Il PSV rischia ma vince contro il Feyenoord. Ora il club di Eindhoven è da solo in testa!

Tre goal e tre punti d'oro per il PSV Eindhoven, che si aggiudica il match contro un Feyenoord decimato e conquista la vetta della classifica in solitaria, grazie al contemporaneo pareggio dell'AZ contro l'Heerenveen. Due sono punti di vantaggio, adesso, proprio sull’AZ Alkmaar, mentre 3 sono le lunghezze che separano il club di Rutten dal  Twente, che però deve ancora recuperare la gara contro il De Graafschap.

Partita carica di tensione per entrambe le squadre: il Feyenoord, in particolare, vuole una vittoria per vendicare l’umiliante 10-0 della scorsa stagione ed entrare ufficialmente alla corsa per il titolo. Koeman, però, deve fare i conti con le pesanti assenze degli qualificati Guidetti e Leerdam. Nel tridente, allora, Guyon Fernandez viene spostato al centro e sulla fascia si spazio a Jersona Cabral. La vera novità, però, è sulla fascia destra, dove, nel ruolo di terzino destro, viene schierato il centrocampista Mokotjo piuttosto che un difensore di ruolo come de Vrij. Mancando per infortunio anche Cissè, van Haaren, Dani Fernández e Ramsteijn, in panchina figurano ben quattro giocatori del settore giovanile!
Per quanto riguarda il PSV, Rutten sceglie Hutchinson per sostituire lo squalificato Manolev sulla destra, mentre sulla corsia opposta è confermato il giovanissimo Willems. Ancora panchina, quindi, per il rientrante Pieters. Al centro della difesa l’esperto Bouma viene preferito a Derijck. Nessun cambio davanti.

Come prevedibile, il PSV inizia la partita alla ricerca di un goal immediato per sbloccare la gara. Nonostante si facciano vedere con insistenza dalle parti di Mulder nel primo quarto d'ora, i ragazzi di Rutten, con il passare dei minuti, vengono schiacciati dal Feyenoord, che riesce a prendere le misure al PSV ed a portarsi costantemente in avanti. Al 19’ Schaken va vicino al gol, ma è bravissimo Isaksson ad opporsi con i piedi.  Successivamente ci prova El Ahmadi da fuori area, ma la conclusione del centrocampista di origini marocchine si spegne alto sopra la traversa.
Con gli ospiti che fanno la partita, i biancorossi padroni di casa hanno più spazi per ripartire in contropiede. Ne risulta una partita bellissima, ricca di capovolgimenti di fronte. Al 29' Labyad spreca una colossale occasione quando dall’ interno dell’area piccola, con la porta completamente sguarnita, colpisce incredibilmente la schiena di Martins Indi. Ne consegue un calcio d'angolo, sul quale è bravissimo Mulder, che ribatte un potente colpo di testa di Marcelo.
La gara si sblocca quando manca solo un minuto all'intervallo. Mertens entra in area di rigore incuneandosi tra due difensori avversari e serve nel mezzo l'appostato Toivonen, il quale da distanza ravvicinata non può sbagliare. Pregevole la giocata del belga ex Utrecht, che beffa in velocità i macchinosi marcatori del Feyenoord, prima di servire, su un piatto d'argento, la palla del vantaggio al compagno di squadra.
Subito dopo il rientro in campo, il PSV sfiora il raddoppio: una disattenzione di  Martins Indi rischia di risultare fatale, visto che sul passaggio sbagliato del giocatore del Feyenoord si avventa Mertens. Il belga entra in area di rigore e prova il tocco di precisione in diagonale, ma è prodigioso Mulder a deviare il rasoterra sul palo. Ne consegue un contropiede insistito sulla sinistra ed orchestrato da Cabral. Il pallone si spegne in fallo laterale, ma l'attenzione è rivolta a quello che è successo al centro dell'area, dove Guyon Fernandez si rende protagonista di una bruttissima testata ai danni di Marcelo. L'attaccante del Feyenoord, solo ammonito da una disattenta terna arbitrale, è recidivo, avendo da poco scontato una squalifica di ben sei giornate per un pugno rifilato al difensore del NEC van Eijden il 5 novembre scorso. L’episodio, avvenuto a palla, può esser sfuggito all'arbitro ed i suoi assistenti, ma non sfuggirà al giudice sportivo. E' attesa, per le prossime ore, la nuova pesante squalifica da parte della KNVB.
Pochi minuti dopo lo scoccare della mezz'ora, il PSV raddoppia grazie a Dries Mertens: la ripartenza del PSV dalla propria area di rigore è da manuale, ma il dribbling in velocità e la potentissima conclusione da venti metri da parte dell'ala belga è un capolavoro. Gioia e dolore, però, per l'attaccante esterno, che nell'occasione si fa male alla caviglia ed è costretto ad uscire dal campo in barella.
Sotto di due gol, Koeman prova a cambiare qualcosa per dare la scossa ai suoi giocatori. In panchina, complici le squalifiche e gli infortuni, mancano soluzioni di rilevo, così a 20 minuti dalla fine, l'allenatore del Feyenoord prova una mossa disperata: fuori Clasie e dentro il classe 1995 Trindade de Vilhena, esordiente in Eredivisie dopo essere stato grande protagonista agli europei under 17, vinti proprio dall’Olanda. Pochi secondi dopo l'ingresso del giovanissimo giocatore, il Feyenoord accorcia le distanze. Azione insistita sulla destra di Schaken, sul cui cross si avventa Fernandez, il quale anticipa tutti e mette il pallone alle spalle di Isaksson, probabilmente ingannato dalla strana traiettoria assunta dal pallone. Il Feyenoord crede alla rimonta e decide di sfruttare l'autostrada concessa dal PSV sulla fascia destra: al 78' nuovo cross di Schaken e pasticcio clamoroso di Strootman, Marcelo e Bouma, che non riescono a rinviare il pallone e permettono, così, a Fernandez di marcare il 2-2!
Il risultato appaga pienamente Koeman, che si copre togliendo l'ex Bakkal ed inserendo al suo posto De Vrij. La scelta tattica dell'allenatore del Feyenoord, però si rivela sbagliata. Perchè rinunciare a giocare quando i suoi giocatori sembravano averne di più degli avversari, reduci dall’incontro di Europa League contro il Trabzonspor? Vengono, allora, premiati gli sforzi del PSV, che invece cerca con insistenza e convinzione la vittoria: all'85', su un pallone quasi innocuo, deviato da un improbabile tacco di Toivonen, Mulder e Martins Indi si scontrano al centro dell'area, facendo rotolare la sfera tra i piedi di un incredulo Labyad, che a porta vuota questa volta non sbaglia, facendo esplodere il Philips Stadion come non si vedeva da tempo.
Con questo sciagurato intervento Martins Indi chiude nel peggiore dei modi una prestazione disastrosa, condannando la propria squadra ad una sconfitta che, per quanto fatto vedere in campo, i Rotterdammers non meritavano. La contemporanea vittoria dell'Ajax, inoltre, costa al Feyenoord una posizione in classifica. Resta da salvare, però, il carattere dei ragazzi di Koeman, bravi a rimontare le due reti di vantaggio ma, forse, troppo svagati nella parte finale della gara, quando avrebbero dovuto tenere quel pareggio che poteva ancora far sognare i tifosi del De Kuip.

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