Dries Mertens ha dedicato il suo goal a Nesu, ora paralizzato dopo un incidente in allenamento. |
Nella partita serale di sabato si affrontano il PSV
Eindhoven e l'Utrecht. Le due compagini arrivano con propositi diversi alla
gara: i Boeren di Advocaat cercano i 3 punti per mantenere la vetta della
classifica, mentre i Domstedelingen sperano di portare a casa quanto meno
un punticino per mantenersi nella zona play-off.
Le squadre si schierano in
campo con il 4-3-3. Advocaat opta per il giovane Hiljemark sulla linea dei
centrocampisti e sposta Wijnaldum sulla destra al posto di Narsingh, out per
tutta la stagione per via di un grave infortunio.
Wouters, invece, si affida a Toornstra, neo
arrivato dall'ADO, a centrocampo e affida le sorti dell'attacco a Mulenga, rientrato dalla Coppa d'Africa.
L'arbitro è il signor Pieter Vink.
Si devono attendere 8' prima di sentir sospirare il Philips Stadion, che si
scalda per un tiro coraggioso, ma impreciso, di Jetro Willems.
Il pubblico di
casa, però, viene presto freddato da una metaforica pugnalata al petto di Mulenga: l'attaccante zambiano ci prova senza troppa convinzione dai 20 metri, ma la deviazione di Van Bommel fa assumere al pallone una
traiettoria che si infila sotto la traversa, scavalcando un incredulo ed
incolpevole Waterman.
Il PSV, sotto già al 10', soffre il colpo. Il giovane Hiljemark si fa soffiare palla a centrocampo, lanciando così
Mulenga che, però, risulta poco lucido sottoporta e non riesco a siglare
la doppietta personale. L'Utrecht viaggia sulle ali dell'entusiasmo e Van der
Gun si rende pericoloso con un ottimo passaggio che attraversa tutto lo
specchio della porta del PSV. Fortunatamente per i Boeren, Willems spazza senza
troppi problemi, evitando che il pallone potesse capitare in "mani"
nemiche.
Il PSV al 25' ci prova con una punizione potente da 30 metri di Van
Bommel, desideroso di farsi perdonare l'involontaria deviazione da cui è scaturito il vantaggio dell'Utrecht. La conclusione dell'esperto mediano, seppur potente, non sorprende Ruiter che respinge in
maniera poco ortodossa. Passano una manciata di secondi e Strootman si
guadagna una nuova punizione. Dalla distanza indicativa di 25 metri, alla battuta va
il belga Mertens, indimenticato ex della gara.
L'esterno d'attacco, con un perfetto destro a giro, scavalca la barriera e insacca
per il pareggio della squadra di Advocaat. Esultanza significativa, per Mertens, che dedica la rete
all'ex compagno Mihai Nesu, rimasto paralizzato a causa di uno scontro in
allenamento nel maggio del 2011.
Il PSV prende coraggio e sfiora la rete del
vantaggio al 37' con Wijnaldum, che riceve un invitante pallone di Hutchinson e
cerca un delizioso pallonetto di testa che non inganna il buon Ruiter, che saggiamente si rifugia in angolo.
Ancora Wijnaldum, in collaborazione con Van Bommel, sfiora poco dopo il vantaggio, dimostrandosi poco incisivo sotto porta. Il trequartista ex Feyenoord, scatenato, ci riprova al
41': la sua conclusione sfiora di poco il palo destro della porta difesa da
Ruiter e si spegne sul fondo. E' l'ultima azione degna di nota nel primo tempo, che si chiude così sul risultato di 1 a 1 con un
PSV più propositivo nel finale ed un Utrecht un po' intimorito dopo un buon inizio.
Il secondo tempo si apre con un giallo: al 50' viene
atterrato Mertens in area dell'Utrecht ma, nonostante il contatto sembrasse netto, Vink non
fischia. Anche riguardando il replay, il contatto rimane dubbio ed è
difficile giudicare se la decisione del direttore di gara sia stata sbagliata o
corretta.
Al 53' Duplan, sugli sviluppi di un corner, sfiora il vantaggio di
testa, ma la sua conclusione sfiora di poco il palo a Waterman battuto. Al 64'
la svolta della partita: Strootman serve Lens sull'out di destra e l'attaccante Oranje, a sua volta trova Wijnaldum al centro dell'area. Per l'ala è impossibile sbagliare il rigore in movimento, battendo Ruiter per il 2 a 1 per il PSV
Eindhoven.
La gara, che sembrava essersi messa in discesa per il PSV, rischia di complicarsi quando Atiba Hutchinson rimedia il
secondo giallo della gara e guadagna anzi tempo gli spogliatoi, lasciando in
dieci uomini i suoi.
Nonostante l'inferiorità numerica, è ancora il PSV ad andare vicino al goal al 78', quando il neo entrato Matavz non sfrutta una colossale
occasione in contropiede calciando a lato completamente libero.
L'ultimo sussulto della gara lo regala, però, Toornstra che di testa non riesce a battere Waterman a pochi minuti dal termine.
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