Euro 2012: terza sconfitta per l'Olanda, fuori dall'Europeo con zero punti in classifica

http://www.gelderlander.nl/multimedia/archive/01272/Van_Marwijk_beslis_1272211a.jpgNonostante il bottino totalmente vuoto, dopo due gare, l'Olanda arriva a giocarsi, contro il Portogallo, la qualificazione ai quarti di finale. Per passare il turno, infatti, la squadra di van Marwijk deve battere i lusitani con due goal di scarto, sperando in una contemporanea vittoria della Germania sulla Danimarca.
Tre i cambi nell'undici inizale degli oranje: dentro Vlaar, al posto di Heitinga, che si accomoda in panchina insieme a van Bommel, sostituito al centro del campo da van der Vaart. Piccola rivoluzione in attacco: fuori Afellay, poco convincente nei primi due incontri e dentro Huntelaar, che va a fare il pivot, con conseguente arretramento di van Persie nella posizione di "shadow striker".
La parita, all'inizio, la fa l'Olanda, con il Portogallo che rimane molto contratto, chiuso su se stesso. Il gioco degli oranje passa, ovviamente, per i piedi di Sneijder, schierato a sinistra, e Robben, sull'out opposto. L'ala del Bayern Monaco, al 5', fugge sulla fascia, liberando con un geniale colpo di tacco Gregory van der Wiel, sovrappostosi alle spalle del compagno. Il cross del terzino dell'Ajax trova Sneijder al centro dell'area, ma la conclusione del numero 10 è alta sopra la traversa.
Il Portogallo risponde immediatamente con il suo uomo più rappresentativo: Cristiano Ronaldo. Il destro dalla distanza dell'attaccante del Real Madrid viene deviato in angolo. Sul corner che ne consegue, i portoghesi sfiorano il goal, ma l'arbitro Rizzoli ferma tutto per un fallo subito da Stekelenburg.
La presenza di van der Vaart al centro del campo si fa sentire. Sostituendo van Bommel, van der Vaart, che deficita dei muscoli del capitano, regala più profondità al gioco. E' proprio lui a marcare la rete del vantaggio olandese all'11', quando, dopo una percussione sulla fascia, Robben serve il giocatore del Tottenham che, quasi da fermo, con un micidiale interno sinistro batte Rui Patricio.
Sotto di un goal, i portoghesi rispondono subito: prima Cristiano Ronaldo coglie il palo esterno al termine di un contropiede, poi Postiga spreca malamente un regalo di van der Wiel, che imprudentemente appoggia all'indietro, favorendo l'attaccante lusitano, il cui tiro debole viene deviato in angolo da Stekelenburg. Sebbene da Lviv arrivi la notizia del vantaggio della Germania sui danesi, i portoghesi continuano a tenere il pallino del gioco. Postiga, ancora una volta, si dimostra troppo lento in area di rigore quando, al 19', salta Vlaar ma si fa chiudere da Mathijsen poco prima del tiro.
Continua a spingere il Portogallo, micidiale quando Nani e Cristiano Ronaldo ingranano le giocate in velocità: i due sono protagonisti di una clamorosa palla goal al 23', quando l'attaccante del Real, servito dal compagno, sovrasta di testa il diretto marcatore, colpendo a colpo sicuro ed esaltando la bravura di Stekelenburg.
Il momentaneo pareggio della Danimarca contro la Germania, di fatto, spegne momentaneamente le speranze della squadra allenata da Bert van Marwijk. Il Portogallo, dal canto suo, continua a spingere alla ricerca del goal del pareggio. Willems subisce, forse, l'importanza della gara ed inizia a sbandare: un suo rinvio errato favorisce l'azione della rete dell'1-1. Pereira tocca al centro dell'area per Cristiano Ronaldo, autore di un perfetto movimento a tagliare la retroguardia avversaria. Vlaar non può nulla sull'inserimento del giocatore del Real, che a tu per tu con Maarten Stekelenburg non sbaglia.
Per avere la certezza della qualificazione, il Portogallo continua a premere per rovesciare le sorti dell'incontro. Prima Nani, da posizione defilata, cerca il primo palo e, poi, ancora Cristiano Ronaldo, con una conclusione dalla lunghissima distanza, preoccupano Stekelenburg, bravo comunque a tenere in piedi il risultato. Tornano, allora, i soliti problemi dell'Olanda, manifestatisi nelle prime due gare: mancanza di gioco e quasi una totale incapacità, da parte di van Marwijk, di leggere le partite si palesano anche in questa fase della gara, caratterizzata da una grande sofferenza di Jetro Willems, a cui si affiancano, alternativamente, Sneijder e Robben, in un insolito ripiegamento difensivo.
Anche nel secondo tempo, il terzino sinistro, classe 1994, di proprietà del PSV, perde regolarmente l'avversario. Affiorano, allora, i nervi, tant'è che il giovane difensore viene ammonito per un brutto fallo su di un avversario. Diffidato, salterà la prossima gara in una manifestazione continentale.
Al 67' van Marwijk decide di toglierlo, inserendo Ibrahim Afellay. Cambio decisamente inatteso, non tanto per la prestazione di Willems, quanto per l'azzardo tecnico-tattico, comunque necessario. Se vuole, in qualche modo, provare a vincere, l'Olanda deve rischiare qualcosa.
Le occasioni, però, continuano a fioccare per il Portogallo, vicinissimo al goal intorno al 70', quando Cristiano Ronaldo supera tutti e serve, di piatto, l'accorrente Nani, che sbaglia clamorosamente, andando di piatto anzichè di collo, facendosi parare da Stekelenburg un goal praticamente già fatto.
Pochi minuti dopo, però, i due assi portoghesi tornano a fare malissimo alla retroguardia olandese: contropiede micidiale, iniziato e concluso da Cristiano Ronaldo che, servito da Nani, mette a sedere van der Wiel e piazza il pallone all'angolino della porta difesa da Stekelenburg. E', questo l'epilogo dell'Europeo 2012 per la nazionale arancione e per i suoi tantissimi tifosi, ammutoliti sugli spalti. Non basta il palo di van der Vaart, bravissimo a calciare con l'interno destro, nè i tentativi di Huntelaar e van Persie a salvare la faccia dopo la terza gara consecutiva persa ed i zero punti con cui l'Olanda torna a casa.
C'è tempo, prima del fischio finale, per un nuovo palo colto da Cristiano Ronaldo, bravo a concludere con un sinistro secco che gli fa sfiorare la tripletta.
E' attesa, ora, una decisione della KNVB riguardo la posizione di Bert van Marwijk, apparso totalmente in balia di una situazione che sembra essergli sfuggita di mano. Il mandato, rinnovato fino al 2016, potrebbe essere clamorosamente interrotto.


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