Europa League - Il Twente ha la meglio sul Bursaspor ai supplementari


Dopo 120 minuti di battaglia, il Twente riesce nell’impresa di ribaltare la sconfitta per 3-1 subita all’andata. È stata una partita dalle mille emozioni, con continui colpi di scena, risolta solo da un gol di Leroy Fer.

McClaren ripropone Castaignos esterno nel tridente d’attacco, come visto nell’ultima partita di Eredivisie. A centrocampo rientra Brama, che prende il posto di Gutiérrez, mentre il difesa torna titolare capitan Wisgerhof per via del grave infortunio di Bjelland.
Come era logico aspettarsi, il Twente – sostenuto a gran voce dal proprio pubblico - parte forte assediando l’area avversaria. Al 24’ l’arbitro, l'italiano Nicola Rizzoli, assegna un rigore ai padroni di casa per un fallo di mano di Erdoğan, che intercetta in area un cross di Janssen. Dal dischetto Leroy Fer è impeccabile, spiazzando il portiere avversario Carson e portando in vantaggio i suoi.
Per passare il Twente ha bisogno di un altro gol, ma per segnarlo c’è tanto tempo, quindi, pur mantenendo sempre l’ iniziativa, gli uomini di McClaren allentano un po’ la pressione per evitare di scoprirsi troppo.

Alla fine del primo tempo arriva l’atroce beffa del pareggio: Rizzoli assegna inspiegabilmente ben 4 minuti di recupero, e proprio all’ultima azione, l’ex attaccante del Varese, Pinto, insacca alle spalle di Mihaylov il gol che gela lo stadio. Adesso servirebbero due gol per arrivare ai supplementari e tre per passare il turno, dunque l’impresa è davvero ardua.

Il Twente prova a partire forte anche nella ripresa, ma questa volta l’unico obiettivo degli ospiti è difendere il prezioso risultato. La compagine turca, allora, alza un vero e proprio muro. Man mano che passa il tempo le speranze dei Tukkers si affievoliscono:  non riuscendo a rendersi pericolosi, i giocatori di McClaren sembrano sempre più sfiduciati. Al 60’ la doppia mossa che cambia la partita: dentro Verhoek per Bulykin, permettendo a Castaignos di spostarsi al centro dell’attacco, ,mentre Gutiérrez rileva Janssen, aggiungendo molta qualità al centrocampo. I cambi hanno subito effetto ed un minuto dopo arriva il gol della speranza, con Schilder che, con un gran tiro da fuori area, accende il pubblico di casa. Sulle ali dell’entusiasmo, il Twente riesce in maniera rocambolesca a segnare un altro gol: mentre le telecamere stanno ancora riproponendo il gol di Schilder, Fer ha già recuperato palla, e in area si scatena una mischia confusa, risolta sottoporta dal neo entrato Gutiérrez. Praticamente la palla varca la linea dopo solo 13 secondi da quando i turchi hanno battuto la palla a centrocampo dopo il gol del 2-1. Davvero incredibile!
Da questo momento in poi si gioca ad una porta sola: il Twente attacca a pieno organico, ma non riesce a trovare la via del gol nei tempi regolamentari. Prima del triplice fischio però c’è il tempo per un espulsione: all’ 88' Chrétien si vede sventolare il secondo cartellino giallo, e guadagna anzitempo gli spogliatoi, seguito dal suo allenatore espulso per proteste.
Nei supplementari una maledizione sembra colpire i Tukkers, che creano tantissime occasioni senza riuscire a segnare il goal del 4 a 1. Al 95' Fer colpisce una clamorosa traversa, mentre tre minuti dopo da un colpo di testa dello stesso numero 8 finisce fuori di un soffio. Quando al primo minuto del secondo tempo supplementare un tiro Gutiérrez esce di un soffio, dando solo l’illusione del gol, McClaren, sfinito dai nervi, istintivamente va per guadagnare la via degli gli spogliatoi, come per dire “oggi non c’è niente da fare”. Il manager inglese però rientra subito in sè, tornando a sedersi in panchina. Due minuti dopo, Gutiérrez è ancora più sfortunato: il suo tiro colpisce la faccia interna del palo e torna in campo. Ormai i rigori sembrano inevitabili, ma al 116' la partita finalmente si risolve: punizione battuta da Tadic all’altezza del lato corto dell’area di rigore, al centro Fer calcia in maniera perfetta, spedendo finalmente la palla in fondo alla rete. Dopo tanta sofferenza, lo stadio esplode in maniera inaudita, forse come non si era mai visto dalle parti di Enschede. L’ultimo brivido lo regala l’ arbitro Rizzoli, assegnando nuovamente quattro minuti di recupero, durante i quali i tifosi del Twente vedono le streghe. Ma questa volta la beffa non arriva ed al De Grolsch Veste può finalmente partire la festa. Gli spalti rimangono gremiti per oltre un quarto d'ora dopo il triplice fischio che sentenzia il passaggio del turno dei Tukkers.
Per chi legge queste righe senza aver visto la partita, forse tutto questo può sembrare esagerato, in quanto si trattava soltanto di una qualificazione alla fase a gironi di Europa League, che il Twente disputa e supera regolarmente. Ma dopo due interminabili ore di emozioni e sofferenza ed un gol arrivato solo all’ultimo respiro, il risultato non può che essere una gioia incontenibile.

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