Vittoria inutile e che, forse, lascia un pò di amaro in bocca ai tifosi del PSV, che potrebbero rimuginare sul perchè i loro beniamini si siano dati da fare, di fatto, solo contro il Napoli, raccogliendo 6 dei 7 punti totali nella campagna di Europa League contro gli azzurri di Mazzarri.
La gara di ieri sera al San Paolo era senza significato: padroni di casa già qualificati come secondi nel girone, alle spalle del Dnipro, mentre i ragazzi di Advocaat, dopo le due sconfitte consecutive in campionato, con la testa a quel che accade in Olanda, dove Twente e Vitesse li hanno scalzati dalla prima posizione in Eredivisie.
Assenze importanti da ambo i lati: se Mazzarri rinuncia a parecchi titolari, ad eccezione di Cavani, Advocaat fa lo stesso, lasciando a casa Van Bommel, Mertens e Willems, aggregando al gruppo il giovane Joshua Brenet.
In campo, rispetto alla gara contro l'Ajax, va in campo un undici rivoluzionato per metà: spazio a Bouma, Zanka Jorgensen, Engelaar, van Ooijen, Manolev, Depay e Matavz, ex obiettivo di mercato del Napoli e protagonista assoluto della serata.
Dopo l'iniziale vantaggio dei padroni di casa, insolitamente poco appoggiati da un San Paolo praticamente deserto per via dello scarso interesse per la competizione, firmato dal "solito" Cavani, che sfrutta il passaggio dopo un recupero di Donadel su van Oijnen sulla trequarti e beffa con un secco destro Waterman. E' il 18' del primo tempo ed i biancorossi, per salvare almeno l'onore, sono già costretti alla rimonta.
Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, però, il risultato viene ribaltato: le due azioni da goal, praticamente identiche, hanno due grandi protagonisti in Tim Matavz, autore delle due reti, ed Antonio Rosati, portiere del Napoli dimostratosi ancora una volta incerto tra i pali, favorendo in entrambi i casi il tap-in dello sloveno.
Il Napoli non ci sta e prova a reagire, ma i tentativi degli azzurri mancano della giusta cattiveria e non producono nulla di rilevante. Al contrario, invece, si dimostra molto più cinica la squadra di Eindhoven, che intorno al 60' segna la rete del definitivo 1 a 3, ancora con Matavz. Lo sloveno ex Groningen, ben servito da un Depay (classe 1994) protagonista di una buona gara, è freddo davanti a Rosati e non sbaglia al momento della conclusione.
Il freddo ed i pensieri destinati alle ben più importanti gare di campionato (il PSV, domenica, affronterà il Twente in casa, mentre il Napoli farà visita all'Inter), fanno si che la gara, fino al fischio finale dell'arbitro inglese Dean, non regali particolari emozioni. Da segnalare soltanto l'ingresso, da una parte, di Roberto Insigne, diciottenne fratello del più famoso Lorenzo, e di Joshua Brenet, che all'87' rileva van Oijnen, esordendo in una competizione europea.
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