Perde punti, nella corsa per la vittoria del campionato, l'Ajax Amsterdam, che dopo aver subito una pesante sconfitta in Europa League, contro lo Spartak Mosca, perdono per 3-2 una rocambolesca partita con l'ADO Den Haag. Il match, cui non hanno assistito i tifosi dell'Ajax per via del provvedimento della KNVB, che ha vietato ai tifosi ospiti di assitere ad ogni partita tra Ajax e ADO, dopo alcuni pesanti scontri e conseguenti arresti avvenuti nel 2006, è subito caratterizzato dall'animosità dei supporter di casa, specie quelli che occupano il settore Midden Nord dello stadio Kyocera. Incessanti i canti di supporto per i gialloverdi e di scherno ed offesa agli avversari. Il più bersagliato, tra i giocatori dell'Ajax, è senza dubbio Jeroen "Pizza" Verhoeven, al momento estremo difensore degli Ajacied per via dell'infortunio di Stekelenburg e Vermeer.
In piena emergenza, l'Ajax scende in campo con il tridente Sulejmani-Cvitanich-Ozbiliz, con quest'ultimo chiamato a sostituire lo squalificato Ebecilio. Con El Hamdaoui ancora fuori squadra, De Boer porta con se i giovani Castillon e Lukoki, destinati ad entrare a partita in corso. Nonostante uno sterile possesso palla dell'Ajax, è l'ADO Den Haag a sbloccare il risultato negli ultimi minuti del primo tempo. Un incomprensione tra portiere e difesa ajacide consente al russo Bulykin di intrufolarsi nell'area di rigore e scavalcare Verhoeven con un pallonetto che tocca la traversa. Prontissimo, sulla ribattuta, c'è il ceko Kubik, che di testa trova il goal del vantaggio, scaturito da una deviazione di Alderweireld che spiazza il proprio portiere.
Il pareggio dell'Ajax arriva nella ripresa, quando Vertonghen, liberatosi al centro dell'area, fulmina di sinistro un ottimo Coutinho, fino ad allora molto pronto e reattivo su tutti i palloni. Nonostante il pareggio, l'Ajax dimostra la solita fragilità difensiva, consentendo subito all'ADO di ritrovare il pareggio con Lex Immers, orgoglio della città e della squadra con la quale ha un legame talmente forte da tatuarne sulla schiena il simbolo. La partita, a questo punto, si fa ancora più emozionante, perchè l'Ajax spinge per trovare, nuovamente, il pareggio. Ci pensa Christian Eriksen ad illudere i suoi, grazie ad un colpo di testa insidioso che batte ancora una volta Coutinho, cui segue, solo un minuto dopo, il nuovo e definitivo vantaggio dell'ADO, grazie a Timothy Derijck, pronto ad approfittare della pachidermica reazione della difesa dei biancorossi nel liberare un pallone vacante al centro dell'area di rigore. Dato di fatto, al novantaquattresimo, è che, mentre John Van den Brom può giustamente festeggiare per il successo casalingo (l'ultimo è stato il 4-3 nella stagione 1980-81) ed, in generale, per la fantastica stagione della sua squadra, Frank de Boer avrà molto da lavorare, per ricostruire una squadra che sembra incapace di avere il ritmo adatto alla vittoria del ionato.
Intanto, tranquille per la sconfitta dell'Ajax, nel pomeriggio sia il PSV Eindhoven che il Twente vincono i loro impegni, decisamente abbordabili, rispettivamente in casa contro l'Utrecht ed in trasferta contro l'Excelsior. Il PSV, prossimo sfidante del Benfica in Europa League, vince di misura grazie goal di Bakkal, nel corso della ripresa. La gara del Philips Stadion rimane, nell'arco di tutti i novanta minuti, saldamente nelle mani dei ragazzi di Rutten, incapaci di trasformare in rete le numerose occasioni avute, specie nel corso della ripresa, anche per la bravura del portiere dell'Utrecht, Michael Vorm. Storicamente, comunque, l'Utrecht non ha mai rappresentato una minaccia per il PSV nelle partite casalinghe. Lo score, infatti, è di 41 vittorie ed 8 pareggi su 55 gare giocate. Semplicemente perfetta la gara del PSV, anche a detta di Rutten, soddisfatto di come il PSV abbia chiuso il suo ciclo di ferro. Ora, considerato l'impegno della nazionale (a proposito, Van Maarwijk ha convocato, oltre al difensore Erik Pieters, anche Jeremain Lens, chiamato per sostituire l'acciaccato Robben), ci saranno due settimane in cui le squadre saranno libere dall'impegno del campionato, "situazione ideale per prepararci all'ultimo atto della stagione, quello più importante", per usare le parole dell'allenatore del PSV.
