impensierire Stekelenburg. Trenta secondi dopo risponde van der Vaart, quasi a dire state calmi altrimenti ci arrabbiamo. Al 18’ van Bronckhorst lancia in profondità van Persie, che stoppa di petto, ma calcia debole di destro tra le braccia di Souleymanou. Sette minuti dopo è van der Vaart a chiamare ancora in causa il portiere camerunense, con una punizione insidiosa. L’unico vero pericolo portato alla porta di Stekelenburg arriva alla mezz’ora quando, su cross di Geremi, Makoun di testa anticipa il portiere, ma indirizza sul fondo.
Al 32’ Boulahrouz, in una delle poche sortite offensive, serve Kuijt in area di rigore. L’attaccante olandese, dal vertice sinistro dell’area piccola, fa partire un diagonale rasoterra che esce di poco dalla parte opposta. Sono solo le prove di quello che accade quattro minuti dopo. Kuijt, dopo uno scambio a centrocampo con van der Vaart, punta verso la porta avversaria. Quando arriva nei pressi del limite dell’area di rigore apre sulla sua destra a van Persie. L’attaccante dell’Arsenal vede arrivare a rimorchio van der Vaart e lo serve, tagliando in area a mo di giocatore di basket. La mezz’ala del Real Madrid lancia rasoterra verso van Persie, Kuijt fa velo, e l’attaccante ex Feyenoord fa passare la palla sotto le gambe del portiere infilando la porta avversaria. Il primo tempo vive solo di questa fiammata, tutto il resto, per dirla con le parole di Franco Califano, è noia.
Nella ripresa rientrano in campo gli stessi effettivi del primo tempo. Al 50’ azione personale di van Persie, ma il suo tiro è debole. Al 58’ si sveglia finalmente Eto’o che si accorge di essere su un campo da calcio. L’attaccante dell’Inter semina tre giocatori, ma Joris Mathijsen gli sbarra la strada. Poco dopo è Stekelenburg a neutralizzare un tiro di Makoun. Al 63’ arriva il pari del Cameroun. Punizione per i Leoni Indomabili e, sulla conclusione di Geremi, van der Vaart in barriera alza il braccio e colpisce la palla. Per il direttore di gara, il cileno Pozo, è rigore. Eto’o trasforma con precisione alla destra di Stekelenburg, che comunque aveva intuito la conclusione.
A questo punto inizia il valzer dei cambi con Huntelaar che rileva van Persie ed Elia che prende il posto di Kuijt, facendo spostare van der Vaart a destra. Al 72’, proprio van der Vaart, tra i migliori, lascia il posto a Robben, che ritorna in campo dopo 19 giorni. Sono sufficienti solo dieci minuti per far capire l’importanza di avere a disposizione questo giocatore. Sneijder, con un bellissimo lancio di esterno destro, va a cercare Robben che, dopo un controllo difficoltoso, supera Song rientrando sul sinistro, quindi lascia partire un tiro a giro che si stampa sul palo. Huntelaar, in agguato dentro l’area di rigore (d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che il suo cognome significa cacciatore) di piatto mette in rete il gol che vale i tre punti. L’attaccante del Milan, poco dopo, si procura un rigore su fallo di Mbia, ma l’arbitro non se la sente di infierire sui leoni ormai feriti.
L’Olanda ottiene la qualificazione alla seconda fase con tre vittorie in altrettante gare. Mai era accaduto nelle precedenti otto edizioni disputate. Bene l’attacco con 5 reti realizzate (terzo miglior attacco del torneo) ed una sola rete subita, per giunta su rigore. Solo Uruguay e Portogallo sono riuscite a mantenere la porta inviolata. Una citazione per van Bommel. Il genero di van Marwijk finora è stato il migliore dei suoi, giocando sempre su elevati standard di rendimento, creando una diga a centrocampo. Infine una citazione personale: Heitinga e Mathijsen non saranno Rijsbergen e Krol, ma stanno facendo un buon lavoro, d’altronde se l’Italia ha vinto 4 anni fa con Barzagli e Grosso perché non poter sperare in un miracolo Oranje?
Per concludere uno sguardo all’altra gara del girone. Il Giappone monta il sella alla sua “Honda” e travolge una deludente Danimarca, conquistando il secondo posto. Che dire…c’è un po’ di Olanda anche nel paese del Sol Levante.

Risultati 1° Giornata
Olanda – Danimarca 2–0
Giappone – Cameroun 1–0

Risultati 2° Giornata
Olanda – Giappone 1–0
Danimarca – Cameroun 2–1

Risultati 3° Giornata
Cameroun – Olanda 1 – 2
Danimarca – Giappone 1 – 3

Classifica
P G Squadre
9 3 Olanda
6 3 Giappone
3 3 Danimarca
0 3 Cameroun

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