Nel giorno dedicato alla memoria di Theo Bos, il Vitesse batte 2 a 0 l'Utrecht e resta al quarto posto

Bony mostra, dopo il goal, una maglia dedicata allo scomparso Bos
Il Vitesse batte un ostico e mai domo Utrecht per 2-0, mettendo così in cassaforte tre punti importantissimi in chiave titolo. Ma in realtà la partita è passata del tutto in secondo piano, almeno per i tifosi del Vtesse, che venerdì mattina, proprio il giorno della partita, si sono svegliati con la terribile notizia della morte di Theo Bos. 
La partita si gioca in un clima surreale: per tutti i novanta minuti il pubblico del Gelredome ha intonato il nome dell’ex bandiera giallonera, dando poca attenzione a cosa succedeva sul rettangolo di gioco. I cori per Theo Bos hanno letteralmente monopolizzato tutta la partita. Il nome di "Mister Vitesse" risuonava come un ritornello infinito, e non sono mancati i momenti di forti emozioni, prontamente immortalate della telecamere, puntate per l'occasione più che mai verso il pubblico.
Rutten schiera la solita formazione ultra offensiva, con Ibarra, Kakuta, Bony e Havenaar tutti in campo contemporaneamente dal primo minuto! L'attaccante nippo-olandese è la vera sorpresa della partita, visto che parte nell’undici titolare al posto di Reis, in panchina per tutti i novanta minuti. Wouters invece non può contare su Toornstra, e l’assenza del neo acquisto, come vedremo, si farà sentire.

I padroni di casa ci mettono meno di un quarto d’ora a sbloccare l’incontro: su cross di Ibarra, la difesa ospite si addormenta e fa passare la palla, Havenaar è lesto ad approfittarne, e batte senza problemi Ruiter.
Il primo tempo praticamente è tutto qui, con le due squadre che non creano più serie occasioni da gol. D'altronde al Vitesse, una volta ottenuto il vantaggio, le cose stanno bene così ed i gialloneri, per questo, non spingono per evitare pericolosi contropiedi.
Dunque in questa situazione è l’Utrecht che deve provare a cambiare ritmo, e lo fa da subito nella ripresa. Al 53’ il primo avviso: Oar va al tiro dalla lunga distanza e scheggia la parte esterna del palo. Due minuti dopo, però, risponde il Vitesse in maniera micidiale: Ibarra pesca con un lancio lungo Bony, che si invola tutto solo davanti al portiere e non sbaglia, siglando il raddoppio. L’ivoriano non esulta in segno di rispetto, mostrando sotto la maglia un’immagine di Theo Bos. Il gol subìto è di quelli che tagliano le gambe: gli uomini di Wouters erano rientrati in campo spingendo e producendo il massimo sforzo per ottenere il pareggio, ma vengono beffati con il più classico contropiede.
Gli ospiti però non demordono e non smettono di spingere, ma la giornata è di quelle storte, come si evince al 61’, quando ci prova Duplan con un tiro al volo, che finisce alto davvero di un soffio. Un minuto dopo Mulenga ci va ancora più vicino, colpendo in pieno il palo con una gran zuccata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 68’ lo zambiano ha la chance per rifarsi, ma arrivato a tu per tu con Velthuizen gli spara addosso, e l’occasione sfuma. 
Le ultimissime palle gol per cambiare il punteggio, però, capitano ai padroni di casa: prima al 73’ Bony mette Havenaar davanti al portiere, ma il tentativo di pallonetto del giocatore cresciuto in J-League è troppo azzardato e la palla finisce alta sopra la traversa. Tre minuti dopo il nippo-olandese ha un'altra occasione per siglare una doppietta, quando da pochi passi dalla porta devia un perfetto assist dello scatenato Ibarra sul palo esterno.


Dopo il triplice fischio, i giocatori vanno sotto la tribuna, dove però anziché festeggiare la vittoria, insieme ai tifosi, che non hanno ancora abbandonato lo stadio, intonano l’ultimo coro dedicato a Theo Bos. Anche i fan ospiti, noti per la loro violenza, questa volta compiono un bel gesto applaudendo il resto del pubblico e prendendo parte all’ultimo saluto all’uomo simbolo degli avversari. Davvero una commovente cartolina finale, non c’è che dire.

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