Nella gara giocata al Woudestein Stadion di Kralingen, quartiere di Rotterdam, tra Excelsior e Twente, gli ospiti vincono per due reti a zero. Protagonista assoluto della gara è Theo Janssen, autore di una doppietta. Dopo il vantaggio, arrivato al 36', grazie ad un prezioso assist di Luuk de Jong, il numero 8 dei Tukkers ha segnato il suo secondo goal su calcio di rigore, scaturito dal fallo di Kaj Ramsteijn (espulso) ancora su De Jong. Per il centrocampista natìo di Arnhem si tratta dell'ottavo goal in questa Eredivisie e dell'undicesimo stagionale, che proietta il Twente in altissimo, a +5 dall'Ajax.
Dopo aver trascorso oltre un ora in svantaggio, l'AZ Alkmaar rovescia il risultato contro il Vitesse Arnhem di fronte ai propri tifosi, circa quindicimila, entusiasti per i progressi finalmente mostrati dalla squadra di Verbeek. Nonostante il dominio nel gioco, da parte dei padroni di casa, alla fine del primo tempo, a gioire sono gli avversari. Il vantaggio del Vitesse, arrivato ad solo un minuto dall'intervallo, porta la firma di Marco Van Ginkel, bravissimo a concludere al volo un cross del giapponese Yasuda. Il giovane attaccante, però, nonostante il goal, sarà assente al rientro dagli spogliatoi perchè sostituito dal norvegese Pedersen. Deve passare oltre un ora di gioco prima che l'AZ riesca a trovare il goal, che porta la firma di Wernbloom. Per lo svedese, finalizzatore di una bella azione corale, tutto sta nel segnare una sorta di rigore in movimento. La pressione dell'AZ si intensifica nel finale, tanto che, nell'arco di quattro minuti tra l'ottantesimo e l'ottantaquattresimo, Simon Poulsen e Maarten Martens, fissano il risultato sul definitivo 3-1, consolidando la quarta posizione della squadra di Alkmaar, che ora precede l'ADO Den Haag ed il Groningen. Proprio la squadra della regione settentrionale dei Paesi Bassi torna alla vittoria dopo una lunghissima serie negativa. Al Rat Verlegh di Breda, i biancoverdi si impongono per 1-0 sul NAC grazie al goal del difensore-goleador Andreas Granqvist. Nella sconfitta, c'è una nota positiva per il NAC: il portiere Jelle Ten Rouwelaar, infatti, è stato convocato da Van Maarwijk per le prossime sfide dell'Olanda nelle qualificazioni agli Europei del 2012. Al commissario tecnico vice-campione del mondo avrà fatto piacere sapere della straordinaria prestazione dell'estremo difensore del NAC, il quale, oltre ad aver compiuto delle eccezionali parate, ha anche respinto il calcio di rigore assegnato al Groningen nel finale e calciato, senza successo, da Dusan Tadic.
Duro stop per il Feyenoord. Brucia il 3-0 con cui il Roda Kerkrade interrompe la serie positiva dei ragazzi di Mario Been. Una prodezza balistica di Anouar Hadouir apre le marcature: il calcio da fermo, da circa 25 metri, del centrocampista di origini marocchine, si infila sotto al sette della porta difesa da Mulder. Il portiere si riscatterà parando un rigore a Mads Junker, ma sfortunatamente per lui, sul calcio d'angolo susseguente, l'attaccante danese trova la sua rete numero 16 in campionato. Nonostante la buona volontà dimostrata dai giocatori in campo, le cose per il Feyenoord non girano bene, quasi come all'inizio del campionato. Piove sul bagnato, nel finale, quando Diego Biseswar, nel tentativo di impedire l'arrivo di un pericoloso pallone al centro dell'area di rigore, batte ancora Mulder per il definitivo 3-0 del Roda, attualmente settimo e, quindi, in piena lotta per un posto in Europa.
