Comincia alla Dinpro Arena di Dnipropetrovsk l'avventura europea del PSV Eindhoven, che è chiamata a disputare al meglio le gare del girone F, che include anche il Napoli e l'AIK Solna, per confermare la tradizione che la vede come la migliore squadra di sempre nella fase a gironi della competizione, con ben 45 punti conquistati in 30 gare giocate, uno in più dell'Atletico Madrid, vincitore dell'Europa League per ben due volte negli ultimi anni.
Nella formazione iniziale manca il portiere polacco Tyton, lasciato in panchina per fare posto a Waterman. La spiegazione, molto chiara, l'ha data Dick Advocaat, che ha dichiarato di aver perso la fiducia nell'estremo difensore ex Roda e di voler testare, perciò, il portiere arrivato in estate dall'Alemania Aachen.
Contro una squadra, il Dnipro, in gran forma (4 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime gare), Advocaat sceglie di schierare i suoi calciatori migliori, lasciando in panchina Tim Matavz, il cui posto di centrattacco viene preso da Lens, sicuramente più mobile sul fronte offensivo, mentre in difesa Derijck viene scelto per rimpiazzare l'infortunato Bouma.
La squadra di Juande Ramos è chiamata a svolgere il ruolo di terzo incomodo nel girone, sfruttando il fatto di partire lontano dai riflettori e di avere alcune buone individualità, come l'esterno mancino Konoplyanka o il ventiduenne regista brasiliano Giuliano, già alla terza stagione con la maglia dei Dnepryani.La prima frazione di gioco sembra favorevole al PSV, che riesce a prendere possesso del gioco ed a schiacciare gli ucraini nella propria metà campo, rischiando solo su qualche contropiede orchestrato dalla squadra in maglia azzurra. Le occasioni migliori, per gli olandesi, sono quelle per Lens, che manca di un soffio il tocco di testa su cross di Willems, e per Strootman, che impensierisce Lastuvka con una spettacolare conclusione al volo. I ragazzi di Juande Ramos, dal canto loro, provano solo la conclusione dalla distanza, lasciando pensare che la gara possa risolversi facilmente in favore del PSV.
Un infortunio a Jetro Willems costringe Advocaat ad inserire Engelaar in luogo del giovane terzino. Sull'out mancino, allora, va a posizionarsi Strootman, giocatore polivalente ma di sicuro inadatto al ruolo di difensore esterno. Va tutto storto al PSV, che nel giro di pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo, subisce le due reti che decidono il match: su lungo lancio del portiere del Dnipro, Derijck resta indeciso ed agevola l'intervento del brasiliano Matheus, che sigla l'1 a 0 al 50'. Otto minuti dopo, uno sfortunato Hutchinson devia nella propria porta un cross proveniente dalla destra, dove Strootman prova a mettere una pezza al buco generatosi con l'uscita di Willems.
Gli ingressi, colpevolmente ritardati, di Matavz e Depay, al posto degli abulici Mertens e Narsingh, creano qualche grattacapo alla retroguardia del Dnipro, ma nulla più. Il rimpianto di non aver sfruttato al meglio il predominio territoriale nel primo tempo è grosso, e va unito alla sfortuna di aver perso Willems, tra i più attivi fino a quando è rimasto in campo.
Ora il PSV è chiamato al riscatto: l'avversario della prossima partita, da giocarsi il 4 ottobre al Philips Stadion, sarà il Napoli, uscito vincitore per 4 a 0 dalla sfida del San Paolo contro l'AIK Solna.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
CONVERSATION