Guida all'Eredivisie 2011-12. Parte1: Caccia all'Ajax campione



PSV

Allenatore: Fred Rutten (già in carica nella passata stagione).

Cessioni chiave: Danny Koevermans (Toronto FC), Marcus Berg (Amburgo, ritorno prestito), Jonathan Reis (svincolato), 'Maza' Rodriguez (Stoccarda), Balazs Dzsudzsak (Anzhi Makhachkala), Jagos Vukovic (Roda, prestito).

Acquisti chiave: Dries Mertens (Utrecht), Kevin Strootman (Utrecht), Georginio Wijnaldum (Feyenoord).

Serve ancora: un difensore centrale, un terzino destro e un centravanti.

Formazione: 4-1-4-1



Panchina: Cassio; STAM*, xxxxx, Engelaar, Tamata; Hutchinson; Labyad, Bakkal, Wuytens, Depay; Zeefuik.

A disposizione tra i non citati: SINOUH (portiere), Ojo (centr. difensivo), Rabiu (centr. offensivo).

Il PSV è probabilmente la società che si è mossa maggiormente sul mercato quest'anno. Dopo le partenze di Balazs Dzsudzsak e Maza, Marcel Brands ha cercato di allestire una formazione di vertice investendo sui principali talenti dell'Eredivisie. I neo arrivati hanno avuto subito un ottimo impatto nelle amichevoli estive, giustificando finora la bontà delle scelte fatte.
Tuttavia la rosa del PSV è al momento visibilmente incompleta. Le principali carenze interessano il reparto offensivo, dove manca una prima punta di spessore visto che il giovane Zeefuik non offre le opportune garanzie. Se le partenze di Koevermans verso altri lidi e il ritorno di Berg in Germania non saranno particolarmente rimpiante dai sostenitori del Philips Stadion, la decisione di non rinnovare il contratto al bomber brasiliano Jonathan Reis pesa come un macigno sulle ambizioni di titolo di Rutten. E' comprensibile il timore di un mancato recupero dell'ex ragazzo ribelle dopo il terribile infortunio al ginocchio dello scorso dicembre. Al contrario è poco comprensibile l'aver atteso tutto questo tempo per coprire lacune palesi dall'inizio. Il nome più caldo è quello di Mounir El Hamdaoui, il marocchino esiliato da De Boer all'Ajax. Complicato l'accordo tra le due parti, visto che Brands non vuole scucire un singolo euro per un calciatore fuori squadra.
In difesa il direttore tecnico ha a lungo inseguito invano un centrale difensivo, ma nelle recenti interviste ha spiegato che nella retroguardia si sta cercando anche un terzino destro poichè Hutchinson sarà impiegato nel suo ruolo naturale di mediano (o perchè Manolev verrà venduto?). E' vicino l'accordo col Wigan per il prestito annuale dell'ex Twente Ronnie Stam.

Sul piano tattico Rutten ha apportato importanti cambiamenti nel pre-campionato. Diverse volte è stato schierato infatti un 4-1-4-1 a trazione anteriore con il solo Strootman a protezione della difesa, alle spalle del quartetto di centrocampisti offensivi liberi di scambiarsi le posizioni.
L'assenza di una prima punta ha portato l'ex tecnico del Twente a curiose sperimentazioni. Nella recente 4 giorni inglese ha infatti sdoganato un inedito 4-2-4 con Mertens, Toivonen, Wijnaldum, Lens di punta. Soluzione che potrebbe essere riproposta qualora non arrivasse un attaccante, con Toivonen il principale indiziato a ricoprire sulla carta il ruolo di falso numero 9.
In difesa ha avuto discreto successo Engelaar nella posizione di centrale, potrebbe avere un seguito qualora il centrocampista olandese restasse.

La sensazione è che il PSV si presenti ai nastri di partenza della nuova stagione con le medesime problematiche che hanno estromesso in dirittura d'arrivo i Boeren dalla corsa al titolo pochi mesi fa: la scarsa concretezza in avanti e la poca affidabilità dei centrali difensivi.
La minore qualità dei solisti, considerate le defezioni a centrocampo di due cardini come Afellay e Dzsudzsak, renderà necessaria una migliore organizzazione di gioco. Se Rutten riuscirà ad amalgamare il tutto e a nascondere i difetti del suo 11, allora potrà dire la sua fino in fondo.

Previsione: 3° posto.



Ajax

Allenatore: Frank De Boer (in carica da dicembre 2010).

Cessioni chiave: Maarten Stekelenburg (Roma), Demy De Zeeuw (Spartak Mosca), Dario Cvitanich (Boca Juniors, prestito).

Acquisti chiave: Theo Janssen (Twente), Kolbeinn Sigthorsson (AZ), Thulani Serero (Ajax Cape Town), Derk Boerrigter (RKC Waalwijk), Mats Rits (Beerschot).

Serve ancora: Un centravanti di peso.
Formazione: 4-3-3


Panchina: Verhoeven; Bruno Silva, Ooijer, Blind, Anita; Enoh, SERERO, Lodeiro; Ozbiliz, xxxxx, BOERRIGTER.

