Eredivisie: La stagione 1993-94


Mai cambiare una formula vincente: l’adagio valeva in ogni caso per il Feyenoord Rotterdam, che quest’anno si presentava al via del campionato con una squadra rigorosamente identica a quella che si era aggiudicata, a sorpresa, lo scudetto nella passata stagione. Nessun acquisto dunque, mentre le cessioni, due in tutto, riguardavano solo giocatori di secondo piano, che l’anno prima avevano giocato solo in seconda squadra: Paul Nortan, ceduto al RKC Waalwijk e Lloyd Kameroen, che avrebbe indossato la maglia del Go Ahead Eagles Deventer. 
Quella che a prima vista poteva apparire come una debolezza era invece un segnale della incredibile compattezza di una squadra in cui nessun giocatore, malgrado i contratti scaduti a giugno, aveva voluto abbandonare il club. Eppure le offerte allettanti non erano mancate, soprattutto per giocatori come Reginald Blinker e Gaston Taument (nella foto in alto), i quali comunque si erano affrettati a confermare la loro fedeltà. 
Unico neo per la squadra di Rotterdam, l’età non più giovanissima di alcuni elementi chiave come Metgod, Bosz, Scholten, Kiprich, de Wolf ed Heus tutti sopra i trenta. Ma per il momento il direttivo della squadra voleva solo sfruttare il momento magico e tentare il colpo grosso in Coppa dei Campioni. Fiducia confermata ovviamente all’allenatore, quel Wim van Hanegem fresco di patentino di allenatore e già con uno scudetto in tasca alla prima stagione. 

Se il Feyenoord Rotterdam non aveva cambiato nulla, la campagna acquisti dell’Ajax Amsterdam poteva invece definirsi eccitante. L’elenco dei partenti era lungo: Marciano Vink al Genoa, Wim Jonk e Dennis Bergkamp all’Inter. Come se non bastasse anche un altro centrocampista, Ron Willems, aveva deciso di cambiare aria scegliendo la casacca del Grasshoppers.
La compensazione comunque c’era: tornava a giocare nell’Ajax Amsterdam il finlandese Jari Litmanen, che già due stagioni fa tentò di far breccia ad Amsterdam. Nell’ultima settimana di luglio ecco i due colpi da novanta: Peter van Vossen, centravanti della nazionale, prelevato dall’Anderlecht per quasi cinque milioni di euro e Frank Rijkaard (nella foto), a fine contratto con il Milan e costato quasi un milione. Infine, l’acquisto di John van der Brom dal Vitesse Arnhem, playmaker in grado di giocare anche come punta. 
Fedele alla tradizione, l’Ajax Amsterdam avrebbe continuato comunque a sfornare giovani di talento, che quest’anno avrebbero debuttato in prima squadra: si trattava di Hujsen (attaccante) e Kluivert (ala) due giovanissimi sui quali l’allenatore Louis van Gaal puntava molto. 
Tre le novità a centrocampo: Ooijer, Reuser e Wooter tutti e tre al di sotto dei vent’anni cresciuti all’ombra di van Gaal, la cui politica di valorizzazione del vivaio sarebbe dovuta passare attraverso le forche caudine dello scetticismo degli osservatori. Senza dimenticare i vari Edgar Davids, Clarence Seedorf e Finidi George teen-agers già affermati e conosciuti non solo agli addetti ai lavori.

