Mondiali 2010: Olanda - Spagna sarà la finale della Coppa del Mondo. Storia e curiosità di questa sfida


Sarà Olanda – Spagna la finale della XIX Coppa del Mondo FIFA che si disputerà al Soccer City di Johannesburg domenica 11 luglio. Per la seconda volta consecutiva la finale del torneo sarà giocata da due squadre europee. Per la Spagna, Campione d’Europa in carica, sarà il debutto assoluto, mentre per l’Olanda si tratterà della terza finale dopo le due precedenti apparizioni del 1974 e del 1978.
L’Olanda arriva alla finale dopo aver vinto tutte e sei le gare fin qui disputate. È l’ottava squadra ad arrivare in finale vincendo tutte le gare. Le altre squadre capaci di fare questa impresa sono l’Uruguay nel 1930, la Cecoslovacchia nel 1934, Italia e Ungheria nel 1938, l’Ungheria nel 1954 e il Brasile nel 1970 e nel 2002. Solo 4 volte su 7 chi è arrivato in finale sempre vincente ha poi conquistato la Coppa. La Spagna invece ha perso la gara inaugurale e poi ha vinto le successive 5 partite. Mai è accaduto che una squadra che perde la prima gara riesce a conquistare la Coppa del Mondo.
Dal punto di vista statistico Olanda e Spagna si affronteranno per la decima volta nella loro storia e per la prima volta nella fase finale di Mondiale o di un Europeo. Il bilancio è in perfetta parità: 4 vittorie ciascuno ed un pareggio. Le reti degli Oranje sono 11 mentre quelle delle Furias Rojas sono 14. Il primo incontro risale al 1920 ed è l’unica volta che le due squadre si sono affrontate in campo neutro. La gara, valida per i Giochi Olimpici del 1920, si disputò ad Anversa e vide il successo degli spagnoli per 3–1. Una curiosità: la terza rete spagnola portò la firma di un certo Rafael Moreno Aranzadi meglio conosciuto con il nome di Pichichi. In onore di questo minuscolo (154 cm) attaccante basco, oggi, chi vince la classifica dei marcatori nella Liga Spagnola si aggiudica il trofeo chiamato “Pichichi”.
Passano ben 37 anni prima che le due squadre si ritrovino una di fronte all’altra. È il 30 gennaio 1957 e, di fronte a 105.000 spettatori del Santiago Bernabeu, l’Olanda rimedia la batosta più pesante nelle sfide contro gli Iberici. Nonostante gli Oranje possano schierare un tridente offensivo composto da Faas Wilkes, Tonny van de Linden e Coen Moulijn, la Spagna vince 5–1 con un hat trick di Alfredo Di Stefano ed i gol di Garay e Kubala. Un rigore trasformato da Tinus Bosselaar regala il punto della bandiera agli Oranje. La prima vittoria dell’Olanda arriva nella terza sfida tra le due squadre. Siamo nel periodo d’oro del calcio olandese e precisamente nel maggio del 1973. L’Olanda schiera, a mio modo di vedere, il miglior undici che potesse schierare a quei tempi. Tra i pali Jan van Beveren, riconosciuto in Olanda come il miglior portiere di sempre anche se ha avuto poca fortuna in nazionale per dissidi con Cruijff. In difesa Suurbier, Israël, Hulshoff e Krol. In mediana Neeskens, Haan e van Hanegem, in attacco Rep, Keizer e Cruijff. Proprio Cruijff, al 90’, realizza la rete del 3–2 che vale il primo successo sugli iberici.
Spagna e Olanda sono qualificate per i Campionati Europei del 1980. Nel gennaio dello stesso anno disputano una amichevole in preparazione del torneo. L’Olanda gioca con qualche reduce dei mondiali argentini, ormai in parabola discendente, e molti volti nuovi che, ad eccezione di Hovenkamp e Kist, rimarranno solo buoni giocatori ma niente più. Neanche a dirlo l’Olanda perde ancora. Stavolta cede di misura e per un rigore realizzato da Dani a dieci dal termine.
