Il mondo del calcio olandese piange Frans de Munck

Frans de Munck, conosciuto anche come la "pantera nera", portiere della nazionale olandese a cavallo tra gli anni 50 e gli anni 60, è morto stanotte, nella sua casa di Arnhem, all'età di 88 anni.
Indimenticato soprattutto ad Utrecht, dove difendendo la porta del D.O.S. ( Door Oefening Sterk), una delle tre squadre della città, poi fusesi nell'attuale FC Utrecht, ha conquistato uno storico titolo di campione d'Olanda, vinto solo dopo una partita extra contro l'SC Enschede, terminata 1-0 ai tempi supplementari, de Munck aveva guadagnato il soprannome di pantera nera per via delle sue casacche da portiere, sempre rigorosamente nere, e per la sua folta chioma corvina.

In un campionato non professionistico come era quello olandese prima della stagione 1954-55, De Munck fu squalificato dalla federazione calcistica olandese per aver accettato un compenso dai Sittardse Boys. La squalifica lo costrinse ad abbandonare l'Olanda per trasferirsi in Germania ed accasarsi al FC Köln, dove rimase per ben quattro stagioni, prima di tornare a Sittard, per vestire la maglia del Fortuna 54 (oggi Fortuna Sittard).

La sua carriera gli ha regalato piccole ma belle soddisfazioni: un anno prima della vittoria della Eredivisie con il D.O.S., de Munck aveva conquistato la coppa d'Olanda con il Fortuna 54 per poi trasferirsi al BV Veendam, Cambuur e Vitesse. Proprio ad Arnhem, de Munck terminò la sua carriera da portiere ed iniziò quella da allenatore, che lo portò anche in Belgio, ad allenare il Club Brugge ed il Lierse, prima di tornare nuovamente sulla panchina del Vitesse Arnhem.

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