Se il Feyenoord Rotterdam e l’Ajax Amsterdam si basavano essenzialmente sugli stessi giocatori e sugli stessi moduli di gioco dello scorso anno, nel PSV Eindhoven, principale candidato alla vittoria finale, era cambiato quasi tutto: a cominciare dall’allenatore, quell’Aad de Mos che dopo essere stato silurato l’anno prima dall’Anderlecht e dopo aver girovagato per mezza Europa alla ricerca di una nuova squadra, aveva deciso di tornare in Olanda, prendendo il posto di Hans Westerhof, quest’ultimo, per altro, degradato ad allenatore del settore giovanile. 
Autoritario, freddo, puntiglioso, fanatico, Aad de Mos sembrava avere il carisma giusto per tentare di conferire unità ad una squadra dilaniata dalle polemiche e dalle rivalità interne. Anche se, senza Romario, ceduto al Barcellona per quattro milioni e mezzo di euro, per il PSV Eindhoven sarebbe stato difficile reinserirsi ai massimi livelli del calcio europeo. Romario rappresentava l’estro e la fantasia in una squadra che ora doveva contare solo su onesti lavoratori della pedata nella quale i campioni erano tutti partiti per andare a cercare fortuna altrove. Oltre a Romario, anche Gerald Vanenburg era volato, come tante altre vecchie glorie del calcio europeo, nella nuova terra promessa del calcio, quantomeno dal punto di vista finanziario, il Giappone, dove avrebbe indossato la maglia dello Yamaha. 
La partenza dei due fantasisti della squadra aveva costretto il PSV Eindhoven a cambiare completamente rotta, rivoluzionando l’attacco. Dopo aver acquistato alcuni mesi fa Erik Meijer dal MVV Maastricht e Klas Ingesson dal Malines KV, il PSV Eindhoven si era affannosamente mosso sul mercato cercando di mettere a segno un buon colpo, grazie all’ingaggio del diciannovenne talento del Ghana Nii Odartey Lamptey, non acquistato poi per il mancato accordo con l’Anderlecht, che voleva cederlo a titolo definitivo. Sull’onda del know-how di Aad de Mos, e su preciso suggerimento di quest’ultimo, il PSV Eindhoven aveva infine operato l’ultima manovra sul mercato estivo, acquistando van Ankeren, punta dell’altra squadra di Bruxelles, l’RWD Molenbeek. 

Van Vossen, Litmanen, Rijkaard e Van den Brom durante un allenamento
La stagione in casa Ajax Amsterdam si apriva nel migliore dei modi: non solo il ritorno di Frank Rijkaard, di nuovo in Olanda dopo sei anni di lontananza (se n’era andato sbattendo la porta dopo un violento alterco con Johan Cruijff), ma anche la sua incredibile propensione al gol in campionato che, dopo due giornate, lo vedeva inaspettatamente capocannoniere. 
Come se non bastasse l’ex milanista realizzava la rete più veloce di tutto il campionato dopo 155 secondi dal fischio di inizio di Ajax Amsterdam–RKC Waalwijk: perfetto colpo di testa su preciso cross di Marc Overmars. Eletto migliore in campo nella sfida (vinta per 3–0 dai biancorossi) con l’RKC Waalwijk, Frank Rijkaard si ripeteva la domenica successiva con una eccellente doppietta in casa del FC Utrecht nella gara vinta dai lancieri per 4–1. 
Se da un lato le cose si mettevano bene dall’altro la sfortuna sembrava di nuovo accanirsi contro Peter van Vossen, centravanti appena prelevato dall’Anderlecht. Il biondo attaccante veniva colpito da una trombosi alla gamba destra costringendolo a rimanere a riposo per diverse settimane. Già lo scorso anno Van Vossen era stato attaccato dallo stesso male (questa volta ad un braccio), vedendosi costretto a saltare l’europeo di Svezia. 
Nel frattempo il Feyenoord Rotterdam, dopo aver esordito con una vittoria per 1–0 sul Cambuur Leeuwarden (Rob Witschge al 47’), metteva a segno un buon colpo acquistando dall’Helsingborg IF il giocatore più promettente di tutta l’Allsvenskan: si trattava di Henrik Larsson, costato circa 500.000 euro. 

Dopo quattro giornate l’Ajax Amsterdam aveva già otto punti in classifica insieme alla solita squadra rivelazione del campionato. Questa volta toccava al Roda JC Kerkrade trovarsi in testa alla classifica, nel ruolo di out-sider.
Il PSV Eindhoven era comunque subito dietro a quota sette, mentre il Feyenoord Rotterdam era a quota quattro, ma con due gare già da recuperare. 
La settimana successiva era in programma la prima “sfida-scudetto”: ad Amsterdam si affrontavano Ajax Amsterdam e PSV Eindhoven. 
I Lancieri arrivavano a questa sfida dopo aver pareggiato in extremis sul campo del MVV Maastricht: gol di Jari Litmanen all’89’ minuto e pareggio per 1–1. 
Logico, dunque, attendersi un Ajax Amsterdam in difficoltà ed invece gli uomini di Louis van Gaal ingranavano la quarta e vincevano per 2–0 grazie a Finidi George ed al solito Jari Litmanen che, nel quarto d’ora finale, regalavano il successo ai padroni di casa. 
La stagione che sembrava preannunciare l’ennesima corsa a tre per lo scudetto sembrava restringersi al duo Ajax Amsterdam e Feyenoord Rotterdam, con il Roda JC Kerkrade che trascinato dal capocannoniere del torneo Hofstede inseguiva il duo di testa. 
Il PSV Eindhoven, a conferma del periodo di crisi che stava attraversando, era sesto in classifica a meno cinque dalla vetta. 

