Nato il 16 aprile 1905 a Eindhoven, Frederik Jacques Philips,
detto Frits, fu l’unico figlio maschio di Anton Philips e della moglie Anne
Henriëtte Elisabeth Maria de Jongh. Nel 1891 il fratello maggiore del padre,
Gerard, e il nonno di Frits, Frederik, avevano fondato la Koninklijke Philips N.V.
(in italiano Reale Philips S.p.A.), mentre nel 1912 Gerard e Anton cambiarono
il nome in Philips Gloeilampenfabrieken N.V. (in italiano Fabbrica di lampadine
Philips S.p.A.), trasformando una piccola fabbrica a uso famigliare in una Corporation, spianando la strada verso il successo europeo e, successivamente, mondiale.
Iniziati gli studi alla Delft University of Technology, il
più grande e antico Politecnico olandese, si laureò in ingegneria meccanico nel
1929, sposando nello stesso anno Sylvia Jonkvrouw van Lennep, dalla quale ebbe sette figli e che morì nel 1992. Nominato vice-direttore della Philips e
membro del consiglio direttivo il 18 ottobre 1935, Frits non scappò dall’Olanda
durante l’occupazione nazista del 1940, al contrario del padre Anton, che si
rifugiò nei primi giorni di maggio (pochi giorni prima dell’invasione tedesca
di Adolf Hitler cominciata nelle prime ore del 10 maggio 1940) negli Stati
Uniti con buona parte dei capitali della società.
Frits Philips mandò avanti la fabbrica durante tutta la
Seconda guerra mondiale, proteggendo i 19.000 operai olandesi ed evitando che
la sua azienda possa contribuire allo sforzo bellico in favore dei tedeschi.
Egli fu internato per quasi quattro mesi (dal 30 maggio al 20 settembre 1943) nel
campo di concentramento per prigionieri politici di Vught, a nord di Eindhoven,
nei pressi di 's-Hertogenbosch, a causa di uno sciopero che aveva ridotto la
produzione della fabbrica.
Il suo nome è indissolubilmente legato all’eroica azione che
fece durante il secondo conflitto globale: dei 469 ebrei che lavoravano nella
fabbrica, Frits salvò la vita a ben 382 di loro, convincendo i luogotenenti
nazisti che erano assolutamente indispensabili per i processi produttivi della
fabbrica, salvandoli così dai campi di sterminio. Per questo, l’11 gennaio 1996
fu premiato come "Giusto tra le Nazioni", il riconoscimento conferito dal Museo
israeliano Yad Vashem alle persone non ebree che hanno rischiato la loro vita
per salvare anche un solo ebreo dall’Olocausto, e in suo onore è piantato un
albero nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Dopo aver trascorso gli anni del
dopoguerra aiutando a ricostruire la Philips dopo l’invasione nazista,
favorendo l’internazionalizzazione della società, nel 1961 diventò il quinto
amministratore delegato dell’azienda e mantenne quel ruolo fino al 1971, mentre
è rimasto come membro del Consiglio di Sorveglianza fino al 1977. Durante la
sua presidenza, egli ampliò la presenza della Philips in Asia e in Sud America,
incoraggiando fortemente la ricerca scientifica e lo sviluppo delle tecnologie,
ricevendo la cittadinanza onoraria della città di Eindhoven nel 1965.

Frits Philips godeva di grande popolarità nella sua città
natale, venendo chiamato dai suoi operai e dalla gente comune Meneer Frits (Signor
Frits) per la sua umanità e altruismo verso i suoi dipendenti, verso i quali
non faceva alcuna differenza rispetto ai membri del consiglio di
amministrazione: a prova di ciò, fu visto moltissime volte chiacchierare con
gli operai, quasi come fosse uno di loro. Nel 2005, al suo centesimo
compleanno, Eindhoven fu ribattezzata in suo onore Frits Philips Stad (Città di
Frits Philips), mentre il 14 aprile 2007 una sua statua venne posizionata al Markt, la piazza centrale della città, fulcro del cuore cittadino.
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(Fonte foto: https://geolocation.ws, http://www.psv.nl)
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