Rispetto al 2-3 esterno l’unico cambio è il ritorno nel tridente di Schaken per Verhoek. Advocaat invece opta per uno schema molto più accorto, lasciando come unica punta Matavz e arretrando Hijemark a centrocampo rispetto alla squadra vittoriosa per 2-1 con l’Utrecht. Nell’ottica campionato sembrerebbe che anche un punto su un campo così ostico possa andare bene ai Boeren.
Al 27esimo la partita, che resta spigolosa, perde uno dei
protagonisti più attesi: Martins Indi
resta a terra dopo uno scontro di gioco ed esce dal campo in barella. Per il
terzino della nazionale Orange entra l’ex Excelsior Nelom, che avrà un
impatto sicuramente meno positivo.
Boetius è la spina nel fianco per la difesa del Psv e si
mostra di nuovo pericoloso al minuto numero trentuno, quando lascia un incerto
Marcelo sul posto e crossa sul primo palo, coinvolgendo Waterman all’ennesima
smanacciata.
Ma come nei migliori gialli, il colpo di scena è dietro l’angolo:
al 33’ il Psv passa.
Il contropiede parte da una scellerata disattenzione di
Clasie, Matavz davanti a Mulder ha la freddezza di aspettare l’uscita del
portiere e piazzarla dietro per l’accorrente Lens, che può festeggiare il più
comodo dei suoi sigilli stagionali. Il primo tempo va in archivio con l’atteggiamento “difensivista” e “catenacciaro”
del Psv (in)giustamente premiato.
Nella ripresa, il
Feyenoord alza decisamente il volume della radio, dopo che nel primo tempo si
era limitato al compitino su possesso palla: dopo sessanta secondi tackle a due
di Mathijsen e Clasie su Mertens, il secondo serve con una splendida palla in
velocità Schaken che anticipando Marcelo batte Waterman per il pareggio.
Psv stordito dal goal, ma che avrebbe la chance di
passare in vantaggio con lo stesso Mertens, ma il suo tiro è deviato in
estensione da Mulder con un intervento se non
stilisticamente perfetto, efficace.
Ma il Feyenoord ha bisogno del suo giocatore più
importante che nel primo tempo ha aspettato invano.
Pellè sembra aver
iniziato con maggiore determinazione e da Godot si trasforma in Re Mida al
minuto numero 69: si gira in un fazzoletto e fuori aria lascia partire un bel
tiro a giro, piazzando la palla del 2-1.
Gol numero venti quest’anno, per il maggior bomber
italiano in circolazione nei campionati europei per la stagione 2012/2013. Chi
si aspetta una reazione del Psv rimane deluso: nei restanti minuti è invece il
Feyenoord a legittimare il risultato, rischiando di rendere passivo per i
ragazzi di Advocaat ancora più pesante.
I nervi saltano decisamente nello spogliatoio, dove al
triplice fischio si scatena una baraonda che con il calcio a poco a che vedere
e che vede Lens nel ruolo di
giustiziere. Le minacce restano sulla carta, i 3 punti che rimettono in
corsa il Feyenoord: finchè Pellè giocherà così, non ci saranno sogni di gloria
impossibili per i ragazzi di Koeman
(direttamente dal De Kuyp, il gol di Pellè che è valso la vittoria al Feyenoord)
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