Belgio - Il punto sulla 12a giornata di Jupiler Pro League




Club Brugge-Lokeren
Al Jan Breydel, teatro dell'incredibile e spiazzante sfida tra la capolista e Les Tricolores, viene definitivamente evidenziata la crisi che nelle ultime settimane ha colpito inesorabilmente gli uomini di Leekens, lontani dai tre punti da ormai quattro gare tra campionato e coppe.
Pronti-via e subito gli ospiti sfiorano il vantaggio con la girata in controbalzo di Peersons di poco alta.
Risultato che si sblocca di lì a poco con Harbaoui, lesto a sfruttare una dormita difensiva su una conclusione respinta di Patosi.
Se il buongiorno si vede dal mattino, non sarà un turno comodo per i NeroBlu.
A metà della prima frazione un fulmine a ciel sereno rischiara la serata in quei di Brugge.
24',  Jorgensen tenta un destro da fuori, il tiro viene respinto dalla retroguardia con la sfera che si alza a campanile e viene impattata da Tchitè nelle vesti di funambolo: la bicicletta dell'africano è vincente e batte un incolpevole Barry.
Nemmeno il tempo di celebrare quello che sarà sicuramente premiato come il Goal del mese, che Jorgacevic è costretto a raccogliere un altro pallone alle sue spalle.
Bella sortita di Harbaoui sulla sinistra, e servizio sui piedi dell'accorrente De Pauw: l'estremo devia il tap-in ma non può impedire agli avversari di esultare.
Una manciata di minuti dall'inizio della ripresa e una ficcante azione in contropiede sull'asse Harbaoui-Patosi suggella il doppio vantaggio Lokeren.
Il Club rialza la testa soltanto venti primi più tardi con il calcio piazzato liftato ancora di Tchitè su cui Barry può solo metterci una mano senza però modificarne la traiettoria.
Il centravanti del Burundi sul finire del match troverebbe pure di testa il punto del pareggio e quindi la tripletta personale, ma per l'assistente dell'arbitro il traversone da cui scaturisce l'occasione prima di capitare a Tchitè ha oltrepassato la linea di fondo.
Sul finale palo di Harbaoui che lanciato a rete salta l'estremo difensore ma manca il bersaglio grosso.
Sulla strada del Lokeren si mette di traverso la Dea Bendata: il quarto pleonastico sigillo avrebbe forse rappresentato un passivo eccessivo per i padroni di casa.


Che la massima serie belga di quest'anno sia la competizione più sul filo dell'equilibrio e dell'insolito dell'intero panorama calcistico europeo, lo ribadisce anche la sfida di Charleroi, con uno Sporting apparso in caduta libera e destinato alle ultimissime piazze, capace invece di superare tra le mura amiche l'Anderlecht capolista.
Converrete che veder sconfitte le prime due della classe nello stesso turno di campionato non è cosa comune, soprattutto in questo sport dominato sempre più dai colossi del mercato.
Addentrandoci nella sfida, Van Den Brom schiera un insolito tridente De Sutter-Vargas-Molins, rinunciando a bocche di fuoco come Diemerci Mbokani e Jovanovic.
Confermato a centrocampo, di supporto a Biglia, il giovane Praet, autore di un ottima gara la scorsa settimana.
Dopo un inizio di gara stentoreo da ambo le parti, in cui le compagini si studiano più che tentare di farsi male, sblocca il risultato a sorpresa il centravanti Rossini  su bel suggerimento di Milicevic.
All'intervallo Praet e Kanu sono rilevati da Iakovenko e Jovanovic, con l'assetto tattico quindi stravolto in favore della fase d'attacco.
Il cambio di modulo non regala le auspicate gioie a Les Mauves, sono invece i bianconeri ad approfittarne: da calcio piazzato Proto combina il frittatone, cozzando contro Wasilewski, causando l'involontaria autorete del centrale polacco.
Da questo momento in poi, entra in campo realmente anche l'Anderlecht, cercando senza fortuna la rete della speranza.
Iakovenko, Bruno e Jovanovic vedono le speranze di rientrare in gara annichilite da un attento Barry o dalla precisione al tiro che latita in alcuni frangenti.
Grossolane sviste arbitrali salvano i campioni di belgio da una più pesante debaclè: il tocco in area di mano di Vargas viene ritenuto involontario dalla terna e a fermare Gnohèrè lanciato a rete in posizione assolutamente regolare da Milisevic si interpone la bandierina dell'assistente.


