L'Ajax abusa delle debolezze del NEC e risale la china.

Siem de Jong illumina la scena, Bulykin davanti è implacabile.


Secondo successo di fila per l'Ajax che rifila 4 reti al NEC, rilanciando forse le proprie chances di titolo. Le concomitanti sconfitte di PSV e AZ, permettono ai lancieri di portarsi a 5 lunghezze dal duo in testa, con la concreta opportunità di scalare ulteriori posizioni di classifica nel prossimo mese, complice un calendario favorevole. All'Amsterdam ArenA decide una doppietta di Bulykin, che chiude i conti sul 3-0 in quasi mezz'ora di gioco. Il centravanti russo sarà costretto ad uscire pochi minuti più tardi, riproponendo i soliti interrogativi sulla tenuta atletica di una squadra costantemente vessata da fastidi muscolari. I propositi di rimonta non possono prescindere da un organico nutrito e fisicamente integro.

Schieramenti di partenza


L'Ajax deve fare a meno di Boilesen e Theo Janssen. Il laterale danese, tornato in campo nell'andata dei sedicesimi di EL, continua ad accusare dolore al ginocchio. Janssen invece è fermo per il fastidio all'inguine. Per entrambi è incerta la presenza nella trasferta di Manchester.
Pian piano sembra che l'infermeria ajacide possa finalmente sfoltirsi. Nella conferenza pre-partita De Boer ha infatti confermato che mancano poche settimane per rivedere Sigthorsson, mentre per quanto concerne Van der Wiel e Boerrigter, saranno gli stessi calciatori ad indicare quando si sentiranno sufficientemente in forma per scendere in campo. I lancieri si schierano con l'11 visto nel finale di giovedì, con Anita preferito ad Aissati davanti alla difesa e Van Rhijn sulla corsia destra.
Una sola sorpresa nelle file del NEC. Szelesi paga caro l'errore con il Roda e viene rimpiazzato da Cmovs. Zeefuik e George partono titolari, pronti alla solita staffetta con Platje e Goossens.


La partita


Timidi in avvio, i padroni di casa vengono sorpresi da un inizio spavaldo del NEC. Tuttavia, l'Ajax passa al primo affondo. De Jong, defilato sulla destra, disorienta Conboy con una serie di finte e trova con un preciso rasoterra la puntuale deviazione di Bulykin sul secondo palo. Da rivedere nell'occasione la discutibile decisione di Koolwijk di andare a pressare Vermeer sul rinvio, aprendo lo spazio ad Ozbiliz e De Jong proprio nella sua zona di competenza.
Trascorrono appena 3 minuti e Vertonghen porta a due le segnature. Sul corner tagliato di Ozbiliz, De Jong prolunga verso il belga che mette dentro da pochi passi. Due assist per Siem De Jong, il cui rendimento si è repentinamente alzato una volta tornato nel suo ruolo.
Il parziale fortemente penalizzante destabilizza gli avversari che vedono frantumarsi in un amen le proprie strategie. La squadra di Pastoor diviene fin troppo statica nell'interpretazione della gara, abbozzando un pressing poco incisivo e tenendo una linea arretrata bassa e disomogenea. Di conseguenza la metà campo degli ospiti diviene fertile terra di conquista per gli avanti ajacidi che a turno provano la conclusione da fuori, avendo sempre molto spazio per avvicinarsi all'area e prendere la mira. Ci provano in successione Ozbiliz e De Jong, in entrambi i casi buona la potenza ma è la precisione a difettare.

Il NEC riscontra grosse difficoltà nell'impostare la manovra da dietro. La disposizione strategica dell'Ajax inibisce facili uscite difensive per i due centrali Nuytinck e Van Eijden, costretti ad abusare del lancio lungo. La ferrea marcatura di Anita su Schone (lo segue fin oltre il centrocampo) e la rinuncia di Bulykin a pressare i difensori, abbassandosi su Koolwijk (di fatti il regista arretrato del NEC), provoca un'enormità di errori forzati nelle file ospiti. Non è un caso se questi ultimi riescono a rendersi pericolosi soltanto su un'ingenuità di Alderweireld che al 19' lascia sfilare un rilancio, permettendo a Zeefuik di calciare da fuori col mancino.
Al 25' l'Ajax fa le prove del 3-0: lancio preciso di Vertonghen per Ozbiliz, l'armeno rientra sul mancino dando l'illusione del gol con un sinistro secco sul fondo.
Due minuti più tardi è nuovamente il numero 23 a seminare il panico a ridosso dell'area di rigore. Prima attira a sé la retroguardia, quindi la infilza con l'imbucata centrale per Bulykin. L'ex ADO è freddo davanti al portiere e sigla la personale doppietta. Censurabile il posizionamento della difesa avversaria, per nulla allineata, con i due laterali che restano ancorati mentre i due centrali salgono per mettere Bulykin in fuorigioco.
Nemmeno il tempo di rimettere in gioco il pallone, Eriksen va vicinissimo alla quaterna con un destro da fuori che sibila a pochi centrimetri dal palo.
La reazione del NEC, spettatore non pagante in questa prima frazione, è tutta in un colpo di testa di Nuytinck che termina docile tra le mani di Vermeer.
Sul finire del tempo si inizia a notare però una certa rilassatezza dei lancieri, che giustamente gestiscono le energie in vista della trasferta di Manchester. Al 41' su un cross apparentemente innocuo di Conboy, Van Rhijn manca il disimpegno, apparecchiando sui piedi di George il pallone che potrebbe riaprire la contesa. L'esterno non riesce però ad angolare la conclusione, agevolando la parata di Vermeer.