A disposizione tra i non citati: van Rhijn (dif. centrale), Van der Heijden (centr. difensivo), Rodney Sneijder (mezz'ala), RITS (mezz'ala), Lukoki (ala destra), Castillion (centravanti).

Gli highlights del mercato dell'Ajax sono stati senza dubbio l'acquisto di Theo Janssen e la cessione di Stekelenburg. L'arrivo del miglior calciatore della passata Eredivisie ha portato ad un significativo cambio nello sviluppo del gioco dei lancieri. Se in precedenza la manovra veniva costantemente sostenuta dai due centrali difensivi (con Vertonghen particolarmente sollecitato nell'impostazione da dietro), l'arrivo dell'ex Tukker ha impreziosito la linea mediana con un playmaker di valore elevatissimo. Nella posizione in cui erano stati adoperati "holding midfielder", ovvero incontristi puri (prima Enoh sotto la gestione Jol, poi l'adattato Anita con De Boer), l'Ajax ora può contare su un regista puro capace di dare il la all'azione col palleggio corto o il lancio preciso sugli attaccanti. Il nuovo trio di centrocampo si compone di mezz'ali votate al gioco offensivo come Siem De Jong e Christian Eriksen. La pacifica coabitazione di questi tre calciatori rappresenterà probabilmente la chiave di volta dell'impianto di gioco dell'Ajax. Se riusciranno a spartirsi gli spazi, trovando i tempi giusti negli inserimenti senza scoprire la difesa, ne beneficerà l'intera squadra: nessun club olandese infatti può vantare un centrocampo dai piedi così fini.
Tuttavia sulla carta permangono alcuni dubbi. Theo Janssen è chiamato ad un lavoro sfiancante, poichè dovrà accorciare continuamente sul centrocampista offensivo avversario e raddoppiare sul portatore di palla. Incombenze che lo riguardavano solo in parte ad Enschede visto che gli guardava le spalle un incontrista di ottima levatura come Wout Brama. Le difficoltà di Janssen si sono evidenziate già nello Johan Cruijff Schaal, quando nel primo tempo ha provocato un calcio di rigore trattenendo il più veloce Luuk De Jong.
Senza dubbio dovrà essere coadiuvato da Eriksen e De Jong. Il danese sotto l'aspetto tattico deve ancora maturare molto. Nel nuovo 4-3-3 di De Boer deve limitare le proprie sortite offensive ed essere più deciso nel pressing. Insomma meno serpentine uno contro tutti e più attenzione in fase difensiva.
Anche Siem De Jong dovrà ridurre sensibilmente i propri inserimenti senza palla. Per caratteristiche è il centrocampista, tra le due mezz'ali, più adatto ad aiutare Janssen in interdizione.
Non ci stupiremo se in campo vedremo spesso Thulani Serero, che ha ottenuto ottimi riscontri questa estate. Il sudafricano, prelevato dalla stessa squadra in cui hanno militato Mitchell Donald ed Eyong Enoh, ha impressionato per creatività e completezza dei fondamentali.

In difesa dopo l'addio di Stekelenburg si punta forte su Vermeer, che non ha demeritato lo scorso anno quando il numero 1 della nazionale di Van Marwijk è stato fuori per infortunio. Il reparto arretrato è probabilmente il più solido della squadra, specie dopo il consolidamento sulla sinistra del talentuoso Boilesen e la crescita in termini di personalità del belga Alderweireld. Gli unici dubbi provengono dal mercato: Vertonghen e Van der Wiel resteranno ad Amsterdam?

L'attacco è per scelta di De Boer privo di grossi nomi. Dopo la cessione di Emanuelson e Suarez, il tecnico ha relegato nello Jong Ajax El Hamdaoui (13 gol la scorsa stagione, 11 con Jol), chiedendone apertamente la cessione. Il centravanti ex AZ mal si sposa con il gioco corale voluto da De Boer. Più funzionale il giovane islandese Sigthorsson, abile nel dialogo stretto e nel gioco di sponda per favorire l'inserimento dei centrocampisti. Eppure la qualità dei solisti in alcune partite è forse indispensabile, specie in quelle complicate da sbloccare. Come dimenticare lo splendido Suarez che ha praticamente portato da solo l'Ajax nei gironi di Champions o i gol letteralmente inventati da E Hamdaoui. Sulejmani ed Ebecilio sono calciatori lineari, utili in questo disegno tattico, ma che di rado escono dagli schemi innalzando il livello di gioco con qualche invenzione personale. E a quest'Aja servirebbe qualcuno che negli ultimi metri tiri fuori un coniglio dal cilindro. Un Bryan Ruiz che entra e risolve una gara in inferiorità numerica, per intenderci.

Previsione: 2° posto.



Twente

Allenatore: Co Adriaanse (in carica da luglio 2011).

Cessioni chiave: Theo Janssen (Ajax), Bernard Parker (Kaizer Chiefs).

Acquisti chiave: Willem Janssen (Roda), Tim Cornelisse (Utrecht).

Serve ancora: centrocampista centrale.

Formazione: 4-3-3/4-2-3-1


Panchina: Boschker; CORNELISSE, Bengtsson, xxxxx, Buysse; Vuijcevic, Leugers, Landzaat; Berghuis, Janko, Ola John.

