Eredivisie: 30° turno - Il resto della giornata.




Capitan Wielaert getta il Groningen nello sconforto.

Il Groningen fa la conta delle assenze, dovendo fronteggiare un'emergenza che persiste da diverse settimane. Tra infortuni e squalifiche Huistra si trova a reinventare la difesa per l'ennesima volta. Dopo l’improvvisata coppia di centrali Kappelhof-Luis Pedro nella disfatta di Den Haag, l'ex tecnico dell'Heerenveen cambia nuovamente i due interpreti, arretrando Sparv accanto ad Ivens. In avanti confermato Bos al posto di Jones, mentre Suk sostituisce Texeira, lasciato in panchina dopo una serie di deludenti prestazioni.
Nel Roda fa notizia il recupero di capitan Wielaert, a lungo fuori per infortunio. Nell'11 titolare gli fa posto Jagos Vukovic.
L'attaccante coreano prova a ripagare la fiducia dell'allenatore, ma il suo generoso dinamismo appare spesso disordinato.
Al 19' Keurntjes fa correre il pallone per Burnet, il cui traversone preciso viene spizzato proprio da Suk al centro dell'area. Il tempo dell'incornata è giusto, manca però la frustata di collo per imprimere forza alla sfera.
Le lacune di una retroguardia rabberciata vengono fuori al 35'. Sulla punizione di Hemtpe, Suk perde Wielaert in marcatura: per il difensore è un gioco da ragazzi insaccare nell'area piccola.
Trascorrono sei minuti e le crepe dietro non smettono di aprirsi. Un banale cross di Monteyne dalla trequarti attraversa tutta l’area, trovando i difensori avversari fuori posizione. L’intervento a vuoto di Luciano confonde Junker che impatta in malo modo il pallone spedendolo sul fondo.
Nel recupero del primo tempo finalmente Andersson movimenta la statica manovra dei biancoverdi, inserendosi alle spalle della linea mediana, ben servito in profondità da Hiariej. Il suggerimento al centro del centrocampista viene però stoppato dal provvidenziale intervento di Wielaert che evita il facile gol di Suk, pronto a correggere in rete il passaggio del compagno.
Nella ripresa i tifosi assiepati sugli spalti all’Euroborg, fiduciosi in una reazione dei propri beniamini, vedranno le proprie speranze disattese. I padroni di casa partoriscono infatti due modeste conclusioni da fuori, rispettivamente ad opera del nuovo entrato Jones e di Andersson: troppo poco per impensierire Kieszek.
Il Roda all’86’ va vicino al raddoppio, con un fendente di Ramzi che si spegna a mezzo metro dalla porta custodita da Luciano. Sul ribaltamento di fronte i ragazzi di Huistra protestano con veemenza per un presunto fallo di mano di Vukovic che intercetta il tiro da fuori di Pedersen. L’arbitro non ravvisa alcuna irregolarità e fa proseguire il gioco.
Nel finale gli ospiti tengono in piedi il Groningen, fallendo un paio di buone ripartenze. Si arriva così col risultato in bilico fino al 94’, quando Pedersen indovina il corridoio centrale per Jones che prova ad avventarsi sul pallone, ma viene coraggiosamente anticipato dal velocissimo Kieszek.
Il Roda raccoglie 3 punti preziosissimi che mantengono la compagine di Van Veldhoven a contatto con la zona play-off. Il Groningen invece ha forse bruciato l’ultima chance per riportarsi in corsa. L'impietoso ruolino di marcia recita 10 sconfitte nelle ultime 12 gare.

Groningen 0-1 Roda JC - 35' Wielaert.
Groningen (4-2-3-1): Luciano; Hiariej, Ivens, Sparv, Burnet; Andersson, Keurntjes; Bos, Pedersen, Tadic; Suk.
Roda (4-3-1-2): Kieszek; Monteyne, Wielaert, Biemans, Hempte; Delorge, Vormer, Ramzi; De Beule; Malki, Junker.
Migliore in campo: Robbie Wielaert.


E' il solito folle Utrecht. La rimonta da 0-2 a 4-2 mette al sicuro la salvezza.

