Chiusa, oramai da tempo, la stagione 2012-13, ed in attesa dell'inizio della prossima, che partirà già dai primi di agosto, andiamo ad analizzare, grazie alle classiche pagelle, come sono andati i club di Eredivisie nel corso dell'anno.
Utrecht 8.5
Senza dubbio la sorpresa della stagione. Con mezzi decisamente modesti, l’Utrecht ha disputato una stagione da urlo, chiusa al quinto posto. Ciliegina sulla torta è stata la qualificazione all’Europa League attraverso i play off, dove ha battuto in finale i favoritissimi del Twente.
Sembrano lontani, ora, i tempi bui della stagione scorsa, quando la squadra fu una della grandi delusioni del campionato, eppure l’organico è rimasto praticamene inalterato. Dunque vanno fatti i complimenti all’allenatore Jan Wouters, che lontano dai riflettori, in silenzio è riuscito a costruire qualcosa di grande.
Ajax 8
I ragazzi di de Boer si laureano per la terza volta consecutiva campioni d’Olanda. Dei tre campionati vinti, questo probabilmente è stato il più difficile da mettere in cassaforte, vista l’agguerrita concorrenza di quest’anno. Ma quale è la ricetta vincente? Semplice: il collettivo, i singoli giocatori non contano. Difatti ancora una volta il giovane allenatore ha saputo sopperire alle partenza eccellenti attraverso il gioco di squadra (brillante, spumeggiante e offensivo), e non pescando a suon di milioni sul mercato. Decisamente un grande esempio da seguire.
Feyenoord 8
I Rotterdammers riescono a bissare l’exploit dello scorso campionato, disputando una stagione ai vertici, e mancando la qualificazione alla Champions League solo per la differenza reti, inferiore rispetto al PSV. Le premesse ad inizio stagione non erano le migliori, date le cessioni del bomber Guidetti, di capitan Vlaar, e di pedine fondamentali come Bakkal ed El Ahmadi.
Dopo un avvio di stagione molto lento, ben presto la squadra ha trovato l’affiatamento necessario e ha cominciato a macinare risultati. Inoltre la società ha avuto ragione anche sul mercato: giocatori come Janmaat e Pellè, che al loro arrivo non avevano entusiasmato più di tanto, hanno disputato una stagione straordinaria, con prestazione sempre al top.
PEC Zwolle 8
Stagione semplicemente indimenticabile per i neopromossi,
che hanno chiuso all’undicesimo posto, a soli tre punti dalla zona play off per
l’Europa League. L’obiettivo era la salvezza, che è stata raggiunta con
rassicurante anticipo, ed esserci riusciti evitando l’inferno della Nacompetitie,
a Zwolle vale come la vittoria di un titolo. Sul campo gli uomini di Art
Langeler hanno espresso sempre un buon calcio, dando filo da torcere a tutti,
grandi club compresi. Ne sa qualcosa il PSV, sconfitto nettamente tra le mura
amiche dal piccolo grande PEC Zwolle.
Vitesse 7.5
Quella appena trascorsa doveva essere la stagione della consacrazione per il Vitesse, e così è stato. La squadra ha
fatto il passo avanti necessario rispetto allo scorso anno, rimanendo in lotta
per il titolo fino a metà aprile. Purtroppo per i tifosi gialloneri, è mancata
la continuità, ed è proprio questo il motivo per cui la squadra ha chiuso la
stagione dietro Ajax, PSV e Feyenoord. Ma in fondo va bene così: non si poteva pretendere di vincere
subito al primo tentativo. Ora, però, tutti si aspettano un passo in avanti anche
la prossima stagione, e le premesse sono più che favorevoli anche se, con ogni probabilità, le aquile di Arnhem saluteranno Wilfried Bony, bomber destinato a partire.
ADO Den Haag 7
I gialloverdi di Den Haag sembravano dover essere destinati ad una stagione anonima, rivelandosi invece una piacevole sorpresa. Nonostante la vendita di due colonne come Immers
e Kum in estate, la squadra è andata molto meglio della stagione passata, e
neanche la cessione di Toornstra a gennaio ha influito sul rendimento. La
stagione probabilmente si è chiusa con un pizzico di amaro in bocca, avendo
mancato di un soffio la qualificazione ai play off per l’Europa League, che ai
punti avrebbe più che meritato. Ma a conti fatti, non essere stati coinvolti
nella lotta per la retrocessione è un grande risultato, non previsto ad inizio
stagione.
NAC Breda 6.5
Campionato pazzo quella del NAC, protagonista di un girone di andata
disastroso, dopo il quale il massimo risultato che sembrava possibile era la salvezza
attraverso i play out, e per giunta con il rischio fallimento per i noti
problemi economici sempre presente dietro l’angolo. Dopo la pausa invernale, però, è cambiato improvvisamente tutto: il 2013 è cominciato con tre vittorie
consecutive, che sono state l’inizio di una splendida seconda metà di stagione,
conclusa con una meritata salvezza. Adesso la società sembra sulla via giusta
per risolvere anche i problemi economici, dunque tutto sommato a Breda possono
essere soddisfatti per quest’anno.
