L'Ajax è chiamato ad un pronto riscatto dopo i due punti persi a Venlo. La marcia spedita del Twente obbliga i campioni in carica a tenersi lontani da ulteriori passi falsi contro squadre di rango inferiore. L'avversario di turno non è dei più semplici: il Vitesse di John van den Brom sta vivendo un ottimo periodo di forma, come testimoniano i 7 punti in classifica che collocano la compagine di Arnhem al secondo posto in compagnia proprio dei lancieri.
Schieramenti di partenza
Dopo la prestazione horror di Venlo, De Boer decide saggiamente di accantonare Daley Blind in favore di Anita.
Il terzino figlio d'arte era stato riproposto nel suo ruolo naturale di laterale sinistro dopo le discrete prove offerte da vice Vertonghen, ma aveva fallito clamorosamente l'ennesima occasione (dopo le povere prestazioni della passata stagione) venendo letteralmente massacrato dal giovane Ahmed Musa.
Sulla destra dell'attacco del Vitesse giostra il diciottenne Giorgi 'Gio' Chanturia, uno dei giovani talenti che ha maggiormente impressionato nelle prime giornate, test probante per Vurnon Anita.
Il resto della formazione è quella che conosciamo, con il tridente d'attacco Boerrigter-Sigthorsson-Sulejmani.
Termina l'emergenza portieri delle ultime settimane a seguito dell'infortunio di Room e della non eligibilità di Velthuizen. Il numero 1 della passata stagione torna disponibile, ma siede comunque in panchina, in porta è confermato Meerits. Velthuizen ha risolto pochi giorni fa il proprio contratto con l'Hercules, potrà a partire da lunedì 29 agosto finalmente difendere i pali della porta dei gialloneri.
Debutto dal 1' (era entrato al 61' contro l'Utrecht) per l'ex van der Heijden. La presenza del centrocampista permette finalmente a van den Brom di avanzare Hofs (insofferente finora per essere stato relegato a compiti difensivi che non gli appartengono), ne fa le spese Julian Jenner. Le scelte del tecnico di Amersfoort aumenteranno quando potrà contare pienamente sui nuovi preziosi acquisti, il difensore Tomas Kalas in prestito dal Chelsea (oggi in panchina) e il valido centrocampista ex Schalke Anthony Annan.
In avanti occhi puntati sull'astro nascente Gio Chanturia e il bomber ivoriano Wilfried Bony.
La partita
L'atteggiamento del Vitesse, con uno schieramento più conservativo del solito, è piuttosto chiaro: squadra attendista pronta a pungere sulle ripartenze.
Al 7' Boerrigter punta van der Struijk e lo supera facilmente (lo seminerà per tutta la partita), cross teso sul secondo palo su cui si avventa Siem de Jong che non riesce a schiacciare bene il pallone di testa.
Al 10' punizione battuta da Nicky Hofs, il Vitesse è completamente sbilanciato nella metà campo avversaria. La difesa di casa libera, spazzando il pallone. van der Struijk, ultimo baluardo degli ospiti, fallisce il controllo dando via libera ad Anita che percorre un'autostrada di 40 metri, venendo però fermato da un'uscita disperata coi piedi di Meerits.
Al 15' Ajax vicinissimo al gol: lungo lancio di Alderweireld per Eriksen, il danese si accentra con il suo classico movimento e al limite incrocia di potenza, Meerits respinge centralmente sui piedi di Boerrigter che cerca solamente la precisione col destro ma coglie clamorosamente il palo.
Dopo un inizio a ritmi altissimi, le due squadre rifiatano. L'Ajax non riesce a penetrare centralmente, cerca quindi di lavorare l'avversaria ai fianchi. Al 30' è ancora Boerrigter ad arrivare sul fondo, cross radente solamente sfiorato da Sigthorsson in mezzo all'area.
Al 33' Theo Janssen da buona posizione fa partire un mancino violento ma centrale, Meerits ci mette i pugni respingendo corto, Sulejmani è a due passi ma non riesce a coordinarsi per il tap-in.
Passano pochi secondi e si vede finalmente il Vitesse in avanti. Propper si allarga sulla sinistra servendo Hofs in appoggio, il numero 7 gira su se stesso e serve in profondità van Ginkel, Vermeer gli chiude perfettamente lo specchio sul primo palo. Primo squillo del portiere dell'Ajax che finora non aveva ancora convinto pienamente.
Al 38' Anita ferma per l'ennesima volta Chanturia e si sgancia in attacco, riceve Sigthorsson che ha spazio per avanzare e provare il destro da fuori, palla alta.
Chanturia decide dunque di tagliare maggiormente alle spalle di Bony, per alleggerire la pressione del terzino dell'Ajax. Al 40' il movimento del giovane georgiano costringe Anita a stringere sui centrali, si apre uno spazio sulla linea laterale che van der Struijk sfrutta alla perfezione crossando con precisione sul secondo palo. Bony arriva prima di tutti sul pallone toccandolo quel tanto che basta per mettere fuori tempo Vermeer, per sua sfortuna sulla linea arriva il prodigioso salvataggio di Alderweireld.
Dopo il doppio spavento su chiusura di primo tempo, l'Ajax decide di chiudere i conti ad inizio ripresa. Al 52' Alderweireld in proposizione offensiva serve de Jong sulla trequarti, il numero 10 elude l'uscita difensiva di Drost e il raddoppio di van der Heijden che libera alle sue spalle Eriksen. Il danese riceve palla dal compagno, prende la mira e fulmina Meerits con un destro magistrale che si spegne nel sette.
