La corte ha deciso: Cruijff ha ragione!

La Corte d’Appello di Amsterdam ha confermato la sentenza emessa a dicembre, respingendo la nomina di Luis van Gaal nel ruolo di direttore generale, quella di Martin Sturkenboom nella posizione di direttore commerciale e di Danny Blind come direttore sportivo. Il tutto, per il piacere di Johan Cruijff: sembra, ora, scontato il fatto che, nella riunione che si terrà domani, Steven ten Have, Edgar Davids, Marjan Olfers e Paul Romer, gli altri quattro (insieme allo stesso Cruijff) membri del consiglio di sorveglianza, non otterranno la fiducia sperata, perdendo, quindi, il potere decisionale, facendo automaticamente cadere la nomina del trio composto da van Gaal, Sturkenboom e Blind.
La diatriba interna tra i membri del Consiglio dirigenziale del club sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno: dopo le dimissioni dell'ex d.g. van den Boog, i presunti insulti di stampo razzista da parte dell'interprete per eccellenza del calcio totale nei confronti di Davids (
"Devi sapere che sei nella dirigenza solo perché sei un nero", avrebbe detto il la leggenda dell'Ajax, stando alla confessione dell'ex mediano di Ajax, Milan e Juventus), e la mai sopita rivalità con Louis van Gaal, eletto responsabile del settore giovanile dell'Ajax dal resto della commissione dopo una riunione tenutasi in sua assenza, Cruijff ha deciso di portare l'Ajax in tribunale, spalleggiato da tutti gli attuali allenatori del settore giovanile ( Wim Jonk, Dennis Bergkamp, Bryan Roy, Ronald de Boer, John Bosman, Jaap Stam, Marc Overmars, Michel Kreek, Orlando Trustfull e Dean Gorre), sostenendo che la nomina di van Gaal si scontra con il progetto attualmente in atto nel vivaio ajacide.
Il giudice, dopo aver sospeso la nomina di Louis van Gaal e co., il 7 febbraio ha dato pienamente ragione agli avvocati che difendono la posizione di Cruijff, definendo come "inaccettabile" l'esclusione dell'ex numero 14 dell'Ajax dalla riunione in oggetto e dal processo decisionale, per la gioia dei loro assistiti e dei tifosi, l'80% dei quali supporta l'indimenticato Johan.
Il conflitto dirigenziale, che fino ad ora ha sicuramente fatto più male che bene all'Ajax, trasformandosi in una vera e propria "guerra fredda", combattuta a colpi di inganni, tradimenti e dichiarazioni ai media, che altro effetto, se non quello di svalutare la credibilità del nome Ajax, sembra essere giunta ad un termine.



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