E' terminato forse il calvario di Wouters e soprattutto della tifoseria. L'Utrecht riabbriaccia finalmente Rob van Dijk, l'esperto estremo difensore a lungo ai box per infortunio. Durante la sua assenza si sono avvicendati tra i pali Roberto Fernandez e Cummins, autori di disastri difficilmente ripetibili. A centrocampo 'Mister Elbow' concede una nuova chance a Sneijder, preferito a Kali, mentre Martensson fa spazio al rientrante Asare.
Nelle file del VVV pesa l'assenza di Holla che deve scontare la sospensione. Lockhoff decide di sostituirlo avanzando Yoshida nella mediana, promuovendo a centrale titolare De Regt. In avanti Uchebo e Berghuis vincono i rispettivi ballottaggi su Nwofor e Linssen.
Gli ospiti hanno vitale necessità di tornare dal Galgenwaard Stadion coi tre punti. L'inizio è confortante: dopo appena 9 minuti infatti l'ex di turno Maguire porta in vantaggio la propria squadra. Il centrocampista raccoglie la corta respinta di Wuytens e, favorito da un rimpallo, si presenta al cospetto di Van Dijk che scavalca con un tocco morbido.
Non si fa attendere la risposta dell'Utrecht. Un minuto più tardi infatti Duplan ha subito l’opportunità di riequilibrare il risultato. L’ala francese sfugge alla morsa di Leiwakabessy sul lancio di Van der Maarel, ma è bravo Gentenaar a chiudergli lo specchio della porta. Sul corner che ne consegue l’estremo difensore si ripete respingendo l’incornata di Demouge.
Al 20’ si materializza il clamoroso raddoppio del VVV. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, Uchebo dialoga nello stretto con Meeuwis, si libera di Wuytens con un sombrero e incrocia il rasoterra dal limite, portando a due le marcature dei gialloneri.
Dagli spalti si udono i primi mugugni e compaiono striscioni che invitano la squadra ad impegnarsi maggiormente.
I ragazzi di Wouters sembrano recepire il messaggio e al 29' riaprono i giochi grazie a Bulthuis. Il difensore approfitta dell’errore di Yoshida sulla punizione di Takagi per realizzare sottomisura il gol dell'1-2.
Sei minuti più tardi Gentenaar protegge l'ora striminzito vantaggio volando a smanacciare in angolo la punizione di Sneijder. Non può però ripetersi su Demouge che fa centro di testa sugli sviluppi del corner.
L'ariete ex Willem II, in campo con un vistoso bendaggio dopo uno scontro aereo, firma il sorpasso nella ripresa. Sul filtrante di Takagi, il numero 9 elude il fuorigioco e chiude col mancino nell’angolino lontano. Prima dell’ora di gioco i padroni di casa hanno già ribaltato il punteggio.
Il VVV si riversa in avanti per evitare la beffa e conquistare quantomeno un punto. Vorstermans prova a giocare uno scherzetto al club che detiene il suo cartellino. Al 78’ si sgancia dalla difesa, chiudendo il triangolo con Wildschut, ma davanti al portiere sbaglia tutto con un tocco ruvido che non tradisce la poca abitudine a concludere.
Nel finale c’è gloria anche per Gerndt che mette il sigillo sulla vittoria dell’Utreg. L’attaccante svedese beneficia del secondo assist di giornata di Takagi per battere di potenza Gentenaar sul proprio palo.
Il successo allontana definitivamente l’Utrecht dalle paludi della Nacompetitie affossando il VVV, le cui speranze in una salvezza diretta sono ormai appese ad un lumicino.

Utrecht 4-2 VVV Venlo - 9' Maguire, 20' Uchebo, 29' Bulthuis (U), 36' Demouge (U), 58' Demouge (U), 83' Gerndt (U).
Utrech (4-3-3): Van Dijk; Van der Maarel, Schut, Wuytens, Bulthuis; Asare, Sneijder, Van der Gun; Duplan, Demouge, Takagi.
VVV (4-3-3): Gentenaar; Timisela, De Regt, Vorstermans, Leiwakabessy; Maguire, Yoshida, Meeuwis; Berghuis, Uchebo, Wildschut.
Migliore in campo: Frank Demouge.



Ibarra stende un ostico ADO.