All’undicesima giornata allo stadio de Meer si giocava il “de klassieker”: il Feyenoord Rotterdam partiva a razzo ed al 18’ minuto era già in vantaggio per 2–0. Scholten, un ex, ed Esaja con un uno-due micidiale sembravano voler risolvere subito la pratica. Al 21’ Jari Litmanen accorciava le distanze e quando ormai in casa Ajax Amsterdam tutti erano rassegnati ad una sconfitta, ecco ancora il finlandese a piazzare la zampata vincente a tre minuti dalla fine: 2–2 e campionato ancora aperto. 

Due settimane più tardi bellissima partita nel derby di Rotterdam tra lo Sparta ed il Feyenoord. Apriva le marcature Rob Witschge al 22’ e pareggiava Bogarde al 39’. Nella ripresa uno-due di Blinker e Taument e 3–1 per gli ospiti. Al 68’ Eck riapriva il match, ma dopo sette minuti Maas riportava a due le lunghezze di vantaggio. Inutile il rigore di Valke al 90’ che serviva solo a fissare il risultato sul 4–3 per il Feyenoord Rotterdam. 

Alla quindicesima giornata il PSV Eindhoven dava l’addio quasi definitivo alla lotta scudetto. Al Philips Stadion il Feyenoord Rotterdam dominava la partita dall’inizio alla fine vincendo per 3–1. Apriva e chiudeva le marcature una doppietta di Gaston Taument (19’ e 93’), momentaneo pareggio di van der Gaag al 25’ e gol di Blinker all’85’. 
Una disgrazia si abbatteva però sul campionato: il giocatore del Vitesse Arnhem, Renè Eijer, veniva colpito da sclerosi multipla e quindi costretto a chiudere anzitempo la carriera. 

All’ultima giornata del girone di andata avviene il sorpasso dell’Ajax Amsterdam in classifica: i biancorossi travolgevano il Willem II Tilburg per 3–1 ed approfittavano dello scivolone del Feyenoord Rotterdam sul campo del Roda JC Kerkrade, vincente per 1–0. 
Fuori dal campo, le sorprese sembravano non avere mai fine in Olanda: il PSV Eindhoven, in crisi ormai da tempo, acquistava dal Bayern München il centrocampista, ex Ajax Amsterdam, Jan Wouters. 
In casa Feyenoord Rotterdam, invece, l’allenatore Wim van Hanegem otteneva finalmente il patentino di allenatore: la KNVB glielo aveva infatti rifiutato in quanto non aveva ancora compiuto il viaggio di studio richiesto presso un club estero. Così van Hanegem era andato in visita a Bruxelles dall’amico Boskamp, allenatore dell’Anderlecht (un altro senza licenza per allenare) mettendosi in regola. 


La gioia dei giocatori del PSV dopo la vittoria per 4 a 1 contro l'Ajax

Alla ventiduesima l’Ajax Amsterdam andava a far visita al Philips Stadion per una gara che non aveva i crismi del solito big match, vista la classifica deficitaria del PSV Eindhoven, dietro di 8 punti e con una partita giocata in più. I precedenti, tuttavia, parlavano a favore della squadra di Eindhoven: 19 vittorie contro 11 sconfitte. Assente per squalifica nel PSV Eindhoven il trentasettenne portiere Hans van Breukelen, ammonito per la terza volta nella gara giocata contro il Willem II Tilburg, per perdita di tempo e sostituito dal ventiquattrenne Wim de Ronde. 
Bastavano tuttavia dodici minuti per dare un’impronta all’incontro, con Arthur Numan a raccogliere un assist di Wim Kieft e battere il portiere van der Sar. Tra gli ospiti, solo Marc Overmars pareva all’altezza della situazione. La gara proseguiva con il PSV Eindhoven a dominare in lungo e in largo sino a raggiungere il 2–0 con Nii Odartey Lamptey su corta respinta del portiere, dopo una azione personale di Kalusha Bwalya. 
Altri cinque minuti e arrivava il 3–0 firmato Wim Kieft, servito ancora dal compagno di linea zambiano. Il match era segnato: in apertura di ripresa, ancora il ghanese Nii Odartey Lamptey, siglava il 4–0 su imbeccata di Arthur Numan. Louis van Gaal tentava l’impossibile, sostituendo van der Brom con Oulida e lo spento Litmanen con il danese Petersen. 
Pochi minuti dopo Nii Odartey Lamptey (10 gol in questa stagione) usciva tra gli applausi e il suo posto veniva preso da van Ankeren. Era Overmars, a due minuti dal termine, a salvare l’onore dell’Ajax Amsterdam. 
Dal canto loro, i campioni uscenti del Feyenoord Rotterdam giocavano contro il NAC Breda. Privi del capitano John de Wolf, squalificato, i Rotterdammers trovavano difficoltà ad imporsi: l’ungherese Jozef Kiprich andava a rete su servizio di Taument, ma nella ripresa, dopo 4 errori clamorosi dello stesso giocatore, il NAC Breda pareggiava con Pierre van Hooijdonk, al sedicesimo gol stagionale.