Nella ripresa si assiste ad un NEC ovviamente sfiduciato, che mira ad evitare la goleada piuttosto che a riportarsi sotto nel punteggio. I padroni di casa vanno vicini al poker con Lodeiro (che ha rilevato l'infortunato Bulykin, come detto in precedenza) e Vertonghen. La meritata ciliegina sulla torta è però di Siem de Jong. Sul calcio d'angolo di Eriksen, il numero 10 stacca indisturbato in mezzo all'area, insaccando comodamente di testa. Stendiamo un velo pietoso sulla difesa a zona del NEC, capace di valutare malissimo la traiettoria del pallone calciato dal danese e contemporaneamente di perdere l'uomo.
Sul 4-0 l'Ajax molla la presa, concedendo qualche avanzata di troppo agli ospiti. Al 58' Alderweireld salta a vuoto su un cross dalla destra, Van der Rhijn sorpreso tocca con la mano ma l'arbitro non ravvisa l'infrazione, Platje è però poco reattivo nel ribadire in rete.
Al 64' l'ex bomber del Volendam si perde di nuovo sul più bello. Van der Velden, lanciato in contropiede da Schone, impegna da da fuori Vermeer che respinge malamente sui piedi di Platje. L'attaccante, ostacolato da Alderweireld, manda alto il tap-in.
Il gol del NEC è nell'aria e arriva poco più tardi su un regalo dell'accoppiata Van Rhijn-Vermeer. Il difensore, adattato terzino quest'oggi, sbaglia clamorosamente un retropassaggio, concedendo il corner. Dalla bandierina Schone pennella sul secondo palo per Van Eijden che mette dentro approfttando dell'uscita a vuoto del portiere.
Quella che all'apparenza sembra essere un'inoffensiva rete della bandiera apre profonde crepe nella solidità psicologica dell'Ajax che palesa i soliti giri a vuoto, evidentemente non del tutto sorpassati. Al 71' Van Rhijn per oscuri motivi segue Schone (anziché fare un passo avanti e metterlo in fuorigioco) per poi perderlo sulla palla in verticale di Van der Velden. Il fantasista danese cerca la finalizzazione di fino, ma Vermeer è ben posizionato e non si lascia superare.
L'Ajax ora ha pericolosamente staccato la spina. Sull'aggressione (ora finalmente attiva) degli ospiti, i ragazzi di De Boer sbagliano la misura dei passaggi, rischiando di innescare più volte le transizioni avversarie. Le tremebonde, ormai abituali, giocate di piede di Vermeer tengono i tifosi sugli spalti col fiato sospeso, mentre cominciano ad udirsi fischi di disapprovazione per una comprensibile scocciatura. Alderweireld e Vertonghen sono costretti agli straordinari, mettendo una pezza alle numerose sbavature dei compagni.

Col passare dei minuti la spinta del NEC, fomentata dal gol di Van Eijden, comincia a scemare. I lancieri tengono con maggiore tranquillità palla nell'ultimo quarto d'ora, sfiorando il 5-1 in due circostanza con Sulejmani.
All' 80' il serbo scambia con Lodeiro e calcia forte sul primo palo, in cui Babos non si fa cogliere impreparato.
Incredibile è però la palla gol divoratasi dall'ex Heerenveen all' 85'. Sulejmani intercetta il corto retropassaggio di Goossens, bruciando Cmovs (ultimo uomo) e involandosi verso la porta custodita da Babos. Al momento di battere a rete, "Mickey" decide poco lucidamente di appoggiare accanto ad Aissati che ha un angolo di tiro peggiore e finisce per sparare su Babos. Dalle retrovie arriva a tutta velocità Lodeiro che sfiora il palo con il diagonale.
Nel finale Vermeer sventa la seconda rete ospite, respingendo in qualche modo il destro fulminante di Schone, mentre Koppers dall'altra parte sfoggia piedi niente male sfiorando l'incrocio dei pali con un delizioso pallonetto.
Terza sconfitta di fila per il club di Nimega che precipita al quattordicesimo posto, superato dall'Utrecht. Pastoor si deve interrogare sulla natura della fragilità difensiva della sua compagine, capace di prendere gol banali spesso a difesa schierata (vedi la gara odierna e quella con il Roda). La crescita del VVV-Venlo non può lasciare sereni per il prosieguo della stagione regolare.
Con il successo sul NEC, l'Ajax sale a 40 punti in classifica senza guadagnare alcuna posizione, ma accodandosi ad un affascinante treno di sei pretendenti al titolo racchiuse in appena 5 lunghezze. De Boer, in attesa di preziosi recuperi, dovrà lavorare sulla tenuta mentale della squadra: contro avversari di rango superiore i cali di concentrazione visti nella ripresa non saranno ammissibili.

Ajax 4-1 NEC - 5' Bulykin, 8' Vertonghen, 27' Bulykin, 57' De Jong, 69' Van Eijden (N).
Ajax (4-3-3): Vermeer 5; Van Rhijn 4.5, Alderweireld 6, Vertonghen 7, Koppers 6; De Jong 8, Anita 7, Eriksen 6.5 (34' Serero 6); Ozbiliz 6.5 (81' Aissati sv), Bulykin 7.5 (34' Lodeiro 6), Sulejmani 5.5.
Panchina: Cillessen, Blind, Ebecilio, Lukoki. All. Frank De Boer 6.5.
NEC (4-2-3-1): Babos 6; Cmovs 4.5, Van Eijden 5, Nuytinck 5, Conboy 4.5; Vadocz 5.5, Koolwijk 4.5; Van der Velden 6 (71' Amieux sv), Schone 6, George 5 (46' Goossens 6); Zeefuik 5 (46' Platje 5).
Panchina: Van Duin, Szelesi, Foor, Nijland. All. Alex Pastoor 4.5
Migliore in campo: Siem de Jong.


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