Nato a Genk, in Belgio, da genitori turchi, il giovane Fatih Nurullah Turan è uno dei prospetti più interessanti del club gialloverde, giunto quest'anno ai playoff dopo delle stagioni da dimenticare.
Il giovane Fatih è un prodotto delle giovanili del Genk, club della città dove è nato, ma è arrivato ai Fortunezen nel 2010, dopo essersi svincolato.
Cresciuto sportivamente nello Sporting Genk South Zuid, società sportiva che aiuta i ragazzini dai 5 ai 16 anni, figli di immigrati, ad integrarsi nella realtà belga, ha subito impressionato la dirigenza del KRC Genk, che ha deciso di promuoverlo nelle proprie giovanili, una volta compiuti i 16 anni.
Il salto in prima squadra, però, non arriverà mai, perchè nel 2010, attratto dalla possibilità di trasferirsi nella vicina regione del Limburgo, accetta l'offerta del Fortuna Sittard, che lo aggrega inizialmente alla selezione Under17, regalandogli, però, il brivido dell'esordio in prima squadra a tre giornate dalla fine, quando gioca per una partita intera nella trasferta vincente contro l'Emmen.
Così, Turan inizia a frequentare regolarmente gli allenamenti con la prima squadra, venendo convocato altre due volte (pur rimanendo in panchina) per le gare finali del campionato, dal Wim Dusseldorp, allenatore della squadra. L'andamento del club, però, non è decisamente positivo: dopo le serie difficoltà economiche incontrate nell'ultimo decennio hanno lasciato il segno, facendo accumulare tristi record come le 28 partite senza vittoria della stagione 2005/06 o i tre ultimi posti consecutivi tra il 2008 ed il 2011. La dirigenza gialloverde, così, decide di affidare la panchina a Tini Ruijs, che non apprezza particolarmente Fatih Turan, preferendogli regolarmente altri giocatori.
Il giovane ragazzo, però, non si da per vinto e, nonostante finisca la stagione 2011/12 con solo tre convocazioni in prima squadra, senza mai, tra l'altro, scendere in campo, non perde la fiducia in se stesso e viene ripagato al momento del nuovo cambio sulla panchina della sua squadra. Ad allenare al posto di Ruijs, i cui risultati sono stati, tutto sommato, deludenti, viene chiamato Willy Boessen, ex giocatore del Fortuna.
Le cose cambiano decisamente, sia per Fatih che per la squadra, che conclude il campionato in 7° posizione, guadagnando l'accesso ai playoff per la promozione in Eerstedivisie. Turan colleziona 22 presenze da titolare, quasi sempre sulla fascia destra, suo chiaro ruolo di appartenenza e si guadagna, alla fine dell'anno, la convocazione di Feyaz Ucar, commissario tecnico della Turchia Under 20 per i mondiali di categoria, da giocare davanti al proprio pubblico. Il difensore non ci pensa due volte ed accetta, con buona pace della federazione belga, che aveva provato a far entrare Turan nei propri ranghi, sfruttandone il doppio passaporto.
Dopo una stagione vissuta da protagonista in Eerstedivisie, quella del Mondiale U20 è una ulteriore garanzia di crescita: alla fine il suo borsino racconta di 3 gare su 4 giocate da titolare, prima di venire eliminato in seguito alla netta sconfitta contro la Francia, una delle candidate alla vittoria finale della manifestazione.
Jolly della retroguardia, può giocare in ogni posizione nel quartetto difensivo, prediligendo, ovviamente, l'out destro. A dispetto di una stazza non certo imponente, visto che si tratta di un brevilineo, il gioco di Turan si caratterizza per una discreta tenacia: determinato nel contrasto e bravo nella marcatura, deve crescere ancora tatticamente. Per un prezzo abbordabilissimo (non piu di 200mila euro), questo ragazzo può rappresentare un interessante investimento per un club di mezza classifica in Eredivisie, dove potrà continuare il proprio processo di crescita.
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