La settimana seguente fu ricca di sorprese: l’Ajax Amsterdam giocava il match di Coppa contro l’Helmond Sport, formazione cadetta, e cercava una prima rivincita dopo la batosta subita contro il PSV Eindhoven in campionato: nessun problema per i biancorossi, capaci di vincere per 7–1. Durante i festeggiamenti per il passaggio del turno, arriva anche l'annuncio del rinnovo di contratto di Louis van Gaal, in compagnia del fido assistente Gerard van der Lem. 
Al Rat Verlegh Stadion, invece, il NAC Breda faceva fuori il PSV Eindhoven. Chiusi sullo 0–0 i tempi regolamentari, al quinto minuto del primo tempo supplementare il portiere van Breukelen stendeva Lammers, beccandosi il cartellino giallo, ma soprattutto il rigore contro e dal dischetto il solito Pierre van Hooijdonk non sbagliava, portando in semifinale il NAC. 
Il match più spettacolare era stato senza dubbio ADO Den Haag–NEC Nijmegen. La formazione di casa aveva grossi problemi finanziari, con un debito di tre milioni di euro ed i creditori ogni giorno a bussare alla porta della sede. All’ADO Den Haag non era riuscito l’ultimo sussulto decisivo, perdendo 1–3 contro il NEC Nijmegen. 
All’87’, dopo l’ultimo gol dell’incontro siglato dell’ex di turno, Danny Hoekman, la folla invadeva il campo per contestare i dirigenti costringendo giocatori e arbitri a rifugiarsi negli spogliatoi. Dopo una sosta di qualche attimo, la partita poteva riprendere per gli ultimi 180 secondi. 
In semifinale, dunque, si sarebbe assistito a NAC Breda–Feyenoord Rotterdam e Ajax Amsterdam–NEC Nijmegen. 

