Pioggia e spettacolo nella gara tra NEC e Vitesse, vinta dai padroni di casa

La prima delle due gare di andata dei playoff non delude gli appassionati di calcio. Al Goffertstadion, NEC e Vitesse non fanno mancare niente: agonismo, reti, grandi parate, un goal fantasma e la pioggia. Tanta, quella che è caduta durante il Gelderse derby, tanto che, dopo circa un ora di gioco, l'arbitro Braamhaar ha dovuto sospendere per alcuni minuti la gara.
In uno stadio gremito e davvero molto rumoroso, non manca l'ospite speciale: in tribuna, infatti, c'è Bert van Marwijk, arrivato per osservare i progressi di Buttner e tenere d'occhio qualche altro giocatore.
Pastoor, allenatore del NEC, come anticipato deve fare a meno di due titolari: van Eijden e George. Mette, così, in campo una squadra che, come al solito, gira intorno al danese Schone ma che ha nel giovane Foor una variabile impazzita.
Meno problemi di formazione, invece, per van den Brom, che rilancia Bony titolare dopo averlo lasciato, inizialmente, in panchina nell'ultima gara di campionato persa per 3-1 contro l'Ajax. L'ivoriano, come vedremo, sarà da subito protagonista di un match giocato ad alti livello.


Sin dall'inizio, i ritmi sono altissimi: le due squadre costruiscono manovre molto articolate, difettando di precisione nelle conclsuioni, spesso sballate o innocue per i due portieri. La tensione del derby si avverte, oltre che sugli spalti, anche sul campo: al 13' Bony viene ammonito per aver rifilato un calcio a Szelesi.
E' il Vitesse a fare la partita, anche grazie ad un ispiratissimo Chanturia, imprendibile per gli avversari, specie quano si muove tra le linee. Una sua conclusione, dopo una doppia finta per eludere gli interventi degli avversari, si spegne alta sopra la porta del NEC.
I padroni di casa, invece, sembrano piuttosto contratti e non riescono a prendere in mano il pallino del gioco. Alla mezz'ora si sblocca il risultato: Ibarra avvia un contropiede del Vitesse, serve van Ginkel, il quale gira il pallone sulla sinistra per Chanturia, mentre Hofs, dalle retrovie, si inserisce in area. Il cross del georgiano trova il numero 7 che di testa batte Babos e va ad esultare sotto al settore dello stadio che ospita i tifosi gialloneri pazzi di gioia.
Trovato il vantaggio, il Vitesse viaggia sulle ali dell'entusiasmo. Ancora Chanturia, al 34', mette in difficoltà Szelesi, lo punta e cerca la porta, ma Babos, in due tempi, fa suo il pallone.
L'inerzia della partita è nettamente in favore degli ospiti. Al 36' Bony lavora di fisico sulla trequarti. Nonostante l'aggressività di Cmovs e Vadocz, l'attaccante della Costa d'avorio riesce a controllare, scambia con Annan e lascia partire un destro secco in caduta che Babos devia in angolo.
Sotto di un goal, la squadra di Alex Pastoor sembra non riuscire a reagire. Schone sembra accusare la pressione di Annan e, così, ogni azione del NEC muore sul nascere. Il Vitesse, invece, viaggia velocissimo sugli esterni: al 39' van Ginkel imbecca Ibarra solissimo sulla destra. L'ecuadoriano crossa al centro per Bony, il cui stacco perentorio viene respinto da Babos, bravissimo a replicare con il piede sinistro anche sul tap-in di van Ginkel.
Nel momento meno facile della partita, il NEC trova il goal del pareggio con Foor, rapace nell'avventarsi sul pallone respinto da Velthuizen dopo il colpo di testa a botta sicura di Conboy. Seconda rete in Eredivisie, alla sua prima stagione da professionista.
Il primo tempo si chiude con il Vitesse in avanti. Il pareggio non scuote i gialloneri di van den Brom, che cercano di nuovo il goal con Bony che, sugli sviluppi di un corner, di testa indirizza il pallone in porta ma vede la sfera venire respinta sulla linea da un giocatore del NEC.