Heerenveen 6.5
Ecco un'altra squadra che, dopo una prima parte di stagione non esaltante, ha fatto molto bene solo successivamente alla pausa invernale. Marco van Basten, inizialmente criticato per gli scarsi risultati, a conti fatti, ha svolto un ottimo lavoro. Si è trovato tra le mani una squadra totalmente rivoluzionata e privata dai big, composta principalmente da giovani inesperti, dunque ci è voluto un po’ di tempo per iniziare a trarre qualcosa di buono. Tra febbraio e marzo l’Heerenveen ha passato il suo periodo migliore, giocando alla grande e vincendo cinque gare consecutive, battendo anche Feyenoord e PSV. L’ottavo posto finale e la qualificazione ai Play Off per l’Europa League è in linea con le aspettative di inizio stagione.
Groningen 6
Nella classifica finale, il Groningen si è piazzato un
punto davanti ai rivali storici dell’Heerenveen, dando una piccola
soddisfazione ai propri tifosi, in una stagione per il resto per nulla
esaltante. Lo dimostrano i numerosi fischi ricevuti dai propri tifosi
all’Euroborg. Il gioco non ha mai entusiasmato, e il fatto che la squadra non
ha mai vinto con più di due gol di scarto e che dopo le retrocesse Willem II e
VVV Venlo ha il peggiore attacco, non fa che avallare il concetto.
Ma nonostante tutte queste difficoltà, i biancoverdi sono riusciti a disputare i Play Off per l’Europa League e dunque, avendo centrato l’obiettivo stagionale, meritano la sufficienza, in attesa di ben altro dalla prossima stagione.
Ma nonostante tutte queste difficoltà, i biancoverdi sono riusciti a disputare i Play Off per l’Europa League e dunque, avendo centrato l’obiettivo stagionale, meritano la sufficienza, in attesa di ben altro dalla prossima stagione.
RKC Waalwijk 6
Campionato complessivamente
sufficiente, quello dei gialloblu, che non ripetono la straordinaria stagione passsata ma centrano la salvezza senza passare dai play-out. Solo a tratti la
squadra si è espressa sui livelli dell'anno scorso, regalando grosse soddisfazioni ai
tifosi: la vittoria alla prima giornata con il PSV o il clamoroso 4-0 rifilato
all’Utrecht ne sono un esempio lampante. Gli uomini di Erwin Koeman, però, non sono
riusciti ad essere continui, avendo anche attraversato periodi davvero difficili sia
all’andata che al ritorno.
Willem II 6
Sembra assurdo dare una
sufficienza ad una squadra retrocessa, e che per di più non è mai riuscita a
lottare seriamente per la salvezza, rimanendo praticamente per tutta la
stagione ultima in classifica. Eppure viene difficile rimproverare qualcosa ai Tricolores, che semplicemente non erano
attrezzati per giocare in Eredivisie. In più nella seconda parte di stagione
hanno subito una lunga serie di infortuni, che hanno contribuito al fallimento
di un impresa già di per se impossibile. Ma nonostante gli enormi limiti
tecnici, gli uomini di Streppel non hanno mai sfigurato, lottando con le unghie
e con i denti contro tutti, rendendo la vita difficile ad ogni altra squadra. Per questo, i tifosi del Willem II possono essere soddisfatti.
Heracles Almelo 5.5
La squadra allenata da Peter Bosz chiude la stagione con tanti rimpianti. Nonostante il gioco messo in mostra sia stato tra i più belli visto in questa Eredivisie, esso non ha fruttati i risultati sperati in termini di punti. Il gioco offensivo, fatto di velocità e combinazioni, ha portato spettacolo e tanti gol, ma non ha consentito alla squadra di avere l’equilibrio necessario. Difatti sono stati ben 71 i gol subiti, e solo la cenerentola Willem II ha fatto peggio con 76 reti al passivo. Un vero peccato, perchè in questa maniera i bianconeri hanno gettato al vento un campionato che poteva essere ben diverso.
La squadra allenata da Peter Bosz chiude la stagione con tanti rimpianti. Nonostante il gioco messo in mostra sia stato tra i più belli visto in questa Eredivisie, esso non ha fruttati i risultati sperati in termini di punti. Il gioco offensivo, fatto di velocità e combinazioni, ha portato spettacolo e tanti gol, ma non ha consentito alla squadra di avere l’equilibrio necessario. Difatti sono stati ben 71 i gol subiti, e solo la cenerentola Willem II ha fatto peggio con 76 reti al passivo. Un vero peccato, perchè in questa maniera i bianconeri hanno gettato al vento un campionato che poteva essere ben diverso.
