Importante vittoria per 3 a 1 del NEC Nijmegen contro uno stanco Twente

Steve McClaren aveva visto giusto quando, alla vigilia della sfida contro il NEC, aveva parlato di "gara difficile". Il Twente, infatti, dopo la vittoria per 1 a 0 in Europa League contro lo Schalke, cade al McDOS Goffertstadion di Nimega, trovandosi addirittura sotto di tre reti dopo un ora di gioco.
Il NEC scende in campo con lo stesso undici che ha pareggiato contro l'Utrecht la settimana scorsa, eccezion fatta per Cmovs, che sostituisce l'indisponibile Van Eijden. Il Twente, invece, è costretto a schierare Bengtsson in luogo dello squalificato Douglas al centro della difesa. A centrocampo manca Janssen, sostituito da Bajrami, finalmente dentro dal primo minuto. In avanti, come al solito, il tridente Chadli-De Jong-John.
I Tukkers subiscono l'iniziativa dei padroni di casa sin dalle prime battute, pur senza correre grossi pericoli. La fascia sulla quale il NEC spinge con più insistenza è quella destra, dove, a turno, agiscono Navarone Foor, interessante centrocampista laterale offensivo classe 1992 di cui sentiremo certamente parlare bene in futuro, oppure Leroy Fer, apparso anch'egli incontenibile per la retroguardia del Twente.
A tre minuti dall'intervallo, il risultato si sblocca: l'arbitro fischia un calcio di rigore per il NEC per un contatto in area tra Cmovs e Brama. La decisione dell'arbitro è insindacabile e così sul dischetto si presenta Lasse Schone, che trasforma, nonostante l'intuizione di Mihaylov.
Seconda frazione di gara che comincia con il Twente in campo solo fisicamente. Mentalmente, infatti, la squadra di Enschede è rimane negli spogliatoi per i primi dieci minuti, durante i quali subisce un terribile uno-due del NEC. Koolwijk si trasforma in assistman e regala prima a Conboy la rete del raddoppio, e poi a Genero Zeefuik la pennellata da deviare in rete per un inatteso 3-0. Sconcertante la disattenzione, in occasione dei calci piazzati, della retroguardia del Twente, capace di subire due goal fotocopia nell'arco di 6 minuti.
I Tukkers, adesso, rischiano la goleada: al 63' Schone si attarda nella conclusione e grazia, a tu per tu con Mihaylov, l'estremo difensore ospite. La reazione del Twente è tardiva. Il goal che prova a salvare la faccia porta la firma di Glynor Plet, subentrato a Bajrami ad inizio ripresa. L'attaccante ex Heracles, al 77' firma di testa la rete del definitivo 3 a 1. Nei successivi dieci minuti, infatti, il Twente prova a rimontare lo svantaggio ma senza troppa convinzione, graziando con l'imprecisione Babos, portiere dei padroni di casa.
La squadra di McClaren, così, vanifica quel virtuale vantaggio di una gara da recuperare contro un avversario più modesto qual'è il De Graafschap. Pur vincendo contro i Superboeren, infatti, i rossi di Enschede rimarrebbero una lunghezza dietro l'AZ, vincente allo Stadion de Vijverberg di Doetinchem, proprio contro il De Graafschap.


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