Alla ventitreesima giornata il PSV Eindhoven viene punito dal MVV Maastricht per l’atteggiamento eccessivamente difensivo tenuto per gran parte della ripresa. A tre minuti dal termine i biancorossi di Eindhoven si facevano infilare da una rete del difensore Armand Benneker, che siglava il definitivo 2–1 per l’MVV Maastricht. Era stato proprio il PSV Eindhoven a portarsi in vantaggio con lo svedese Klas Ingesson, fuori rosa da ottobre e nuovamente in campo al posto dell’infortunato Edward Linskens. Lo svantaggio scuoteva l’MVV Maastricht, che si faceva sempre più pericoloso e al 62’ conquistava il pareggio con Roberto Lanckohr. Sembrava che la gara fosse destinata a concludersi in parità ma il gol di Benneker all’87’ spezzava l’equilibrio in favore del MVV Maastricht. 
Ad Eindhoven si piangeva anche per l’eliminazione dalla Coppa d’Olanda e soprattutto per il rifiuto del diciassettenne brasiliano Zé Elias di firmare per i biancorossi. Il giovane centrocampista aveva rifiutato il contratto che lo avrebbe portato a vestire la maglia biancorossa per tre anni, rinunciando a oltre un milione di euro. 
L’Ajax Amsterdam capolista giocava ad Amsterdam contro il FC Utrecht, squadra con la quale i biancorossi non avevano mai perso in tutta la loro storia. Nei biancorossi mancava Frank Rijkaard, sostituito dal diciassettenne Clarence Seedorf. Era proprio il giovane talento di Louis van Gaal a sbloccare il risultato dopo appena sette minuti con un preciso “lob” che batteva il portiere Jan Willem van Ede al termine di una perfetta combinazione impostata da Frank de Boer che, con un preciso lancio di 25 metri, serviva Stefan Pettersson il quale smistava su Seedorf.
L’Ajax chiuse il discorso nel primo tempo: Jari Litmanen al 14’ ed Edgar Davids al 32’ fissavano il 3–0 finale. Tutto regolare, anche se con qualche patema d’animo, nella gara contro il Cambuur Leeuwarden, squadra che attraversava un buon momento di forma. Nelle ultime cinque partite, infatti, la formazione allenata da Korbach aveva raccolto otto punti e nell’ultima gara aveva imposto il pareggio al Feyenoord Rotterdam. 
Louis van Gaal, tecnico dei biancorossi di Amsterdam, schierava una strana formazione: Marc Overmars, recuperato dopo l’influenza, si schierava come ala destra, mentre all’estrema sinistra c'era Peter van Vossen, con Clarence Seedorf alle spalle. Solo in panchina George Finidi, mentre Dan Petersen finiva in tribuna. 
Il Cambuur Leeuwarden metteva subito in difficoltà l’improvvisata formazione biancorossa: Hennie Meijer, dopo un perfetto scambio con Jack de Gier, apriva le marcature. Sonny Silooy e Frank de Boer sembravano aver perso la loro concentrazione e al 44’ Rick Elzinga, lasciato completamente libero, poteva mettere in rete la palla del raddoppio. 
La ripresa mostrava un Ajax Amsterdam completamente differente. Al 62’ un tiro di Marc Overmars costringeva il portiere Fred Grim a una difficile respinta: il pallone veniva raccolta da Jari Litmanen che realizzava il ventitreesimo gol. 
Una decina di minuti più tardi lo stesso finlandese, lasciato libero da una difesa sempre meno sicura, batteva a rete, Fred Grim respingeva, Pettersson raccoglieva e siglava il 2–2. 
Le cose per la squadra di Korbach si mettevano sempre peggio, soprattutto dopo l’espulsione di Gustaaf Uhlembeck per doppia ammonizione. A dieci minuti dal termine Peter van Vossen siglava la rete del successo dell’Ajax Amsterdam. Per il biondissimo attaccante a lungo infortunato, si trattava del primo gol ufficiale della stagione, e questo lo rendeva particolarmente felice. 
Diversa la storia per il Feyenoord Rotterdam a Deventer contro il Go Ahead Eagles. I campioni iniziavano piuttosto bene, ma fallivano diverse occasioni. Al 48’ Donny Huysen, ex Ajax Amsterdam, portava in vantaggio i padroni di casa. Il Feyenoord Rotterdam si lanciava alla ricerca del pareggio, che otteneva per una prodezza di Reginald Blinker, il quale partiva sulla sinistra, evitava due difensori avversari, triangolava con Maas e non lasciava scampo al portiere Ensink.

Si arrivava al ritorno dei quarti di finale della Coppa delle Coppe; L’Ajax Amsterdam, unica superstite in Europa, affrontava nel match di ritorno il Parma allo Stadio Tardini. Gli emiliani impartivano una lezione di bel calcio tanto che il 2–0 finale stava stretto alla squadra allenata da Nevio Scala. Lorenzo Minotti al 16’ e Tomas Brolin al 49’ spegnevano i sogni di gloria dell’Ajax Amsterdam. La sconfitta in Europa lasciava ulteriori strascichi anche in casa, tanto che il NEC Nijmegen sbancava il campo dell’Ajax Amsterdam per 2–1 ed approdava così alla finale di Coppa d’Olanda, persa, poi, contro il Feyenoord.


