Dopo le recenti delusioni, ad Eindhoven quest'anno si mira a fare le cose per bene. Via i rami secchi ed i giocatori già affermati, in arrivo tanti giovani con voglia di fare e qualche volto conosciuto, come quello di Park Ji Sung, che dopo l'avventura inglese con il Manchester United di Ferguson ed i Queens Park Rangers, torna al Philips Stadion per aiutare l'ex compagno Cocu, ora in veste di allenatore dei boeren, a strappare di mano all'Ajax lo schaal di campioni d'Olanda.
E' stata una estate fitta di appuntamenti per Marcel Brands, direttore tecnico del PSV, che dopo aver salutato Van Bommel, intenzionato a lasciare il calcio giocato, ed aver piazzato Jeremain Lens, Dries Mertens e Kevin Strootman, tre dei giocatori più importanti della squadra di Eindhoven, accasatisi rispettivamente alla Dinamo Kiev, al Napoli ed alla Roma, ha lavorato sodo per rinforzare e ringiovanire ogni singolo reparto, di concerto con Cocu, che ha voluto promuovere stabilmente in prima squadra alcuni interessanti elementi usciti dall'Herdgang, il centro di allenamenti giovanili del club.
Il primo dei cambiamenti si è avuto tra i pali. Al PSV hanno finalmente deciso di richiamare Jeroen Zoet, portierino che ha trascorso gli ultimi due anni a Waalwijk, dove ha fatto la fortuna dell'RKC, piccolo club che ha saputo salvarsi anche grazie alle parate dell'estremo difensore classe 1991. Il suo arrivo è coinciso con l'addio di Boy Waterman, che lascia l'Olanda per la Turchia, dove giocherà con la maglia del Karabukspor.
Oltre a Zoet, Cocu potrà contare anche sul polacco Tyton, in grande evidenza qualche stagione fa, salvo eclissarsi dopo un brutto infortunio al cranio che ne ha compromesso le prestazioni.
In difesa la rivoluzione è stata quasi totale. Il reparto arretrato, che spesso ha palesato incertezze sotto la gestione Advocaat, è stato rinforzato con l'arrivo di Jeffrey Bruma e Karim Rekik, entrambi provenienti dalla Premier League.
Se per Bruma, che aveva lasciato l'Olanda (è un prodotto del florido vivaio del Feyenoord) nel 2007 quando, giovanissimo, si trasferì al Chelsea, prima dell'esperienza all'Amburgo, si tratta di un trasferimento definitivo, il diciottenne Karim Rekik, di proprietà del Manchester City, arriva al PSV solo in prestito.
La strada tracciata da altri suoi connazionali, tornati alla madre patria dopo aver lasciato (troppo presto? ndr) l'Eredivise per contratti all'estero più remunerativi, ha fatto capire al promettentissimo difensore centrale dei citiziens che un anno di crescita in Olanda potrà risultare utilissimo per la propria futura carriera. Restano, come alternative, i "vecchi" Marcelo e Jorgensen, sicuramente non reduci da una annata brillante.
Anche sulle fasce, la linea verde la fa da padrona: oltre a Jetro Willems, chiamato a confermarsi dopo una stagione, quella successiva all'Europeo, fatta di luci ed ombre, il giovane terzino sinistro sembra aver iniziato nel modo più giusto, segnando anche uno splendido goal nel match di apertura contro l'ADO Den Haag. A destra, la staffetta sarà tra il nuovo arrivato Arias, colombiano scuola Sporting Lisbona, ed il diciannovenne Joshua Brenet.
Lo stravolgimento in rosa non ha risparmiato il centrocampo. Via Strootman, che ha sposato il progetto di Garcia alla Roma, e salutato Van Bommel, che lascia il calcio dopo una straordinaria carriera costellata di successi, sono arrivati Stijn Schaars, tornato in patria dopo alcune stagioni in Portogallo, con lo Sporting Lisbona, ma soprattutto Adam Maher, che dopo un tira e molla tra AZ, club che ne deteneva il cartellino, PSV ed Ajax, ha scelto proprio il club del sud dell'Olanda. La stellina della nazionale arancione è forse il talento più cristallino di questa squadra, avendo, a dispetto della giovanissima età, già una discreta esperienza in campo nazionale ed internazionale.
