Mike Havenaar, circondato da giornalisti giapponesi |
Il risultato largo e netto farebbe pensare ad una vittoria ottenuta in scioltezza, ma in realtà è stato l’opposto. Gli uomini di Maurice Steijn, infatti, hanno dato filo da torcere, giocando a ritmi alti e creando molto pericoli in area avversaria, tanto che, ai punti, i gialloverdi non meritavano certamente di perdere.
La differenza, però, l’ha fatta un grande giocatore che si chiama Wilfried Bony: la vittoria del Vitesse è soprattutto merito suo perchè, oltre ad aver segnato una doppietta, l'attaccante ivoriano si è caricato sulle spalle la squadra nei momenti difficili della partita.
Dando uno sguardo alla formazione del Vitesse, si ha la conferma di quanto visto nelle ultime partite. Mike Havenaar è diventato titolare fisso, a discapito di Reis. Il campo darà ragione alla scelta di Rutten, in quanto il tandem Bony-Havenaar è stato pressappoco devastante. La fisicità dei due attaccanti, infatti, ha messo costantemente in crisi la difesa avversaria, incapace di fermare due giocatori così potenti dal punto di vista fisico.
L’equilibrio dura nemmeno otto minuti, merito naturalmente del solito Bony, che sfrutta al meglio un assist di van Ginkel, battendo di piatto de Zwart. Nonostante la doccia fredda, l’ADO però è tutt’altro che domo, attacca generosamente, mettendo anche in mostra un ottimo gioco, piacevole e fluido, ma non riescendo mai ad essere concreto, finendo così per subire la classica beffa sul finire del primo tempo. Al 39’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Janssen, Bony va alla conclusione, Koppers appostato sulla linea spazza via, ma è troppo tardi, perché il direttore di gara indica il centrocampo, assegnando il gol. E qui bisogna fare i complimenti ad arbitro e guardialinee, in quanto dal replay si evince come la palla, anche se di poco aveva già superato la linea di porta prima che l’ex giocatore dell’Ajax intervenisse.
Neanche il goal del raddoppio sembra poter mettere al sicuro i tre punti al Vitesse, perché nella ripresa i padroni di casa entrano determinatissimi a riaprire la gara. Dopo nemmeno due minuti Kolk va vicino al gol con una gran conclusione da fuori. Nell’occasione è bravissimo Room (subentrato nel corso del primo tempo all’infortunato Velthuizen) a respingere. Al 50’ grande azione di Holla, che apre per Chery, il quale, però, da ottima posizione spreca, mancando il gol di poco.
L’ADO è arrembante, ma ancora una volta viene beffato in contropiede: al 54’ Meijers va a vuoto su un lancio lungo della difesa, Bony ne approfitta per scappare in contropiede e servire l’accorrente van Ginkel, che in area di rigore con un tiro secco non da scampo al portiere.
I padroni di casa sono davvero in giornata no: cinque minuti dopo aver subito il gol, Chery con un gran destro da fuori area centra in pieno il palo a portiere battuto.
All’82’ clamoroso errore della difesa gialloverde, che in fase di importazione regala palla a Bony, ma è ancora più clamoroso l’errore dell’ivoriano, che ritrovatosi la porta sguarnita dopo aver saltato il portiere, calcia incredibilmente fuori! Si fa davvero fatica a credere che il capocannoniere dell’Eredivisie - autore fin qui di 26 gol - possa fallire un gol così facile. Poco male, perchè due minuti dopo ci pensa Havenaar a siglare il definitivo 4-0: il nippo-olandese sfrutta al meglio uno splendido assist di tacco servito da Ibarra.
Finisce così, con un risultato che premia la concretezza degli ospiti, e penalizza troppo un ADO sprecone ma dimostratosi caparbio e mai domo. Gli uomini di Rutten hanno dato una prova di grande maturità, dimostrandosi compatti dietro e sfruttando al massimo praticamente tutte le occasioni avute. Il loro quarto posto è davvero meritato.
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