Ed eccoci finalmente alle due sfide del 1983 valide per le qualificazioni agli Europei del 1984 in Francia. Le due squadre sono inserite nel gruppo 7 di qualificazione insieme a Malta, Islanda e Irlanda. La prima gara si gioca a Siviglia, allo Stadio Sanchez Pizjuan, il 16 febbraio 1983. La squadra olandese è allenata da Kees Rijvers e schiera Ruud Krol per l’ultima volta nella sua carriera. È una squadra in piena ricostruzione e tra i giocatori comincia ad affacciarsi un certo Ruud Gullit, all’epoca centrocampista del Feyenoord Rotterdam. La Spagna ha 3 punti in due gare, l’Olanda cinque punti in tre. La Spagna è molto più forte degli olandesi, tuttavia la gara è decisa da un rigore di Señor al 44’ del primo tempo. Il 16 novembre 1983 a Rotterdam si gioca la gara di ritorno. L’Olanda deve vincere in quanto è attardata di due punti in classifica. Al gol di Peter Houtman dopo 26’ minuti, segue il pareggio di Santillana a 4 minuti dalla fine del primo tempo. La rete della vittoria, al 63’ minuto, la sigla un beniamino del de Kuip: Ruud Gullit. Il mese seguente l’Olanda supera, sempre a Rotterdam, Malta per 5–0 e chiude il girone con 13 punti in otto gare ed una differenza reti di +16.
Ed è qui che accade il fattaccio che gli olandesi non hanno mai digerito e che vorranno vendicare nella finale dei Campionati del Mondo. La Spagna, per ottenere il visto a Francia ’84, deve battere Malta con almeno 11 reti di scarto in modo tale da superare l’Olanda non per la miglior differenza reti, ma per il maggior numero di gol. Dopo 45’ minuti la Spagna è avanti per 3–1. Nella ripresa le Furie Rosse segnano ben 9 reti e vincono il match per 12–1 (4 reti per Santillana e Rincon, 2 per Maceda ed 1 a testa per Sarabia e Señor). Entrambe terminano il girone con 13 punti e la stessa differenza reti (+16), ma gli iberici hanno segnato 24 reti contro le 22 degli olandesi. Grazie a questo “biscotto” la Spagna vola agli Europei dove poi raggiungerà la finale, perdendola, contro i padroni di casa della Francia.
Quattro anni dopo, a Bracellona, altra amichevole e primo ed unico pareggio nella storia di questa sfida. Finisce 1–1 con le reti di Gullit e Caldere. Nel 2000 arriva la prima vittoria degli Oranje in terra spagnola. Finisce 2–1 in rimonta con le reti di Frank de Boer e Hasselbaink, poi espulso insieme a Fernando Hierro, in un match che sapeva poco di amichevole. Sempre Frank de Boer ha realizzato la rete vincente nell’ultima gara disputata tra le due squadre. Era il marzo del 2002 e le due squadre disputavano una amichevole al de Kuip di Rotterdam. Solo Mark van Bommel ed Andrè Ooijer giocano ancora in nazionale, mentre Frank de Boer e Cocu sono gli assistenti di Bert van Marwijk.
La Spagna è la grande favorita per la vittoria finale, mentre l’Olanda è una piacevole sorpresa che, alla vigilia, non aveva le stesse chances degli iberici di arrivare in finale. La squadra di Del Bosque è Campione d’Europa in carica e fa leva su un gruppo di giocatori che sono lo zoccolo duro del Barcellona. Il centrocampo spagnolo è forse il migliore del mondo per qualità e tecnica, la difesa è granitica con la coppia Puyol e Piquè. L’attacco, nonostante l’abulimia di Fernando Torres, poggia tutto sulle spalle di David Villa, ma in panchina Pedro e Llorente sono cambi di tutto rispetto. Gli Oranje possono invece contare sul momento eccezionale di forma che stanno vivendo Sneijder e Robben. Robin van Persie sembra la fotocopia olandese di Fernando Torres. A centrocampo l’Olanda ha i muscoli di van Bommel e de Jong, ma se si esclude Sneijder, la qualità è scadente. In difesa van der Wiel sarà chiamato al duro compito di arginare le folate di Villa, con la speranza che i centrali difensivi non abbiano le amnesie avute contro il Brasile e l’Uruguay.
Sarà sicuramente una sfida avvincente ed affascinante e potremo apprezzare molti dei migliori calciatori del mondo come Sneijder e Robben da un lato e Iniesta e Xavi dall’altro.

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