La ventisettesima giornata metteva di fronte, al Feyenoord Stadion di Rotterdam, i campioni d’Olanda e l’Ajax Amsterdam. Quest’ultimi avevano cominciato bene la settimana rinnovando il contratto a Jari Litmanen sino al 1997. Lo stesso finlandese, però, era costretto da un acciacco a saltare la gara, venendo sostituito dal diciassettenne nigeriano Nwanko Kanu. Anche il Feyenoord Rotterdam schierava un giovane straniero: l’islandese Arnor Gunnlauggsson. Agli ordini dell’arbitro Blankenstein le due squadre iniziavano a spron battuto, ma bisognava attendere mezz’ora per vedere il primo gol, realizzato proprio da Kanu con un perfetto sinistro che sorprendeva il portiere De Goey. 
Il secondo tempo, però, faceva registrare la rimonta del Feyenoord Rotterdam, con il difensore John de Wolf che siglava il pareggio con un’incornata da calcio d’angolo. A quel punto saliva in cattedra Gaston Taument, che impazzava nella retroguardia avversaria sino a procurarsi un calcio di rigore trasformato da Ruud Heus. Il risultato non cambiava più e si trattava della terza sconfitta consecutiva per l’Ajax Amsterdam tra campionato, Coppa delle Coppe e Coppa d’Olanda. 
Nelle altre gare clamoroso il tonfo del PSV Eindhoven a Kerkrade: 4–0 per il Roda JC. I problemi per gli ex campioni d’Olanda erano divenuti enormi negli ultimi tempi: Jan Wouters e Erik Meijer erano infortunati, gli africani Kalusha Bwalya e Nii Odartey Lamptey erano impegnati con le rispettive nazionali in Coppa d’Africa, Hoekstra squalificato e l’attaccante van Ankeren costretto in panchina da molte settimane. 
L’incontro più strano era sicuramente FC Groningen–Go Ahaed Eagles Deventer con gli ospiti che terminavano la gara in otto per le espulsioni di Schenning, Pothoven e Wolbers. Henk ten Cate, l’allenatore, abbandonava la panchina in segno di protesta nel corso del secondo tempo.

La trentaduesima giornata era funestata dal mal tempo e tra le gare rinviate spiccava Feyenoord Rotterdam–PSV Eindhoven. Dopo una pioggia violentissima c’era stato un primo rinvio di mezz’ora, poi l’arbitro Dick Jol aveva deciso che, sul campo ridotto ad un acquitrino, non era proprio possibile giocare. Nel frattempo l’Ajax Amsterdam rifilava 3 gol al Go Ahead Eagles Deventer e portava a 5 i punti di vantaggio sul Feyenoord Rotterdam, avvicinandosi sempre più alla conquista del titolo, divenuta ufficiale la settimana successiva, quando gli ajacied si laureavano Campioni d’Olanda per la ventiquattresima volta. Finalmente, dopo tre anni, Louis van Gaal regalava il titolo ai biancorossi di fronte a quarantaduemila spettatori presenti sulle tribune dello Stadio Olimpico. 
L’Ajax Amsterdam affrontava l’SC Heerenveen, squadra non ancora sicura di restare nella massima serie. Il calcio difensivo dell’SC Heerenven rendeva difficile la vita all’Ajax Amsterdam, che solo al 68’ riusciva a sbloccare il risultato grazie a Frank Rijkaard. Quattro minuti più tardi era lo svedese Stefan Pettersson a siglare il 2–0. Inutile il gol di Verbeek per il 2–1 finale. Diventava quindi inutile ed ininfluente il recupero tra Feyenoord Rotterdam e PSV Eindhoven che vedeva il successo dei padroni di casa per 2–1.

Pos
Classifica
P
G
V
N
P
GF
GS
1
Ajax Amsterdam
54
34
26
2
6
86
26
2
Feyenoord Rotterdam
51
34
19
13
2
61
27
3
PSV Eindhoven
44
34
17
10
7
60
36
4
Vitesse Arnhem
40
34
17
6
11
63
37
5
FC Twente Enschede
39
34
15
9
10
57
43
6
Roda JC Kerkrade
38
34
15
8
11
55
40
7
NAC Breda
38
34
14
10
10
61
52
8
Willem II Tilburg
37
34
15
7
12
48
42
9
Sparta Rotterdam
32
34
12
8
14
58
57
10
MVV Maastricht
32
34
11
10
13
49
58
11
FC Volendam
30
34
13
4
17
46
55
12
Go Ahead Eagles
28
34
10
8
16
44
57
13
SC Heerenveen
28
34
9
10
15
35
61
14
FC Utrecht
26
34
9
8
17
40
63
15
FC Groningen
26
34
9
8
17
42
65
16
RKC Waalwijk
25
34
8
9
17
38
56
17
VVV Venlo
25
34
7
11
16
30
62
18
Cambuur Leeuwarden
19
34
6
7
21
28
64

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