Nella gara che, oramai, sembra essere una costante delle ultime edizioni di Champions League, l'Ajax esce con le ossa rotte. Il Real Madrid, pescato dagli ajacied negli ultimi due sfortunati sorteggi, è risultato troppo forte per i biancorossi di Frank de Boer, a zero punti dopo due giornate nella massima competizione europea. Se non fosse stato per Vermeer, eccellente nel salvare la porta nei primi 40', il risultato finale di 4 a 1 per gli uomini di Mourinho sarebbe potuto essere diverso, con uno scarto maggiore.
L'Ajax si schiera con il solito 4-3-3 e la formazione è quella che, al momento, sembra essere la titolare: Vermeer tra i pali, Alderweireld e Moisander centrali in difesa, con van Rhijn e Daley Blind sugli esterni, Poulsen in mediana, affiancato da Eriksen e Siem de Jong, mentre in attacco c'è Babel al centro del tridente, completato da Sana e Boerrigter.
A parte una partenza lampo dei Lancieri, il primo tempo è un monologo del Real, che conta più di dieci occasioni da rete. Cristiano Ronaldo e soci, probabilmente con la testa al Clasico di domenica, non riescono a sbloccare il risultato prima del 42', quando Benzema si beve van Rhijn sull'esterno e spara un pallone al centro dell'area, probabilmente alla ricerca di una deviazione. Dopo un leggero effetto flipper, con la sfera che viene toccata da un paio di giocatori dell'Ajax, il pallone arriva sui piedi di Ronaldo, che a cinque metri dalla linea di porta deve solo appoggiarla in rete, quasi non curante dei quattro avversari disposti sulla linea, nel disperato tentativo di opporsi, ancora una volta, all'inevitabile vantaggio madridista.
Finisce, così, il primo tempo, con l'Ajax che prova a limitare i danni, ed il Real sornione, che dà l'impressione di voler vincere ma senza affondare. Il secondo tempo si apre così come si era chiuso il primo, ovvero con una rete del Real: splendido contropiede dei blancos (ieri sera in tenuta verde/petrolio), conclusa da Benzema, che con una rovesciata stupisce il pubblico presente all'Amsterdam ArenA e fa esultare i tifosi assiepati nel settore ospiti dello stadio. Troppo delicata, anche in questo caso, la difesa ajacide, che permette a Kakà di crossare con troppa libertà e, soprattutto, lascia solissimo in area l'attaccante francese del Real Madrid.
Gli ospiti, sopra di due goal, arretrano il proprio baricentro, permettendo all'Ajax di mostrare, finalmente, qualcosa: Sana ed Eriksen provano a riaprire la gara, ed è proprio sugli sviluppi di un corner guadagnato dopo un iniziativa di Sana, che l'Ajax accorcia le distanze. Dalla bandierina va Eriksen, che calcia lungo, cercando sul secondo palo Moisander. Quello dell'Ajax è uno schema già visto nelle scorse stagioni, quando, puntuale, sul pallone arrivava Vertonghen, il quale, spesso, trovava il goal. L'uomo chiamato a sostituire il belga è, appunto, Moisander, il quale, complice un errore di Casillas, che esce a vuoto, trova il goal dell'1 a 2.
La rete anima i ragazzi di de Boer, che finalmente iniziano a carburare, provando a spaventare il Real. Eriksen, due minuti dopo aver fornito l'assist per il goal, prova a segnare su calcio di punizione da una distanza interessante. Il suo tiro, però, impatta contro la barriera e non può impensierire Casillas.
Poco dopo è Boerrigter a provare la girata, ma il pallone finisce sul fondo. Seguiranno, poi, i tentativi di de Jong, Babel ed il subentrato Hoesen, nessuno dei quali va a buon fine. Per circa venti minuti l'Ajax è riuscito a prendere in mano la partita, sfiorando proprio con Hoesen, che da due passi tira il pallone al lato, il goal del pareggio.
Ad un quarto d'ora dalla fine, però, il Real chiude il match con un terribile uno-due di Cristiano Ronaldo, che a cavallo tra il 79' e l'81', prima scambia con Benzema e fredda Vermeer da fuori areea con un interno destro perfetto, poi, lanciato da Ozil, controlla con l'esterno destro e beffa il portiere dell'Ajax con un preciso tocco sotto con il mancino. Letale l'attacco della squadra di Mourinho, che taglia le gambe agli olandesi proprio nel loro momento migliore.
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