AZ Alkmaar 5
Probabilmente la vittoria in coppa nazionale ha trasformato una stagione deludente in una quasi trionfale. Ma qua noi valutiamo solo quanto fatto in campionato, senza prendere in considerazione le coppe, dunque il decimo posto finale è una grossa bocciatura per gli uomini di Verbeek. Un ridimensionamento era ampiamente pronosticabile, dato l’esodo di massa di moltissimi titolari nel mercato estivo, ma ci aspettavamo comunque di vedere la squadra in zona Europa, e non di trovarla invischiata nella lotta per non retrocedere. Non tutto, però, è da buttare: il gioco è stato a tratti ottimo, e si sono messi in luce talenti come Maher e Altidore, pronti ad animare il mercato estivo.
NEC 5
Probabilmente la vittoria in coppa nazionale ha trasformato una stagione deludente in una quasi trionfale. Ma qua noi valutiamo solo quanto fatto in campionato, senza prendere in considerazione le coppe, dunque il decimo posto finale è una grossa bocciatura per gli uomini di Verbeek. Un ridimensionamento era ampiamente pronosticabile, dato l’esodo di massa di moltissimi titolari nel mercato estivo, ma ci aspettavamo comunque di vedere la squadra in zona Europa, e non di trovarla invischiata nella lotta per non retrocedere. Non tutto, però, è da buttare: il gioco è stato a tratti ottimo, e si sono messi in luce talenti come Maher e Altidore, pronti ad animare il mercato estivo.
NEC 5
Prima della pausa invernale
nessuno poteva aspettarsi una seconda parte di stagione così brutta. La squadra
era in piena zona play off, e per quanto di buono aveva fatto vedere, sembrava
destinata a rimanerci, ma a partire da marzo i ragazzi di Pastoor hanno avuto un
calo vertiginoso. Non sono più riusciti a vincere una partita, raccogliendo un
solo punto nelle ultime dieci giornate. Di conseguenza il piazzamento finale è
stato vicinissimo alla zona retrocessione, con una salvezza
ottenuta solo di un soffio.
VVV Venlo 5
L’Eredivisie saluta una compagine che aveva caratterizzato queste ultime stagioni e, per come
stavano andando le cose, la retrocessione del VVV sembrava quasi inevitabile.
Dopo alcuni campionati finiti nella zona più bassa della classifica, nonostante i numerosi talenti avuti in rosa (poi rivenduti a suon di milioni), questa volta i play-off sono risultati fatali alla squadra di Venlo, eliminata meritatamente dal Go Ahead Eagles, che aveva chiuso solo sesto nella serie cadetta.
PSV 5
Dopo alcuni campionati finiti nella zona più bassa della classifica, nonostante i numerosi talenti avuti in rosa (poi rivenduti a suon di milioni), questa volta i play-off sono risultati fatali alla squadra di Venlo, eliminata meritatamente dal Go Ahead Eagles, che aveva chiuso solo sesto nella serie cadetta.
PSV 5
Doveva essere il loro anno, ad Eindhoven ne erano sicuri.
Questa volta i presupposti per tornare sul tetto d'Olanda c’erano davvero tutti: la rosa di grande spessore, superiore a tutte le altre contendenti al titolo, fatta dal giusto mix di talento ed esperienza, e sopratutto una voglia matta di tornare ad alzare lo Schaal.
Ma per l’ennesima volta, la squadra è crollata nel momento decisivo, ripetendo quello che sembra essere un trend negativo degli ultimi anni.
I Boeren, dominatori del il girone di andata, hanno vanificano tutto in quello di ritorno, crollando letteralmente appena i giocatori hanno cominciato ad avvertire la pressione. Se quest'anno il titolo non è tornato in bacheca, quindi, è prettamente per demeriti propri più che per meriti delle altre contendenti.
Twente 4.5
Semplicemente un disastro totale.
Con queste parole si riassume la stagione di una squadra che comincia il campionato con
l’ambizione di vincere il titolo ed alla fine non riesce nemmeno a qualificarsi
per l’Europa League. Eppure per metà stagione i Tukkers hanno mantenuto
tali aspettative, disputando un campionato d’alta classifica, ed arrivando alla
pausa invernale addirittura al primo posto. Proprio per questo risulta difficile capire
cosa è successo dopo, quando a gennaio la squadra è entrata in crisi, e non si
è più ripresa. McClaren si è dimesso, ma ormai la frittata era fatta, e il suo
successore non è riuscito a cambiare la situazione.
Roda Jc 4
Salvo grazie a due magistrali punizioni di Mark-Jan
Fledderus, vero e proprio eroe di Kerkrade, visto che la sua doppietta regala la
salvezza nelle finale Play Out contro lo Sparta Rotterdam, il Roda ha toccato uno dei suoi livelli più bassi negli ultimi anni. Immaginare uno scenario del genere alla vigilia del
campionato era impensabile, perché siamo abituati a vedere il Roda Jc lottare
per l’Europa o al limite chiudere degnamente a metà classifica, eppure questa volta alla fine aveva più
di un piede nella serie cadetta. Inspiegabile, perché la rosa era di buona
qualità, dunque urge capire cosa è andato storto per non ritrovarsi in
situazioni analoghe in futuro.
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