PICCOLI MA BRILLANTI
Per l’Excelsior, una
piccola ma preziosa realtà di Rotterdam incastonata tra il colosso Feyenoord e
i cugini dello Sparta, ogni anno la salvezza è una sfida da affrontare con armi
affilate. Tipica squadra olandese caratterizzata da continui salti
dall’Eredivisie alla Jupiler League, capace di collezionare qualcosa come 4
promozioni dalla seconda divisione e 3 retrocessioni dalla massima serie in
appena 15 anni, l’Excelsior, da quando si è riaffacciata alle porte
dell’Eredivisie nell’estate 2014, dopo aver vinto uno dei “rami” dei Play-Off
della Nacompetitie, è riuscita a trovare una certa stabilità tra le 18 grandi
d’Olanda, concludendo i successivi due campionati con un dignitoso 15esimo
posto finale.
E la scorsa stagione? Data dagli addetti ai lavori (noi compresi!) come una delle favorite per la retrocessione, anche diretta, il piccolo club di Rotterdam ha stupito tutti, inanellando una serie di risultati positivi (con 4 vittorie consecutive nella parte finale del campionato, dopo aver navigato per alcune giornate di crisi in penultima posizione in classifica tra febbraio e aprile 2017), ritagliandosi pesantemente un posto di rilievo in grado di spostare gli equilibri dell’ultima parte di Eredivisie, spingendo, da una parte, il NEC Nijmegen sempre più verso l’inferno dei Play-Out e rinviando, dall’altra, la festa-scudetto del Feyenoord, sconfitto per 3-0 alla penultima giornata, salvandosi in anticipo e togliendosi lo sfizio di mettere i bastoni tra le ruote alla capolista.
Una stagione decisamente condotta al di sopra
delle aspettative, conclusa con un 12esimo posto finale, a quota 37 punti, a +3
sui Play-Out e -6 dall’Europa League, che dimostra, se mai ce ne fosse stato
bisogno, che anche le “piccole” possono imporsi e dire la loro in un campionato
sempre spettacolare come l’Eredivisie. Se vogliamo trovare l’artefice di questa
stagione, si può identificare in Nigel Hasselbaink, punta centrale autore di 10
gol (di cui 4 nelle 4 vittorie consecutive a fine anno) e 6 assist nel corso
della passata stagione, vero trascinatore dei Kralingers nel massimo
campionato, ceduto poche settimane fa, però, agli israeliani dell’Ironi Kiryat
Shmona. Ma Hasselbaink non è stato il solo a lasciare Rotterdam in questa calda
estate: con lui hanno salutato l’Excelsior anche Terrell Ondaan (venduto all’Erzurumspor,
in Turchia), il poritere Warner Hahn (che ha trovato casa all’Heerenveen, in
prestito dal Feyenoord), l’altro portiere Filip Kurto (al Roda JC), Danilo
Pantic (ritornato dal prestito, al Chelsea), Carlo de Reuver, Jordy de Wijs (ritornato
dal prestito, al PSV), Nigel Hasselbaink (Ironi Kiryat Shmona), l’attaccante
angolano Fredy Ribeiro (al Belenenses), Henrico Drost (all’RKC Waalwijk) e Bas
Kuipers (all’ADO Den Haag).
Per contro, l’accorta dirigenza dell’Excelsior è
scesa sul mercato per portare a casa alcuni giocatori di rinforzo alla rosa,
ovvero il giovane terzino destro Desevio Payne (comprato dal Groningen), il
terzino sinistro Lorenzo Burnet (ex Groningen e NEC, ritorna in Olanda dallo Slovan
Bratislava), Ali Messaoud (ex Willem II, lo scorso anno al NEC in prestito dal
Vaduz), l’interessante talento Zakaria El Azzouzi (in prestito dall’Ajax) e,
non per ultimo, il giovane difensore centrale classe ’98 Wout Faes (in prestito
dai belgi dell’Anderlecht). A coordinare questa rosa niente male per i
Kralingers ci sarà l’allenatore Mitchell van der Gaag, colui che è riuscito,
all’esordio assoluto su una panchina d’Eredivisie, a portare l’Excelsior a
concludere la sua migliore stagione degli ultimi 32 anni. E quest’anno, ne
siamo sicuri, non vorrà certamente essere da meno..
E la scorsa stagione? Data dagli addetti ai lavori (noi compresi!) come una delle favorite per la retrocessione, anche diretta, il piccolo club di Rotterdam ha stupito tutti, inanellando una serie di risultati positivi (con 4 vittorie consecutive nella parte finale del campionato, dopo aver navigato per alcune giornate di crisi in penultima posizione in classifica tra febbraio e aprile 2017), ritagliandosi pesantemente un posto di rilievo in grado di spostare gli equilibri dell’ultima parte di Eredivisie, spingendo, da una parte, il NEC Nijmegen sempre più verso l’inferno dei Play-Out e rinviando, dall’altra, la festa-scudetto del Feyenoord, sconfitto per 3-0 alla penultima giornata, salvandosi in anticipo e togliendosi lo sfizio di mettere i bastoni tra le ruote alla capolista.
Nigel Hasselbaink, trascinatore dell'Excelsior nella scorsa stagione, ceduto all'Ironi Kiryat Shmona. |
Lo scorso anno in prestito allo Sparta, nella prossima stagione Zakaria El Azzouzi vestirà i colori dell'Excelsior, sempre in prestito dall'Ajax. |
Il tecnico Mitchell van
der Gaag opterà quasi certamente per un equilibrato 4-3-3 con Vermeulen
trequartista (che si potrebbe alternare con il nuovo acquisto Messaoud,
anch’esso trequartista) davanti al tridente d’attacco. In porta troveremo
Damen, in difesa i terzini saranno molto probabilmente Fortes a destra (adattato
in questa posizione, come provato da Van der Gaag nelle amichevoli estive, in
quanto è un mediano) e il nuovo acquisto Burnet a sinistra, mentre i due
centrali saranno Faes e Mattheij. A centrocampo spazio a Bruins e a capitan
Koolwijk come centrali, con Vermeulen trequartista alle spalle del tridente
offensivo formato da Van Duinen punta centrale, Elbers ala sinistra e El
Azzouzi adattato ad ala destra (essendo anch’esso punta).
OBIETTIVO: Salvezza
LO STADIO: VAN DONGE & DE ROO STADION
Costruito
nel lontano 1902 nel quartiere Kralingen, nella zona orientale della città
di Rotterdam, il Van Donge & De Roo Stadion (chiamato così per motivi di sponsorizzazione, fino a pochi mesi fa era noto come Stadion Woudestein) è ancora una volta, con soli 3.531
posti, lo stadio più piccolo dell’intera Eredivisie anche per la stagione 2017/18. Dotato di erba artificiale e
rinnovato ben 4 volte nel corso della sua storia più che centenaria, l’impianto
vede una delle tribune dedicata all’ex giocatore Robin van Persie, cresciuto nelle giovanili
della squadra tra il 1996 ed il 2001, prima di firmare per il Feyenoord.
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