Al Guldensporen Kortrijk e Genk si dividono il bottino in una sfida equilibrata e dall'esito giusto. Dopo una prima frazione sonnolenta ed involuta, passano gli ospiti al 51' con lo stupendo tocco volante di Jelle Vossen su suggerimento al bacio di Buffel.
A salvare i biancorossi, premiandoli di uno sforzo continuo, la spizzata in fondo al sacco di Pablo Chavarria, che finalizza il cross teso del laterale Martin.
Un punto a testa che smuove la classifica per entrambi e fischio finale.
Per Beem e società sprecata al fotofinish un'irripetibile chance di allungare sulle altre pretendenti e portarsi in vetta solitaria.


Si affrontano Waasland-Beveren e Zulte in un quasi testa-coda, con i gialloblu desiderosi di punti salvezza per uscire dalla penultima posizione e incanalare la prorpia stagione su binari più sereni e l'Essevee da sorpresa della Ligue che tenta l'aggancio alla vetta.
Dieci primi e già è sottolineata la diversa caratura delle compagini: volata sulla destra di Habibou e servizio preciso all'accorrente Berrier che timbra il vantaggio con un'incornata a colpo sicuro.
La seconda frazione è equilibrata e scoppiettante, coi rossoverdi a controllare la gara ma lasciando qualche spazio di troppo agli ostici avversari.
Chiude il conto ancora Berrier, con un lob magistrale a superare Clepkens (90').

Non si ferma più la sorprendente corsa del Leuven, al quarto successo consecutivo. I ragazzi di Geneugden, dopo aver schiantato Beveren, Charleroi e Brugge segnando la bellezza di tredici centri complessivi, si 'accontenta' di segnarne tre sul campo del Beerschot.
Nonostante la squadra di casa crei di più nel primo tempo senza trovar fortuna, è l'OH a portarsi in vantaggio con il missile da oltre trenta metri di Van Goethem a sfruttare una ribattuta imperfetta della difesa.
Sanciscono la fine del confronto altre due realizzazioni ospiti a pochi spiccioli dal 90', prima col destro di Geraerts a rimorchio di una sortita di Ibou e poi con l'islandese Gislason.
Quando buona parte dei suporters han lasciato sconsolati l'Olimpico di Anversa, Losada su penalty rende il boccone meno amaro.


Altri match della giornata:

Mechelen-Lierse: 3-0 (Enevoldsen 7', 79' ; Pedersen 32')

Standard Liegi-Cercle Brugge: 2-1 (Ezekiel 30', Gonzalez 56' - Gudjohnsen 46')

Gent-Mons: 2-0 (Mboyo 39' , 88')



Giornata 12

Ven26/10/12Standard Liège2 - 1Cercle Brugge
Sab27/10/12Sporting Charleroi2 - 0Anderlecht
Gent2 - 0Mons
Beerschot1 - 3OH Leuven
Mechelen3 - 0Lierse
Waasland-Beveren0 - 2Zulte-Waregem
Dom28/10/12Kortrijk1 - 1Genk
Club Brugge2 - 3Lokeren




Classifica

Anderlecht ; Club Brugge ; Genk ; Zulte-Waregem       22

Kortrijk        21

OH Leuven   20

Gent              19

Lokeren         18

Mechelen       17

Standard Liegi ; Mons   16

Beerschot           14

Cherleroi             13

Lierse                  10

Waasland-Beveren    7

Cercle Brugge       4

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