La squadra allenata da Philip Cocu, nuovo allenatore dopo il licenziamento di Fred Rutten, raggiunge la finale della KNVB Beker battendo 3 a 1 l'Heerenveen, già sconfitto con un più largo 5-1 domenica in campionato, e può concentrarsi con rinnovato entusiasmo al big match di domenica contro l' Ajax.
Il PSV, che deve fare a meno di capitan Toivonen, schiera dal primo minuto Zakaria Labyad. In difesa, nonostante sia nuovamente a disposizione Manolev, il tecnico del PSV conferma Hutchinson. Nessun problema invece per Jans: tra le fila dei frisoni l’unico indisponibile è Kruiswijk, il quale non rientra, comunque, tra i papabili titolari.
Ad inizio gara entrambe le squadre provano a fare la partita, fronteggiandosi a viso aperto. Con il passare dei minuti, però, i padroni di casa riescono a mantenere in maniera costante l’ iniziativa. Al 20' arriva la prima vera occasione da gol: Narsingh libera Elm davanti al portiere, ma il tiro di prima intenzione dello svedese viene respinto con i piedi da Tyton. Proprio nel suo miglior momento, l'Heerenveen passa in svantaggio: Hutchinson intercetta un cambio di gioco effettuato da Gouweleeuw, parte in contropiede servendo Lens, che entrato in area di rigore a sua volta cede palla a Labyad. Il giovane nazionale marocchino calcia da ottima posizione e non da scampo a Vandenbussche, portando in vantaggio la squadra di Eindhoven.
L’ Heerenveen non demorde e si getta subito in avanti alla ricerca del pareggio. Dopo soli due minuti, Janmaat sfiora l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza. Poco dopo, Djuricic ispira la manovra offensiva servendo Narsingh nello spazio, ma il giocatore, vicinissimo all'Ajax nella finestra invernale di mercato, si vede negare la gioia del goal da un prodigioso intervento di piede di Tyton.
La spinta dell'Herenveen è forte e porta al meritato pareggio: al 33', su un calcio d’angolo battuto da Narsingh, è lo svedese Elm a svettare su tutti e battere il portiere polacco del PSV, ristabilendo la parità.
La rete del fratello di Rasmus Elm, più conosciuto fratello che gioca nell'AZ, è l'ultima vera occasione del primo tempo, che si concluderà dopo qualche timido attacco del PSV, mai davvero pericoloso dalle parti di Vandenbussche.
La spinta dell'Herenveen è forte e porta al meritato pareggio: al 33', su un calcio d’angolo battuto da Narsingh, è lo svedese Elm a svettare su tutti e battere il portiere polacco del PSV, ristabilendo la parità.
La rete del fratello di Rasmus Elm, più conosciuto fratello che gioca nell'AZ, è l'ultima vera occasione del primo tempo, che si concluderà dopo qualche timido attacco del PSV, mai davvero pericoloso dalle parti di Vandenbussche.
I primi cinque minuti della seconda frazione risultano decisivi per la sorte della gara. Dopo 30 secondi dalla ripresa del gioco la difesa dell’ Heerenveen si addormenta, permettendo a Wijnaldum di controllare indisturbato un cross di Pieters e battere l’ incolpevole Vandenbussche dall'interno dell'area di rigore. Al 49’ Matavs segna il terzo gol per i suoi: Janmaat non riesce a respingere in maniera ottimale un traversone di Lens regalando palla allo sloveno, bravissimo a controllarla, aggiustarsela sul destro ed insaccare, gelando l'Abe Leenstra Stadion.
Assorbita la botta psicologica i padroni di casa si rigettano in avanti, sostenuti dal proprio pubblico, che capito il momento delicato incita propri beniamini. Il PSV, sopra di due goal e con un piede in finale, si trova costretto a subire la pressione degli avversari rintanandosi nella propria metà campo senza più rendersi pericoloso in attacco. Al 58’ lunga punizione di Narsingh, sulla quale svetta Zomer, ma il suo colpo di testa finisce incredibilmente sul palo a portiere battuto. Al 66’ nuovamente Zomer vicinissimo il gol: il difensore ex NEC Nijmegen colpisce di testa sempre su un cross di Narsingh, ma Tyton compie l’ennesimo miracolo e respinge il pallone, che lo stesso Zomer prova a ri-calciare in rete, difettando, però, di potenza.
Quando mancano poco più di dieci minuti, il forcing dei padroni di casa culmina con la concessione di un calcio di rigore da parte dell'arbitro Nijhuis per un netto fallo di Bouma. Sul dischetto si presenta Bas Dost, il quale si trova a fare i conti con un Tyton in serata di grazia. L'estremo difensore polacco, infatti, respinge anche la massima punizione dell'attaccante dell'Heerenveen, meritandosi il titolo di man of the match.
Quando mancano poco più di dieci minuti, il forcing dei padroni di casa culmina con la concessione di un calcio di rigore da parte dell'arbitro Nijhuis per un netto fallo di Bouma. Sul dischetto si presenta Bas Dost, il quale si trova a fare i conti con un Tyton in serata di grazia. L'estremo difensore polacco, infatti, respinge anche la massima punizione dell'attaccante dell'Heerenveen, meritandosi il titolo di man of the match.
Il PSV ritrova la finale di coppa dopo cinque anni, ma all'’Heerenveen va, comunque, l'onore delle armi: i frisoni, dopo aver perso malamente la gara di campionato per 5-1 (stesso risultato dell'andata), questa volta è riuscita ad essere superiore quantomeno sul piano del gioco, schiacciando gli avversari nella loro metà campo per gran parte della partita, anche se invano.
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