In attacco Koeman schiera subito i due neo acquisti Pellè e Verhoek, entrambi arrivati nell’ultimo giorno di mercato. Per via dell’ infortunio di de Vrij, in difesa spazio a Nelom sulla sinistra, con Martins Indi che si sposta al centro affiancando Mathijsen. Problemi ben più seri, per i Rotterdammers, riguardano la porta: il titolare Mulder si è rotto un dito del piede e starà fuori a lungo, tanto che la società sta cercando un altro portiere tra gli svincolati. Contro il PEC intanto gioca il giovane greco Lamprou.
Come era lecito aspettarsi il Feyenoord parte forte e già all’11’ va vicino al gol: uscita avventata del portiere ospite, che cerca di controllare la palla con il petto, ma la regala ingenuamente ad Immers. L’ex ADO, a porta vuota, non riesce a superare un difensore avversario, e così l’occasione sfuma. Dieci minuti dopo sfuma anche la seconda grande palla gol, questa volta per colpa dell’egoismo di Schaken, che leggermente defilato sulla sinistra arriva davanti al portiere ma, invece di servire Pellè, liberissimo al centro area, spara addosso all’estremo difensore dello Zwolle.
Per i padroni di casa è il miglior momento della partita: schiacciano l’avversario nella loro metà campo e nell’arco di cinque minuti creano altre tre ottime occasioni. Dopo la mezz'ora, però, lentamente i ragazzi di Koeman si spengono ed al 39’ per poco non vanno sotto, dovendo ringraziare la scarsa mira di Pluim, che dopo uno splendido slalom in area di rigore, calcia a lato da ottima posizione. Il primo tempo finisce 0-0, con il pubblico di casa che non nasconde la delusione fischiando la propria squadra al rientro negli spogliatoi.
La ripresa si apre con il sospirato gol dell’1-0 dopo solo 28 secondi! Lo segna Pellè, bravo a scagliare in rete una sponda di Vormer, ma anche fortunato, visto la doppia deviazione avversaria che spinge il pallone in rete. Nonostante il vantaggio, il Feyenoord non decolla e riesce a mettere in ghiaccio la partita solo al 72’, quando Schaken viene atterrato in piena area di rigore, costringendo l’arbitro a fischiare il calcio di rigore. Alla battuta va Immers, che spiazza senza problemi il portiere avversario.
Alla fine sono tre punti preziosi, ma forse ottenuti con troppa fatica, contro un avversario sulla carta decisamente inferiore. L’impressione è che Koeman abbia ancora tanto lavoro da fare per portare la squadra al livello dello scorso anno. Una mano la daranno sicuramente i due nuovi acquisti, anche se solo uno ha ben impressionato in questa partita: Graziano Pellè. L’italiano, arrivato in prestito dal Parma, ci ha messo tanto impegno, muovendosi bene, scambiando con i compagni, e sopratutto segnando un gol. Un ottimo inizio, dunque, ma raccogliere l’eredità di Guidetti non sarà facile. Verhoek, invece, è stato impalpabile per tutta la partita, sempre fuori dal gioco e mai uno spunto interessante. Il motivo lo spiega Koeman in conferenza stampa: “a differenza di Pellè, Wesley è arrivato in ritardo di condizione, e dunque non è ancora pronto”.
Feyenoord(4-3-3): Lamprou,
Janmaat(65’ Leerdam), Martins Indi, Mathijsen, Nelom, Vormer, Immers, Clasie(83’
Vilhena), Verhoek(76’ Cissé), Pellè, Schaken.
Panchina: Graafland,
Elabdellaoui, Achahbar, Kongolo.PEC Zwolle(4-3-3): Wintjes, Van Polen, Lachman, Aafjes, Van Hintum, Gravenbeek(63’ Narsingh), Broerse, Achenteh, Pluim(76’Benson) , Avdic, Mokhtar(76’ Drost).
Panchina: Nieveld, Saymak, Koenders, Rosink.
Marcatori: 46’ Pellè, 73’ Immers (rig).
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