Prima rete stagionale per Christian Eriksen che corona una prestazione finora di alto livello.
Tuttavia al 55' la difesa dell'Ajax sbanda nuovamente su un calcio piazzato. Nicky Hofs dalla trequarti disegna una parabola perfetta, Siem de Jong viene superato, alle sue spalle stacca Kashia che colpisce a botta sicura, ma è sconvolgente il riflesso di Vermeer. Marco van Ginkel si ritrova la palla deviata dall'estremo difensore addosso e di istinto cerca di ribadire in rete col ginocchio alzando però il pallone sulla parte alta della traversa. Tutto inutile, era in posizione irregolare.
Si tratta però di un episodio sporadico, in campo nella ripresa ci sono solo i lancieri.
Dal 61' al 63' l'Ajax ammazza la partita con un terrificante 1-2. Nuovo lancio millimetrico di Alderweireld, Boerrigter si stacca dallo stralunato van der Struijk, controlla in area e scarica un mancino violentissimo su cui Meerits nulla può. Trascorre meno die due minuti dal 2-0 e arriva anche il timbro di Sigthorsson. L'islandese lascia sul posto Kashia (non si capisce perchè il difensore georgiano smetta di seguirlo) e corregge in rete il cross tagliatissimo di van der Wiel con un elegante tocco di sinistro.
L'islandese non è però pago. Al 70' tenta di chiudere un'elaborata combinazione palla a terra con un tacco, colpendosi però goffamente sull'altro piede. Decide dunque di fare tutto da solo, riconquista il pallone, si accentra e scaglia un destro di rara potenza all'angolino. Il Vitesse è al tappeto.
All'84' i lancieri possono rendere più rotondo il risultato. Serero dentro per de Jong che si infila in una retroguardia ormai in vacanza, il suo destro incrociato è però impreciso.
La squadra di De Boer non ha però voglia di chiudere la partita a reti inviolate. Sarebbe il primo clean sheet stagionale. All'89' infatti Vertonghen perfeziona un disimpegno con un tacco francamente stupido, Bony punisce l'inutile ricamo vincendo il contrasto col centrale belga, quindi elude Boilesen e supera Vermeer con un tocco morbido di destro. La palla sbatte però sul palo interno danzando nell'area piccola, ci pensa Buttner in scivolata a spingerla in rete.
Al 92' l'Ajax ha un'ultima opportunità per andare in rete, ma Sulejmani non angola a sufficienza il destro.
Cercasi Theo Janssen
Buon Ajax nel primo tempo al cospetto di un'avversaria ben messa in campo e che ha i suoi stessi punti in classifica non a caso. Nella seconda parte della prima frazione di gioco però la poca concentrazione in fase di non possesso ha concesso due ottime opportunità agli ospiti per passare in vantaggio. Se le indecisioni su palla da fermo costituiscono un vecchio tallone d'Achille che risale all'era Jol (e a quanto pare non ancora sistemato), la facilità con cui i lancieri subiscono le avanzate degli avversari se attaccati a palla persa desta delle preoccupazioni che meriterebbero più attente considerazioni.
In particolare permangono le solite perplessità sull'utilizzo di Theo Janssen da centrocampista difensivo, l'ex Twente non segue mai il centrocampista avversario che si inserisce tra le linee. La presenza di due mezz'ali marcatamente offensive ai lati acuisce il paradosso di un trio di centrocampo chiaramente male assortito. Può far storcere il naso un'analisi del genere dopo un 4-1 casalingo, ma onde evitare figuracce europee De Boer dovrebbe riflettere a fondo sulla questione.
Le nostre riserve su questa collocazione tattica di Theo Janssen non riguardano solamente la fase difensiva, ma soprattutto quella di costruzione del gioco. Il prezzo da pagare in termini di minore corsa e muscoli in interdizione è troppo alto se consideriamo che dall'altra parte il beneficio è minimo. L'ex Tukkers infatti sembra completamente avulso dalla manovra, spesso impelagato da gabbie a uomo studiate dagli allenatori avversari, quasi sempre scavalcato dai due centrali difensivi che sono portati per caratteristiche ad avanzare palla al piede e servire direttamente le due mezz'ali o l'attaccante col lancio lungo. Ci chiediamo dunque perchè sacrificare in questo modo il Gouden Schoen in carica, penalizzando oltre che la squadra, lo stesso Theo Janssen nel rendimento. Se il suo obiettivo era quello di una maggiore visibilità in vista degli Europei, forse avrebbe fatto meglio a restare ad Enschede.
Pagelle
Ajax (4-3-3): Vermeer 7; van der Wiel 6.5, Alderweireld 7, Vertonghen 6.5, Anita 6.5 (71' Boilesen 5.5); De Jong 6.5, Janssen 6, Eriksen 7.5 (76' Lodeiro sv); Sulejmani 6, Sigthorsson 7.5 (72' Serero 6.5), Boerrigter 7.
Panchina: Verhoeven, Ooijer, Blind, Lodeiro, Ebecilio. All. Frank De Boer 6.5
Vitesse (4-3-3): Meerits 6; van der Struijk 4.5 (64' Yasuda 5.5), Kashia 6, Drost 5, Buttner 6; van Ginkel 5.5, van der Heijden 5.5, Propper 6 (81' Vink sv); Chanturia 5 (69' Jenner sv), Bony 6, Hofs 6.
Panchina: Room, Kalas, Darri, Tighadouini. All John Van den Brom 5.5
Migliore in campo: Christian Eriksen.
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