Goal e spettacolo durante Heracles - Heerenveen, ma per gli amanti delle statistiche non è una sorpresa, visto che nei 12 precedenti tra le due squadre la media delle reti segnate è sempre stata altissima: circa 4 goal a partita! Solo in tre occasioni i goal totali sono stati meno di tre. Con difese allegre e squadre votate all'attacco, non è un caso che alla mezz'ora il risultato sia già sull'1-1, grazie ai goal del brasiliano Everton e del finlandese Vayrynen. La prima frazione di gioco, comunque, si chiude sul 2-1 per la squadra di Almelo, che trova il vantaggio negli ultimi minuti con Samuel Armenteros, attaccante svedese classe 1990. La partita, di fatto, si chiude nel corso del secondo tempo, quando l'Heracles, prima con Van der Linden e poi con Douglas, si porta sul 4-1, lasciando ancora una volta insoddisfatti i giocatori della squadra frisone. Per l'Heerenveen, che troverà il secondo, inutile, goal nel finale con Haglund, la sconfitta costa caro, perchè consente all'Heracles Almelo di superarlo in classifica.
Passo in avanti anche del NEC, che con un secco 1-0 liquida la pratica De Graafschap. Non occorrono neanche 120 secondi ai rosso-verde-neri di casa a Nimega per segnare il goal partita, considerato il perfetto passaggio vincente del danese Schone, che consente a Leroy George di trovare il suo secondo goal consecutivo. In coda, pareggio senza reti tra VVV Venlo e Willem II. Per le due squadre, rispettivamente penultima ed ultima, la gara è specchio della brutta stagione di cui sono state protagoniste. Maggiore rammarico, ovviamente, per i padroni di casa, che sprecano, con il nigeriano Uchebo, una buona occasione per vincere la partita. L'incubo, per entrambe, è destinato a durare almeno altre sei partite (Nacompetitie esclusa!).
In piena emergenza, l'Ajax scende in campo con il tridente Sulejmani-Cvitanich-Ozbiliz, con quest'ultimo chiamato a sostituire lo squalificato Ebecilio. Con El Hamdaoui ancora fuori squadra, De Boer porta con se i giovani Castillon e Lukoki, destinati ad entrare a partita in corso. Nonostante uno sterile possesso palla dell'Ajax, è l'ADO Den Haag a sbloccare il risultato negli ultimi minuti del primo tempo. Un incomprensione tra portiere e difesa ajacide consente al russo Bulykin di intrufolarsi nell'area di rigore e scavalcare Verhoeven con un pallonetto che tocca la traversa. Prontissimo, sulla ribattuta, c'è il ceko Kubik, che di testa trova il goal del vantaggio, scaturito da una deviazione di Alderweireld che spiazza il proprio portiere.
Il pareggio dell'Ajax arriva nella ripresa, quando Vertonghen, liberatosi al centro dell'area, fulmina di sinistro un ottimo Coutinho, fino ad allora molto pronto e reattivo su tutti i palloni. Nonostante il pareggio, l'Ajax dimostra la solita fragilità difensiva, consentendo subito all'ADO di ritrovare il pareggio con Lex Immers, orgoglio della città e della squadra con la quale ha un legame talmente forte da tatuarne sulla schiena il simbolo. La partita, a questo punto, si fa ancora più emozionante, perchè l'Ajax spinge per trovare, nuovamente, il pareggio. Ci pensa Christian Eriksen ad illudere i suoi, grazie ad un colpo di testa insidioso che batte ancora una volta Coutinho, cui segue, solo un minuto dopo, il nuovo e definitivo vantaggio dell'ADO, grazie a Timothy Derijck, pronto ad approfittare della pachidermica reazione della difesa dei biancorossi nel liberare un pallone vacante al centro dell'area di rigore. Dato di fatto, al novantaquattresimo, è che, mentre John Van den Brom può giustamente festeggiare per il successo casalingo (l'ultimo è stato il 4-3 nella stagione 1980-81) ed, in generale, per la fantastica stagione della sua squadra, Frank de Boer avrà molto da lavorare, per ricostruire una squadra che sembra incapace di avere il ritmo adatto alla vittoria del ionato.