A disposizione tra i non citati: Marsman (portiere), Kuiper (terzino sin.).

Molti dopo il passaggio di Theo Janssen ai rivali dell'Ajax riterranno folle considerare i Tukkers i favoriti per il titolo. Il vincitore del Gouden Schoen 2011 è stato il perno su cui poggiava l'intera struttura di gioco del Twente, ancor più nell'ultima stagione dopo il ritiro di Kenneth Perez.
Se aggiungiamo nella travagliata estate della società di Munsterman l'improvvisa partenza di Preud'homme e la tragedia del De Grolsch, il pronostico appare ancor più bizzarro.
Con l'arrivo di Co Adriaanse, il Twente ha apportato profonde modifiche alla propria filosofia di gioco: meno attendista, più aggressiva. 'Psycho Co' è famoso in Olanda per il gioco d'attacco delle proprie squadre, tant'è che è stato considerato discepolo di Van Gaal. Il 4-3-3 con pressing alto sul portatore di palla è un suo marchio di fabbrica e verosimilmente verrà riproposto ad Enschede. Meno geometrie in mezzo al campo con il doppio playmaker, più inserimenti senza palla e ripartenze veloci ad innescare gli attaccanti.
Il pre-campionato del Twente ha dato chiare indicazioni in questo senso. Privi di Janssen, sarà Chadli a dover sopperire alla mancanza di qualità e creatività a centrocampo. Il talento belga probabilmente verrà spostato in mezzo (è stato provato con successo nelle due trasferte turche da mezz'ala offensiva) per fare da raccordo tra centrocampo ed attacco. Il suo compito è quello di abbassarsi all'occorrenza per iniziare la manovra e ritagliarsi lo spazio sulla trequarti per servire l'ultimo passaggio ai propri compagni.
Brama agirà come suo solito da ultimo baluardo a protezione della retroguardia. La sua intelligenza tattica e tempestività nell'andare a raddoppiare e chiudere le linee di passaggio avversarie lo rendono un uomo insostituibile (come già visto nella Super Coppa olandese). Willem Janssen parte al suo fianco, ma con maggiore libertà di inserirsi. L'ex centrocampista del Roda è micidiale nelle sue transizioni offensive. Ora che ricopre una posizione più arretrata dovrà dosare le proprie percussioni, senza però rinunciarvi.
Senza Chadli a sinistra ci si attende molto da Emir Bajrami, deludente nella sua prima stagione al Twente. L'ex under 21 svedese ha avuto nelle amichevoli estive un rendimento molto positivo, risultando decisivo nell'andata col Vaslui nei preliminari Champions.
Qualora Adriaanse darà seguito alle sperimentazioni estive pre-infortunio di Chadli, per il ruolo di numero 9 si creerà un vero dualismo tra Luuk De Jong e Mark Janko. Le quotazioni dell'austriaco sono in rialzo dopo le tre reti siglate nei primi due incontri ufficiali della stagione. Tuttavia, De Jong (partito sempre titolare con Janko in panchina nelle amichevoli) è un attaccante più adatto al calcio di Adriaanse perchè non sosta in area di rigore, ma si muove moltissimo su tutto il fronte, venendo incontro e favorendo l'inserimento dei compagni.
A questo punto Adriaanse potrebbe fare marcia indietro e confermare il 4-2-3-1 di Preud'homme con De Jong a centrocampo dietro Janko (e Chadli sulla sinistra), oppure insistere col 4-3-3 precedentemente illustrato con la staffetta Janko/De Jong. Chiaramente ci saranno partite in cui si potrà utilizzare un assetto e altre in cui sarà preferibile affidarsi ad un altro.

Le vere chance di vittoria risiedono però nella permanenza di Bryan Ruiz. L'attaccante costaricense è un calciatore unico nel suo genere, poichè assicura numeri da goleador, collaborando in modo essenziale alla tessitura della trama di gioco. Ruiz è una falsa ala destra che arretra spesso per permettere alla difesa di trovare una via d'uscita nel giro palla conservativo; è un porto sicuro in cui rifugiarsi, perchè sa controllare perfettamente la palla anche se accerchiato dagli avversari (anche se a volte rischia di eccedere perdendo palloni sanguinosi). E' il calciatore di maggiore qualità della rosa e capace di risolvere partite da solo, come visto di recente con l'Ajax. Il suo naturale sostituto, Steven Berghuis, ha impressionato per personalità e qualità di movimento nel pre-campionato malgrado la giovane età. Ma non ha certo i numeri e l'esperienza di Ruiz. Sappiamo già che, qualora Bryan venisse ceduto, Adriaanse punterebbe sui giovani fatti in casa, in quanto li preferisce ad eventuali costosi stranieri. Fondamentali saranno dunque gli ultimi giorni di agosto. E chissà che non arrivi anche un altro centrocampista di valore da Rotterdam...

Previsione: 1° posto.



Legenda:
Maiuscolo: nuovo acquisto; Maiuscolo con asterisco: probabile nuovo acquisto; xxxxx: ruolo scoperto.

Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top