Van den Brom non opera alcun cambio rispetto alla vittoriosa trasferta di Venlo. Nicky Hofs viene dunque confermato tra i titolari al posto di Chanturia, le cui quotazioni dopo i primi mesi sono vertiginosamente calate. Steijn non può disporre di Kum, al centro della difesa viene schierato N'Toko, la cui avventura a Den Haag è ai titoli di coda, visto che il contratto in scadenza non è stato esteso.
Il Vitesse gestisce il possesso nella prima frazione di gioco, ma di rado riesce a rendersi pericoloso in avanti. Anzi, complici alcune distrazioni in disimpegno, rischia addirittura di subire il gol. Al 31’ Annan scivola al momento dello stop, spianando la strada a Vicento, ma è prodigioso l’intervento di Kashia a sbrogliare la matassa
Tre minuti più tardi è ancora un velenoso, quanto fortuito, retropassaggio di Annan ad innescare Vicento. L’attaccante scarica dietro per Toornstra che scocca il destro dai 16 metri colpendo la traversa.
Le occasioni sprecate nel primo tempo accrescono l’autostima dell’ADO che nella ripresa osa di più, alzando la linea difensiva e aggredendo i padroni di casa sin nella loro metà campo. Come ovvia conseguenza, quando i Vitas superano la prima zona di pressing, si aprono spazi importanti che costringono la retroguardia avversaria a compattarsi, lasciando vulnerabili le corsie laterali.
Ibarra sulla destra ha quindi notevole libertà d’azione, specie quando riesce a non farsi imbrigliare dalla trappola dell’off-side. I cross dell’ala ecuadoregna non vengono però adeguatemente sfruttati da Havenaar, subentrato a Van der Heijden nell’intervallo.
Al 58’ Omeruo scende sulla fascia, pescando sul secondo palo Vicento. Van der Struijk dimentica la diagonale, ma per sua fortuna la deviazione acrobatica del numero 36 è sballata.
Due minuti più tardi siamo già dall'altra parte. Ibarra prende palla sulla linea laterale e decide di fare tutto da solo: lascia sul posto Supusepa tagliando centralmente e beffa Coutinho con un tiro-cross che si impenna sul tackle disperato di Visser.
Havenaar tiene in costante apprensione la difesa dell’ADO. Dopo aver sprecato una comoda conclusione in area sparando su Coutinho, la pertica giapponese (ma di origini olandesi) va nuovamente vicinissimo al gol al 77’. N’Toko con una delle sue celebri dormite lo lancia nell’1 vs 1 con Coutinho, abile a prevederne le intenzioni e ad evitare il 2-0.
Il Vitesse riesce in ogni caso a condurre in porto la vittoria, consolidando la settima piazza alle spalle delle sei big. Il divario dalle inseguitrici è tale che la partecipazione ai play-off europei è ormai certa. Manca poco anche all’ADO per raggiungere il proprio obiettivo. Nonostante la sconfitta, la matematica salvezza potrebbe arrivare già la prossima settimana.

Vitesse 1-0 ADO Den Haag - 60' Ibarra.
Vitesse (4-3-3): Velthuizen; Van der Struijk, Kashia, Kalas, Buttner; Van Ginkel, Annan, Van der Heijden; Ibarra, Bony, Hofs;
ADO (4-3-3): Coutinho; Omeruo, N’Toko, Horvath, Supusepa; Toornstra, Visser, Chery; Smolarek, Immers, Vicento.
Migliore in campo: Renato Ibarra.


Heracles e RKC si dividono la posta. Al Polman Stadion il verdetto recita 1-1.

