L'Ajax guadagna la qualificazione pareggiando 3-3 contro il Paok

L'Ajax riesce a raggiungere gli spareggi per la fase a gironi di Champions League con un pareggio-thrilling contro i greci del PAOK Salonicco. Dopo aver pareggiato 1-1 all'Amsterdam ArenA, un pirotecnico 3-3 in Grecia ha regalato la qualificazione a Jol ed i suoi uomini, anche se solo grazie alla regola dei goal segnati in trasferta.
Man of the match è stato senza dubbio Maarten Stekelenburg, che in più di una occasione ha impedito ai bianconeri di Salonicco di poter segnare quei goal, che nel computo totale dei risultati, sarebbero stati decisivi. La prima occasione, in un primo tempo di fatto in mano al PAOK, capita sui piedi si Salpingidis, che deve assistere ad un salvataggio sulla linea del portiere dell'Ajax, sentendosi strozzare in gola un urlo di gioia.
L'Ajax accusa i colpi inferti dai greci e finisce, per usare una metafora pugilistica, a terra quando Vieirinha, centrocampista portoghese riscattato dal Porto, anticipa sul tempo Luis Suarez e tocca il pallone sul secondo palo, deviando una punizione calciata da Olivier Sorlin.
Proprio Vierinha, prima della pausa, sfiora la doppietta con un tiro di sinistro, ma è ancora Stekelenburg a negare la gioia del goal ai greci.
Raggiunti, finalmente, gli spogliatoi, Martin Jol deve aver riservato ai suoi uomini una più che sonora strigliata. L'Ajax, inteso come società, è in una profondissima crisi: la mancata qualificazione agli spareggi per la fase a gironi di Champions significherebbe una mancanza di introiti fondamentali ed, allora, non potrebbe che essere considerato un fallimento.
La pressione di una partita che, già ad agosto, si rivela come la più importante della stagione, sembra svanire nel secondo tempo. L'Ajax gioca un calcio migliore, stupendo anche i greci che, in occasione del lancio di Alderweireld verso Suarez, lasciano troppo spazio all'uruguagio, che stoppa di petto ed insacca in girata.
Passa un minuto e l'Ajax si trova addirittura in vantaggio. Il goal è di Siem de Jong, ma il merito, manco a dirlo, è di Luis Suarez che raggiunge il fondo sulla fascia sinistra e serve l'accorrente de Jong, autore del tap-in vincente.
Sconvolti, i greci, subiscono la pressione dell'Ajax, che ora sembra giocare sul velluto. Al 55' è Lindgren, titolare in virtù dell'assenza per infortunio di Enoh, a segnare il terzo goal su calcio di punizione. Colpevole, in questa occasione, è il portiere Dario Kresic.
Sull'1-3, però, il PAOK non demorde. Solo un minuto dopo la realizzazione su calcio da fermo di Rasmus Lindgren, è Salpingidis a trovare il goal che significa speranza per la sua squadra. L'attaccante, passato al PAOK dopo una lunga militanza nel Panathinaikos, sfrutta l'immobilismo della difesa ajacide deviando in rete un cross basso arrivato dalla linea di fondo: praticamente una fotocopia dell'azione con la quale de Jong ha segnato il secondo gol.
E così l'Ajax, squadra che a mio avviso ha la capacità di complicarsi la vita da sola, riesce addirittura a regalare un calcio di rigore pochi minuti dopo. Dopo il fallo di Anita, che frana su di un furbo Boussaidi, abile ad infilare la propria gamba tra quelle del terzino olandese, sul dischetto si presenta Vladimir Ivic, autore del goal all'andata. Il serbo, però, calcia centrale e Stekelenburg, che pure si era tuffato, riesce a respingere il tiro, guadagnandosi gli abbracci e le pacche sulle spalle dei compagni. Sconcertante come, a venti minuti dalla fine, gli uomini di Jol abbiano quasi smesso di giocare, lasciando al solo Suarez il compito di infastidire la retroguardia greca.
Per Ivic una magra consolazione: il goal del 3-3 nei minuti di recupero serve solo alle statistiche. Jol e Suarez, che al momento della sostituzione dell'uruguaiano avevano dato vita ad un battibecco, esultano. La tragedia greca è stata, solamente, sfiorata.

CONVERSATION

Back
to top