La prima giornata di Eredivisie ha visto, tra i suoi protagonisti, il giovanissimo Jerson Cabral, nato il 3 gennaio 1991 a Rotterdam.
Nonostante il Feyenoord sia stato costretto a cedere un gran numero di giocatori per via della non florida situazione finanziaria ed abbia perso ben tre pedine ritiratesi dal gioco del calcio, il futuro per il club del distretto meridionale di Rotterdam può dirsi roseo. Mai come negli ultimi anni la prima squadra ha avuto tanti innesti di qualità arrivati dalle giovaniliCabral, infatti, entrato in campo pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo, ha impressionato molti spettatori per la naturalezza con cui si è impossessato della fascia mancina. L'assist per Leroy Fer è stata solo un ulteriore conferma del fatto che il giovane, che a gennaio compirà vent'anni, sarà uno degli uomini in più per Mario Been nell'arco del campionato. L'allenatore del Feyenoord, infatti, ha dichiarato che con certezza punterà anche sui gioielli dell'accademia giovanile della squadra, consapevole del fatto che proprio dallo Jong Feyenoord sono arrivati ben sette giocatori che hanno composto la selezione under 19 della nazionale olandese nei recenti europei di categoria, durante i quali Cabral ha incantato sin dall'inizio con un goal all'esordio ed un assist nella vittoria contro l'Inghilterra.
Asso nella manica di Cabral è sicuramente la sua incredibile duttilità: nasce come ala sinistra, in quanto mancino di piede, ma si adatta a meraviglia anche come seconda punta, esterno destro d'attacco alla Robben o come centravanti "ombra" dietro l'unica punta. Wim Van Zwam, commissario tecnico della nazionale U19 oranje, lo ha provato in tutti i ruoli, mettendo sempre in risalto la rapidità di gambe e l'ottimo dribbling del ragazzo.
Cabral, il cui contratto in scadenza l'anno prossimo è dotato di una clausola che dovrebbe garantire al Feyenoord di non perderlo almeno per i prossimi due anni, è già entrato nel mirino di tantissimi club, soprattutto in Inghilterra.
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