L'Heracles deve in fretta dimenticare la delusione della finale di Coppa, dando seguito alla vittoria di Breda. Finire nelle prime 9 è diventato di fondamentale importanza per staccare un biglietto per la prossima Europa League.
I bianconeri sono ancora privi di Overtoom e Van der Linden, anche se il capitano viene recuperato almeno per la panchina. Vengono dunque confermati nello starting XI Bruns e Davidson, mentre Gouriye nel trio d'attacco sostituisce Douglas.
Rebus a centrocampo per l'RKC, orfano di Sno e Duits. Prima maglia da titolare per Stans, che finora aveva collezionato solo scampoli di secondi tempi. Il ventiduenne opera da interno insieme a Meijers, ai lati di Martina riproposto mediano. In attacco Nemeth è infortunato, lo rimpiazza Castillion.
Al 27’ Rienstra in avanscoperta propone per Bruns che calibra il cross sul secondo palo per Everton. La deviazione aerea dell'attaccante viene respinta sulla linea da Drost.
I bianconeri insistono, spingendo con buona intensità. Al 33' nel batti e ribatti all'interno dell’area dell’RKC, né Duarte, né Gouriye riescono a superare il muro giallo.
Trascorrono 5 minuti. Rienstra serve nel corridoio Armenteros che supera in velocità Drost e si prepara al tiro da breve distanza, quando viene toccato da dietro da Ramos: rigore più giallo per il difensore, leader della graduatoria dei cartellini (ben 10 i gialli per lui, precede di una lunghezza il compagno di squadra Duits, non a caso fuori per squalifica). Come di consueto si presenta sul dischetto Everton. La sua esecuzione è però larga e si spegne sul fondo, senza che Pasveer intervenga, pur avendone intuito la direzione.
Ci pensa Duarte a rimettere le cose a posto. Al 42’ il centrocampista si allarga sulla destra e converge per liberarsi al tiro. La conclusione non è un granché ma trova sulla strada la deviazione di Armenteros che spiazza Zoet per il gol del meritato vantaggio bianconero.
La frazione di gioco si chiude con la prima azione degna di nota degli ospiti. Meijers viene fermato mentre tenta il doppio passo, Castillion raccoglie la respinta e la piazza sul palo lontano: la sfera termina fuori non di molto.
Nella ripresa gli ospiti, sotto nel punteggio, si fanno più intraprendenti. Al 52’ arriva già il gol del pareggio: lo firma Stans, lesto a scaraventare in rete un pallone ben lavorato da Schet sulla sinistra. L'ex galeotto realizza così il primo gol della sua carriera professionistica.
Con l'ingresso di Vejinovic nella seconda frazione, Bosz vuole dare più linearità alla manovra, ma i grattacapi per gli avversari vengono sempre dai piedi di Duarte. Il talento classe 90 ha una buona chance sulla sponda di Everton al 67’, ma calcia con scarsa coordinazione, mandando altissimo il pallone. Poco più tardi si ripete il copione con la penetrazione centrale dell’ex Sparta: stavolta il nazionale Jong Oranje ci va col destro, ma l’esito è lo stesso.
Al 78’ Si rivede l’RKC in avanti: Braber serve dentro Meijers che appoggia a Stans, pallone subito nello spazio per Schet che prova a sorprendere sul primo palo Pasveer con un rasoterra, ma ottiene solo un corner.
Dall’altra parte sul traversone di Looms, l’Heracles porta tanti giocatori in area: Everton sfiora di testa colpendo Duarte, il pallone arriva dietro a Van Mieghem che colpisce a botta sicura ma centra il corpo di Van Peppen.
Non c'è più tempo. L'RKC strappa un punto che le consente di rimanere in zona play-off. La compagine eraclide invece dista 4 punti ora dal nono posto, ultimo piazzamento utile per l'Europa. Tuttavia, il club di Almelo potrebbe ancora ottenere il pass per la minore delle competizioni UEFA in qualità di finalista perdente della coppa nazionale. A patto però che il PSV si qualifichi alla Champions League, eventualità tutt'altro che scontata.

Heracles 1-1 RKC Waalwijk - 42' Duarte, 52' Stans (R).
Heracles (4-3-3): Pasveer; Breukers, Rienstra, Davidson, Looms; Quansah, Duarte, Bruns; Gouriye, Armenteros, Everton.
RKC (4-3-1-2): Zoet; Bandjar, Drost, Ramos, Van Peppen; Stans, Martina, Meijers; Braber; Castillion, Schet.
Migliore in campo: Lerin Duarte.


Team of the week (4-2-4):

Coutinho

Leerdam Wielaert Moisander Van Peppen

Eriksen Duarte

Lens Dost Demouge Boerrigter

Panchina: Kieszek, Alderweireld, Vertonghen, Anita, Maher, Narsingh, L. de Jong. All. Frank de Boer.

Player of the week: Bas Dost.


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