Speciale Eredivisie: i flop della stagione 2011-12

Dopo avervi presentato la top 5 di questa Eredivisie, adesso tocca all’altro lato della medaglia, ovvero chi, durante la stagione, ha profondamente deluso le aspettative.
Ecco i flop della stagione di Eredevisie 2011-12!

STEVE McCLAREN

Arrivato a gennaio per sostituire Adriaanse, l'inglese viene accolto come il salvatore della patria dai tifosi del Twente, rivelandosi, però, un clamoroso flop.
Pur senza entusiasmare, con Adriaanse, il Twente era in lotta per il titolo, avendo chiuso il girone di andata al terzo posto. Il ritorno di McClaren, più o meno inaspettato, è coinciso con uno dei migliori periodi della stagione dei Tukkers: vittoria per 5-0 contro l’ RKC, seguita da un bel 4-1 contro il Gronigen, che accende gli entusiasmi ad Enschede. Dopo la storica vittoria per 6-2 contro il PSV al Philips Staion, i tifosi cominciano a sognare di bissare il titolo del 2010, arrivato proprio sotto la guida di McClaren. Ma, come si suol dire, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine: gli avversari trovano presto le contromisure ad un gioco, quello attuato dal Twente, molto prevedibile, gravitante sull’asse Ola John - Luuk de Jong. L'assenza di una manovra corale, giocando la palla a terra, rende sempre più difficile bucare le difese avversarie, e sconfitta dopo sconfitta, viene messa a nudo la mancanza di creatività, che inizialmente veniva mascherata dai buoni risultati.
McClaren non è riuscito a porre rimedio ad una situazione che gli si è ritorta contro. Invece di cercare soluzioni alternative, il continuo insistere sulla stessa linea di gioco, nonostante la situazione peggiorasse settimana dopo settimana, ha portato il club di Enschede al sesto posto finale, con la magra consolazione della matematica qualificazione ai preliminari di Europa League per via del ranking del fair play.
I tifosi del Twente non vivevano un anno così deludente dal nono posto della stagione 2005/2006.
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UTRECHT
Quando, prima dell'inizio dello scorso campionato, i tifosi dell’Utrecht hanno cominciato a sottoscrivere i primi abbonamenti, in rosa c’erano ancora i vari Strootman, Mertens, van Wolfswinkel, ed in più i Domstedelingen avevano un buon allenatore: Erwin Koeman.
C'erano tutti i presupposti, insomma, per disputare una stagione da protagonisti. In poche settimane, però, la squadra viene rivoluzionata: i migliori giocatori vengono ceduti ed Erwin Koeman, che ha cominciato a lavorare con una rosa competitiva per insidiare le big, si ritrova improvvisamente a dover lottare per non retrocedere.
Alle cessioni eccellenti, infatti, non corrispondono sostituti alla pari. Senza aver avuto mai nessun potere sul mercato, e con un centro sportivo giudicato scadente, Koeman ben presto getta la spugna, rassegnando le dimissioni il 18 ottobre 20011, lasciando la panchina al suo vice, Jan Wouters. Vista la situazione delicata, spazio al catenaccio, e addio bel gioco. L’Utrecht, allora, inizia a distinguersi come una delle squadre che, durante l'intera stagione, gioca il peggior calcio in Olanda, raccogliendo spesso e volentieri i fischi provenienti dagli spalti dello stadio Galgenwaard.
Ciò nonostante, Wouters riesce a togliersi qualche soddisfazione: su tutte, la doppia vittoria, una delle quali addirittura per 6-4, contro l'Ajax Amsterdam, fondamentale nella tranquilla salvezza ottenuta a fine campionato.

ADO DEN HAAG / GRONINGEN
ADO e Groningen, solo un anno fa, erano le due belle sorprese del campionato, e si giocavano la finale dei play-off per accedere all’ Europa League. Quest’anno, invece, per entrambe è stato disastroso. Il bel gioco che accomunava biancoverdi e gialloverdi è sparito. Il piazzamento finale dei due team è a ridosso della zona playout, tant'è che l'ADO, giunto 15°, ha evitato la Nacompetitie per un solo punto.
L'involuzione delle due squadre è quasi inspiegabile. Entrambe hanno perso i loro bomber, partiti in destinazione Amsterdam (Bulykin) ed Eindhoven (Matavz), dove non sono stati certo protagonisti, ma i fulcri delle squadre sono rimasti invariati.
Nel caso dell’ADO, Maurice Steijn, arrivato a luglio 2011 sulla panchina della squadra di Den Haag, non è riuscito a mantenere il bel gioco visto con il suo predecessore John van den Brom, nè è riuscito nell'impresa del collega, facendo si che i giocatori dessero il meglio di loro durante le partite. Dunque, o van den Brom ha fatto un miracolo d’altri tempi, o Steijn ha sbagliato tutto. Più realisticamente, la verità si trova nel mezzo, tra le due ipotesi.
Il Groningen, al contrario dell’ADO, ha comunque disputato una prima parte di stagione abbastanza positiva, chiudendo il girone di andata all’ottavo posto, riuscendo anche ad umiliare 6-0 il Feyenoord all’Euroborg. Le speranze erano di fare ancora meglio nel girone di ritorno, che invece si è rivelato pessimo, con solo 11 punti in 17 partite! La squadra non è riuscita ad uscire da un periodo di crisi di risultati, e sconfitta dopo sconfitta, il morale della squadra peggiorava sempre, tanto che, verso la fine della stagione, la situazione era ormai irrecuperabile. Probabilmente in questa circostanze, è venuta a mancare anche la fiducia dei giocatori nei confronti dell’allenatore, Pieter Huistra, esonerato a fine stagione al secondo anno di contratto.
TIM MATAVZ

Al termine dello scorso campionato, Tim Matavz era uno dei bomber più appetiti dell'intero mercato europeo. Chiedere ai tifosi del Napoli, che lo aspettavano a braccia aperte, per conferma. Il trasferimento alle pendici del Vesuvio è, poi, saltato, ma in pochi rimpiangeranno l'attaccante sloveno, considerata come è andata questa stagione. Dopo un inizio in continuità con la sua media, segnando tre gol in quattro presenze con la maglia del Groningen, Matavz si trasferisce, sul filo di lana, al PSV Eindhoven. Il suo bottino finale dice 20 gol stagionali tra campionato e coppe, ma Matavz ha, in realtà, reso molto al di sotto delle aspettative.
Poco adatto al gioco del PSV, perché non fa movimento, lo sloveno è sembrato spesso un corpo avulso dalla squadra, considerata la sua staticità al centro dell'area di rigore, spesso addirittura d'intralcio per la manvora della squadra.
Finche l’allenatore era Fred Rutten, al Philips Stadion Matavz aveva garantito il posto da titolare, probabilmente perché si trattava dell’unico vero attaccante in rosa. Vero è che, visti i 7 milioni sborsati dal club della Philips per portarlo via da Groningen, si è cercato in tutti i modi di valorizzare il giocatore, spedito subito in panchina da Phillip Cocu, arrivato in corso d'opera per sostituire Rutten. Con Cocu in panchina, la prima punta diventa Jeremain Lens, che di professione fa l'attaccante esterno, e Matavz inizia a giocare solo scampoli di gara.
In attesa di un rilancio, la stagione che doveva consacrarlo in Europa si è rivelata davvero deludente.


FLOP 11 EREDIVISIE 2011-12

Allenatore: Steve McClaren
Modulo 4-3-3

Isaksson

Van der Wiel, Vukovic, Kruiswijk, Bouma

Mårtensson, Brama, Wijnaldum

Cabral, Matavz, Chadli


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