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| Il "Man of the match" Bangura |
Il PSV affronta, nella quarta partita del girone F, l'AIK a Stoccolma.
Le due compagini, nella partita precedente, hanno pareggiato per 1 a 1, risultato non troppo positivo, per i Boeren, se si pensa che gli svedesi, nelle altre trasferte, hanno sempre perso nettamente.
Il PSV si schiera con diversi titolari, chiara indicazione che Advoocat non snobba l'Europa League: in attacco trova spazio Matavz ed in difesa Manolev torna ad occupare l'out di destra, mentre Hutchinson viene spostato a centrocampo nel ruolo che gli è più congeniale. L'arbitro da il fischio d'inizio e il match prende vita. L'equilibrio iniziale dura 11' minuti, perchè basta poco a Bangura per sbloccare il risultato. L'attaccante salta con un bel gioco di gambe un non incolpevole Willems e, dal vertice destro dell'area di rigore, fulmina un esterrefatto Waterman con un tiro a giro di mancino.
I Boeren accusano il colpo e nella prima frazione di gioco subiscono le sortite avversarie e si presentano raramente dalle parti di Turina. Quando lo fanno, avviene per lo più con i calci da fermo, chiaro segnale che le cose non girano come dovrebbero.
L'AIK, accortosi delle difficoltà avversarie, prova ad affondare il colpo al 41', quando il talentuoso Celso Borges per un soffio non infila Waterman in diagonale.
Nella ripresa il PSV prova a ribaltare il risultato: per scelta di Advocaat entrano Locadia e Depay nel corso della seconda frazione di gioco, ma il risultato, stavolta, è quello di una squadra poco ordinata e piuttosto confusionaria in fase offensiva. Mertens va più volte vicino al pareggio , ma il belga non sembra in serata. La forza della disperazione non basta ai Boeren e il match finisce 1 a 0 per gli svedesi.
La situazione nel girone si fa di colpo drammatica per il PSV, che per esser certo della qualificazione deve vincere tutte e due le prossime partite contro la capolista Dnipro ad Eindhoven ed a Napoli contro gli azzurri di Mazzarri, forti di un Cavani in forma strepitosa.
Le due compagini, nella partita precedente, hanno pareggiato per 1 a 1, risultato non troppo positivo, per i Boeren, se si pensa che gli svedesi, nelle altre trasferte, hanno sempre perso nettamente.
Il PSV si schiera con diversi titolari, chiara indicazione che Advoocat non snobba l'Europa League: in attacco trova spazio Matavz ed in difesa Manolev torna ad occupare l'out di destra, mentre Hutchinson viene spostato a centrocampo nel ruolo che gli è più congeniale. L'arbitro da il fischio d'inizio e il match prende vita. L'equilibrio iniziale dura 11' minuti, perchè basta poco a Bangura per sbloccare il risultato. L'attaccante salta con un bel gioco di gambe un non incolpevole Willems e, dal vertice destro dell'area di rigore, fulmina un esterrefatto Waterman con un tiro a giro di mancino.
I Boeren accusano il colpo e nella prima frazione di gioco subiscono le sortite avversarie e si presentano raramente dalle parti di Turina. Quando lo fanno, avviene per lo più con i calci da fermo, chiaro segnale che le cose non girano come dovrebbero.
L'AIK, accortosi delle difficoltà avversarie, prova ad affondare il colpo al 41', quando il talentuoso Celso Borges per un soffio non infila Waterman in diagonale.
Nella ripresa il PSV prova a ribaltare il risultato: per scelta di Advocaat entrano Locadia e Depay nel corso della seconda frazione di gioco, ma il risultato, stavolta, è quello di una squadra poco ordinata e piuttosto confusionaria in fase offensiva. Mertens va più volte vicino al pareggio , ma il belga non sembra in serata. La forza della disperazione non basta ai Boeren e il match finisce 1 a 0 per gli svedesi.
La situazione nel girone si fa di colpo drammatica per il PSV, che per esser certo della qualificazione deve vincere tutte e due le prossime partite contro la capolista Dnipro ad Eindhoven ed a Napoli contro gli azzurri di Mazzarri, forti di un Cavani in forma strepitosa.
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