Completa il reparto Georginio Wijnaldum, centrocampista offensivo chiamato ancora alla conferma. Eterno incompiuto, il giocatore nato calcisticamente nel Feyenoord potrebbe sbocciare definitivamente anche grazie alla fascia di capitano che Cocu gli ha affidato.
In seconda linea, a centrocampo, ci sono lo svedese Oscar Hiljemark, arrivato nello scorso mercato invernale, e Park Ji Sung, che per la propria esperienza meriterà di certo un posto fisso nell'undici che scenderà in campo. Proprio la duttilità tattica del giocatore coreano, per cui Alex Ferguson, ai tempi dello United, stravedeva, potrebbe risultare utilissima a Cocu, entusiasta dell'arrivo del giocatore, rimasto ad ogni modo di proprietà del QPR.
La linea offensiva è quella che, forse, può stimolare maggiormente gli interessi degli appassionati di calcio giovanile: partiti Lens e Mertens, il tridente è stato fino ad ora composto dal giovanissimo Bakkali, Depay e Locadia, visto che Matavz non è ancora convinto di voler rimanere in Olanda, visto che il suo agente sta lavorando per garantirgli un futuro tra Liga e Serie A.
Il talento di Zakaria Bakkali, classe 1996, è oramai sotto gli occhi di tutti: dopo l'esordio e la prima rete in Champions, è arrivato l'esordio e la prima tripletta, che gli garantisce l'ingresso nel libro dei record, in campionato. Attaccante esterno, si adatta alla perfezione al ruolo di seconda punta, essendo abile a calciare con entrambi i piedi. Per conoscerlo meglio, vi invitiamo a leggere la nostra scheda di presentazione.
Sull'esterno agisce anche Memphis Depay, altro prodotto dell'Herdgang, settore giovanile finalmente valorizzato dai Boeren. Anche lui giovanissimo (è nato nel 1994), si tratta di un attaccante tecnico e veloce la cui specialità è, però, il calcio di punizione. "Cerco di far danzare la palla", ha detto il ragazzo di origini marocchine, destinato alla fama per i suoi calci da fermo a volte imprendibili per i portieri avversari.
Il ruolo di centravanti può essere svolto, alternativamente, da Tim Matavz, attaccante sloveno che abbiamo imparato a conoscere negli anni a Groningen ed ad Eindhoven, o dal piu giovane Locadia: entrambi uomini d'area di rigore, si fanno preferire per la loro capacità di chiudere l'azione iniziata dai compagni o per il loro gioco di sponda a favorire l'inserimento degli esterni d'attacco o dei centrocampisti offensivi. Advocaat, lo scorso anno, non vedeva Matavz per la scarsa attitudine dello sloveno a far parte dell'azione, preferendogli soluzioni alternative e "fantasiose". Dotato di un ottimo fisico, decisamente più
sviluppato rispetto ai suoi coetanei, Locadia è anch'egli il classico numero 9:
progressione e tiro con entrambi i piedi (ma preferisce usare il destro)
sono i suoi punti forti, insieme allo stacco ed al colpo di testa.
Jolly offensivo può essere Florian Jozefzoon, cresciuto (ma poi scartato) nell'Ajax, prima di far bene a Waalwijk, con la maglia dell'RKC. Veloce e bravo con i piedi, rappresenta una valida alternativa per numerosi posizioni offensive nello scacchiere di Cocu. Nel chiudere la disamina sul reparto offensivo del PSV, non può dimenticarsi Luciano Narsingh: l'ala ventiduenne, vero e proprio colpo dello scorso anno, è stato messo fuori da un brutto infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare metà della scorsa stagione.
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