Dalle nubi addensatesi sul Goffertstadion la pioggia comincia a cadere sempre più intensamente. Il direttore di gara, quindi, è costretto a sospendere la gara dopo circa un quarto d'ora dall'inizio del secondo tempo, durante il quale il NEC va vicino al vantaggio grazie a Foor, che ruba il tempo al diretto marcatore e prova a trovare l'angolo con un tocco di destro su cross dalla destra di Szelesi.
Dopo aver verificato le condizioni del manto erboso, l'arbitro Braamhaar dichiara che l'incontro può riprendere. Al 60', dopo un sospetto fallo su Amieux non sanzionato dall'arbitro, Nicky Hofs serve Bony, che controlla il pallone ed insacca nell'angolino basso alla destra di Babos. Spettacolare, per tecnica e velocità di esecuzione, la rete del centravanti prelevato dallo Sparta Praga, a mio modesto avviso già pronto per una big. Nonostante il campo pesante, l'ivoriano continua il suo show: al 63'  va via a Szelesi, che cade nel vano tentativo di resistere alla sua sgroppata, e prova la conclusione di fino sul secondo palo, fuori di un soffio.
Data la fitta pioggia e le condizioni del campo che peggiorano di minuto in minuto, le due squadre iniziano ad affidarsi ai lunghi lanci dalle retrovie, nell'impossibilità di far circolare il pallone. Ottimo per il Vitesse, che può far viaggiare i suoi veloci attaccanti esterni e far valere la stazza di Bony capace, da solo, di domare due avversari alla volta.
La gara, però, riserva ancora delle sorprese. Al 77', infatti, l'arbitro fischia un rigore per i padroni di casa: Zeefuik evita l'intervento di van der Struijk e casca al suolo in piena area di rigore. L'arbitro decreta immediatamente il calcio di rigore ed ammonisce il giocatore del Vitesse, per l'intervento. Le furiose proteste degli ospiti, però, sono più che legittime: a ben rivedere il replay, l'attaccante scuola PSV si lascia cadere senza aver subito alcun tocco. Il rigore, quindi, è inesistente, ma viene trasformato dallo specialista Schone: rincorsa breve e palla nel sacco.
Punito da un ingiustizia, il Vitesse si aggrappa a Wilfried Bony, sperando che l'attaccante, da solo, possa ribaltare nuovamente il risultato negli ultimi dieci minuti: il numero 9 ci prova all'84' con un destro secco che schizza velocissimo sull'erba bagnata, ma Babos è bravissimo ad allungarsi e mettere il pallone fuori.
Sospinti da un caldissimo tifo, i padroni di casa ora giocano in maniera molto più semplice e senza indugi, trovando così la rete dell'incredibile vittoria: su di un cross dalla sinistra di Lasse Schone, quando mancano meno di 3 minuti al novantesimo, si avventano Velthuizen, alcuni difensori del NEC e Conboy. Ne risulta una mischia, con il pallone che danza sulla linea di porta e viene tempestivamente spazzato da van der Struijk. L'arbitro, inizialmente, lascia proseguire, ma, su segnalazione del guardalinee, assegna il goal al NEC in quanto la sfera sembrerebbe entrata del tutto nella porta del Vitesse.
Non si placano, le polemiche, nel corso dei successivi 4 minuti di recupero, durante i quali il risultato non cambia. Nonostante un brutto primo tempo, quindi, il NEC riesce a confezionare un insperata vittoria, mentre i ragazzi di van den Brom, che hanno dominato per lunghi tratti la partita, si trovano con un pugno di mosche. La gara decisiva per il passaggio del turno, che si disputerà domenica 13 maggio ad Arnhem, c'è da scommetterci, sarà una battaglia. Ai gialloneri basterà vincere 1 a 0, ma Pastoor non rinuncerà a giocarsi tutte le carte per la qualificazione alla prossima fase dei playoff.

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