De Derby van het Noorden - La storia della sfida tra Groningen e Heerenveen


Le città di Heerenveen e Groningen si trovano entrambe nella parte settentrionale dei Paesi Bassi, ma appartengono a due Province diverse: la prima fa parte della Frisia, area costiera che affaccia sul Mar del Nord, mentre la seconda è il capoluogo dell’omonima Provincia di Groninga, al confine con la Germania.

Collegate dall'autostrada A7, che attraversa la spettacolare diga di sbarramento Afsluitdijk, Heerenveen e Groningen sono state per lungo tempo le uniche città nel Nord dell'Olanda ad avere una squadra in Eredivisie. Ciònonostante, a differenza di quanto spesso accade tra squadre di città così vicine, questo sentitissimo derby è difficilmente stato causa di episodi di violenza tra le due tifoserie rivali.
Il Derby van het Noorden, infatti, è solitamente l'occasione per una sfida pacifica, con la cornice delle belle coreografie sugli spalti.
Una delle poche eccezioni risale al 1959, prima ancora della fondazione del FC Groningen, quando la città della 
Martinitoren era calcisticamente rappresentata da ben quattro squadre: Be Quick, Velocitas, Oosterparkers e GVAV.
Durante una partita di campionato tra Heerenveen e Velocitas, i tifosi dei superfriezen si resero protagonisti di una condotta talmente disdicevole, offendendo l'arbitro, i tifosi e i calciatori avversari, che per la prima volta nella storia del calcio olandese venne comminata una squalifica per le intemperanze dei supporters: la Federazione, decisa nel punire l'Heerenveen, impose le porte chiuse per la successiva partita dei frisoni.

Dal 1971 (anno di fondazione del FC Groningen, che prese così il posto delle quattro società sopra menzionate) e per i trenta anni successivi, quella biancoverde è stata l’unica rappresentate del Nord del paese a militare con una certa costanza in Eredivisie, campionato per il resto e rappresentato interamente da squadre appartenenti alle Province del centro e del Sud dell'Olanda. Di conseguenza, tra gli abitanti delle piccole città e dei villaggi della zona, crebbe la simpatia per la squadra, la cui struttura si faceva, di anno in anno, sempre più robusta.
Superate le prime difficoltà finanziarie, grazie soprattutto ad un efficace settore giovanile e alla sapiente guida di 
Theo Verlangen, il duro lavoro venne presto ripagato, tanto che nei primi anni ottanta, grazie a calciatori del calibro di Jan van Dijk e dei fratelli Ronald ed Erwin Koeman, autentici gioielli di casa, arrivò la prima, storica, qualificazione nel calcio europeo. Il Groningen si trasformò così, definitivamente, in un fenomeno di attrazione per tutti gli appassionati di calcio nel Nord del paese, con buona pace dell'Heerenveen, rimasto invischiato nella faticosa Eerstedivisie.Lo stato delle cose era destinato a ribaltarsi negli anni novanta quando, contemporaneamente alla promozione in Eredivisie dei frisoni, il Groningen iniziò ad avere seri problemi economici. Il periodo difficile, culminato con la retrocessione nel 1999, durò solo due stagioni, coincise con il miracolo di Foppe de Haan, capace di far stabilire l'Heerenveen nelle zone nobili della classifica e di raggiungere, nel 1999/2000, la storica qualificazione alla Champions League.

Heerenveen e Groningen sono due squadre amiche e, quando possibile, non hanno certo evitato di aiutarsi. Il caso più clamoroso risale all'ultima giornata del campionato 1990/1991, quando, con il Groningen matematicamente terzo, alle spalle di Ajax e PSV (campione grazie alla migliore differenza reti), l'Heerenveen, annaspante nella parte bassa della classifica, era costretta a giocarsi il tutto per tutto nel derby contro i biancoverdi, mentre il SVV Schiedam, diretta rivale per evitare la retrocessione, andava a fare visita allo Sparta Rotterdam.
In quel pazzo 16 giugno, durante il quale si registrò un clamoroso 6-6 tra Twente e RKC Waalwijk, alla fine del primo tempo il Groningen gestiva un comodo 2 a 0, mentre lo Sparta Rotterdam vinceva per 2-1 contro il SVV Schiedam. La differenza reti premiava questi ultimi, con l'Heerenveen bisognoso di una goleada per sperare nella salvezza.
Così, di fronte al proprio pubblico e con una squadra decisamente più forte, i biancoverdi si lasciarono travolgere, registrando una clamorosa sconfitta per 2-4, ininfluente ai fini della loro classifica. Il risultato, però, non premiò l'Heerenveen, che al termine dei 90 minuti rimase penultimo in virtù del risultato finale dello stadio Kasteel di Rotterdam, dove lo Sparta si impose in un rocambolesco 5-3, con goal il goal di 
Jimmy Simons a pochi minuti dalla fine, risultato decisivo ai fini della salvezza dello Schiedam.Da quando i biancoverdi e biancoblu sono diventati presenze fisse nella nella massima serie, tra le due squadre regna un sostanziale equilibrio e, fino ad ora, non si assiste più ad un dominio di una delle due compagini come in passato, anche perchè con l'arrivo del Cambuur nella massima serie, l'attenzione si è spostata sull'acceso derby della Friesland.
In passato non sono mancati dei trasferimenti che hanno fatto discutere, basta pensare a quelli di 
Harris Huizingh (giocatore del Groningen dal 1990 al 1999, prima di firmare un biennale con l'Heerenveen), Tiempe Klompe (che invece ha fatto il percorso inverso, trasferendosi in biancoverde dopo otto stagioni all'Abe Lenstra Stadion) e Arnold Kruiswijk, che dopo 7 anni in biancoverde ha deciso di trasferirsi all'Heerenveen), che mai hanno messo in dubbio la pax tra le rispettive tifoserie.
La crisi nei rapporti diplomatici si è sfiorata solo durante l'estate del 2010, quando Ron Jans,
artefice della rinascita del Groningen e guida della squadra dal 2002, decise di non rinnovare il suo contratto con i biancoverdi. Alla conferma che dietro il suo addio c'era un accordo con i rivali storici dell’Heerenveen, il sospetto che potesse nascere una ferita insanabile tra le parti era più che legittimo, ma l'iniziale rabbia e la delusione dei suoi ex sostenitori, però, ha ceduto di fronte all'amore e alla stima che i tifosi biancoverdi avevano per lui, tanto che nell'ottobre successivo, quando le due squadre si affrontano per la prima volta, l'intero stadio accolse il suo ex allenatore con una standing ovation da brividi e con tanti cori, intonati dal primo all'ultimo minuto.



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