Intanto, tranquille per la sconfitta dell'Ajax, nel pomeriggio sia il PSV Eindhoven che il Twente vincono i loro impegni, decisamente abbordabili, rispettivamente in casa contro l'Utrecht ed in trasferta contro l'Excelsior. Il PSV, prossimo sfidante del Benfica in Europa League, vince di misura grazie goal di Bakkal, nel corso della ripresa. La gara del Philips Stadion rimane, nell'arco di tutti i novanta minuti, saldamente nelle mani dei ragazzi di Rutten, incapaci di trasformare in rete le numerose occasioni avute, specie nel corso della ripresa, anche per la bravura del portiere dell'Utrecht, Michael Vorm. Storicamente, comunque, l'Utrecht non ha mai rappresentato una minaccia per il PSV nelle partite casalinghe. Lo score, infatti, è di 41 vittorie ed 8 pareggi su 55 gare giocate. Semplicemente perfetta la gara del PSV, anche a detta di Rutten, soddisfatto di come il PSV abbia chiuso il suo ciclo di ferro. Ora, considerato l'impegno della nazionale (a proposito, Van Maarwijk ha convocato, oltre al difensore Erik Pieters, anche Jeremain Lens, chiamato per sostituire l'acciaccato Robben), ci saranno due settimane in cui le squadre saranno libere dall'impegno del campionato, "situazione ideale per prepararci all'ultimo atto della stagione, quello più importante", per usare le parole dell'allenatore del PSV.
Nella gara giocata al Woudestein Stadion di Kralingen, quartiere di Rotterdam, tra Excelsior e Twente, gli ospiti vincono per due reti a zero. Protagonista assoluto della gara è Theo Janssen, autore di una doppietta. Dopo il vantaggio, arrivato al 36', grazie ad un prezioso assist di Luuk de Jong, il numero 8 dei Tukkers ha segnato il suo secondo goal su calcio di rigore, scaturito dal fallo di Kaj Ramsteijn (espulso) ancora su De Jong. Per il centrocampista natìo di Arnhem si tratta dell'ottavo goal in questa Eredivisie e dell'undicesimo stagionale, che proietta il Twente in altissimo, a +5 dall'Ajax.
Dopo aver trascorso oltre un ora in svantaggio, l'AZ Alkmaar rovescia il risultato contro il Vitesse Arnhem di fronte ai propri tifosi, circa quindicimila, entusiasti per i progressi finalmente mostrati dalla squadra di Verbeek. Nonostante il dominio nel gioco, da parte dei padroni di casa, alla fine del primo tempo, a gioire sono gli avversari. Il vantaggio del Vitesse, arrivato ad solo un minuto dall'intervallo, porta la firma di Marco Van Ginkel, bravissimo a concludere al volo un cross del giapponese Yasuda. Il giovane attaccante, però, nonostante il goal, sarà assente al rientro dagli spogliatoi perchè sostituito dal norvegese Pedersen. Deve passare oltre un ora di gioco prima che l'AZ riesca a trovare il goal, che porta la firma di Wernbloom. Per lo svedese, finalizzatore di una bella azione corale, tutto sta nel segnare una sorta di rigore in movimento. La pressione dell'AZ si intensifica nel finale, tanto che, nell'arco di quattro minuti tra l'ottantesimo e l'ottantaquattresimo, Simon Poulsen e Maarten Martens, fissano il risultato sul definitivo 3-1, consolidando la quarta posizione della squadra di Alkmaar, che ora precede l'ADO Den Haag ed il Groningen. Proprio la squadra della regione settentrionale dei Paesi Bassi torna alla vittoria dopo una lunghissima serie negativa. Al Rat Verlegh di Breda, i biancoverdi si impongono per 1-0 sul NAC grazie al goal del difensore-goleador Andreas Granqvist. Nella sconfitta, c'è una nota positiva per il NAC: il portiere Jelle Ten Rouwelaar, infatti, è stato convocato da Van Maarwijk per le prossime sfide dell'Olanda nelle qualificazioni agli Europei del 2012. Al commissario tecnico vice-campione del mondo avrà fatto piacere sapere della straordinaria prestazione dell'estremo difensore del NAC, il quale, oltre ad aver compiuto delle eccezionali parate, ha anche respinto il calcio di rigore assegnato al Groningen nel finale e calciato, senza successo, da Dusan Tadic.
Duro stop per il Feyenoord. Brucia il 3-0 con cui il Roda Kerkrade interrompe la serie positiva dei ragazzi di Mario Been. