Il Feyenoord Rotterdam, protagonista di un pessimo inizio di stagione, durante la quale ha collezionato 3 sconfitte su altrettante partite, è impegnato oggi nella difficile trasferta russa. Ad attendere Koeman ed i suoi ragazzi, infatti, c'è il Kuban Krasnodar di Dorinel Munteanu, squadra che ha visto interrompersi il proprio record di 19 risultati utili dopo la recente sconfitta contro il CSKA.
Per i russi si tratterebbe di un esordio in Europa League e dopo aver eliminato gli scozzesi del Motherwell, i canarini sembrano determinati a fare fuori anche i più accreditati Rotterdammers.
Nonostante le ambizioni, il Kuban Krasnodar ha perso alcuni dei suoi pezzi pregiati nel recente mercato: via l'ex Ajax Ozbiliz, finito allo Spartak, poi Ionov, ceduto all'Anzhi e Kulik, accasatosi al Rubin.
Il mercato, però, ha riservato anche alcuni colpi in entrata, come Gonzalo Bueno e Cissè.
Nella città del sud della Russia c'è attesa per la gara. Fondata nel 1928, la società gialloverde non ha mai preso parte ad una competizione europea e l'attuale, pessimo, stato di forma del Feyenoord non fa che raafforzare l'ambizione, cresciuta dopo il quinto posto nell'ultima stagione.
Il probabile undici iniziale vede Belenov tra i pali; una difesa a 4 con Kozlov, Bugaev, Xandao e Dealbert; Kabore e Tlisov agiranno in mediana, mentre Tsoraev, Bucur e Popov agiranno alle spalle di uno tra Cisse e Balde.
Lo stile di gioco prediletto da Munteanu si basa sul possesso palla e le combinazioni tra gli uomini di centrocampo, per poi attaccare l'avversario in contropiede, anche mediante il gioco sugli esterni.
L'uomo chiave potrebbe essere senza dubbio Djibril Cisse, arrivato nell'ultima finestra di mercato. Uomo d'esperienza europea, il trentaduenne ex Liverpool, Marsiglia e Lazio potrebbe essere uno dei maggiori pericoli per la retroguardia del Feyenoord.
Ogni pallone, nel gioco del Kuban, passa per i piedi di Kabore, bravo in entrambi le fasi, mentre Ivelin Popov è l'uomo dotato di più fantasia in attacco, avendo già fornito 3 assist vincenti in 4 gare questa stagione. Per quanto riguarda la difesa, la coppia composta da Dealbert e Xandao è una delle più solide della Russian Premier League.
Si ringrazia per la collaborazione Michael Braga, mondopallone.it
Per i russi si tratterebbe di un esordio in Europa League e dopo aver eliminato gli scozzesi del Motherwell, i canarini sembrano determinati a fare fuori anche i più accreditati Rotterdammers.
Nonostante le ambizioni, il Kuban Krasnodar ha perso alcuni dei suoi pezzi pregiati nel recente mercato: via l'ex Ajax Ozbiliz, finito allo Spartak, poi Ionov, ceduto all'Anzhi e Kulik, accasatosi al Rubin.
Il mercato, però, ha riservato anche alcuni colpi in entrata, come Gonzalo Bueno e Cissè.
Nella città del sud della Russia c'è attesa per la gara. Fondata nel 1928, la società gialloverde non ha mai preso parte ad una competizione europea e l'attuale, pessimo, stato di forma del Feyenoord non fa che raafforzare l'ambizione, cresciuta dopo il quinto posto nell'ultima stagione.
Il probabile undici iniziale vede Belenov tra i pali; una difesa a 4 con Kozlov, Bugaev, Xandao e Dealbert; Kabore e Tlisov agiranno in mediana, mentre Tsoraev, Bucur e Popov agiranno alle spalle di uno tra Cisse e Balde.
Lo stile di gioco prediletto da Munteanu si basa sul possesso palla e le combinazioni tra gli uomini di centrocampo, per poi attaccare l'avversario in contropiede, anche mediante il gioco sugli esterni.
L'uomo chiave potrebbe essere senza dubbio Djibril Cisse, arrivato nell'ultima finestra di mercato. Uomo d'esperienza europea, il trentaduenne ex Liverpool, Marsiglia e Lazio potrebbe essere uno dei maggiori pericoli per la retroguardia del Feyenoord.
Ogni pallone, nel gioco del Kuban, passa per i piedi di Kabore, bravo in entrambi le fasi, mentre Ivelin Popov è l'uomo dotato di più fantasia in attacco, avendo già fornito 3 assist vincenti in 4 gare questa stagione. Per quanto riguarda la difesa, la coppia composta da Dealbert e Xandao è una delle più solide della Russian Premier League.
Si ringrazia per la collaborazione Michael Braga, mondopallone.it
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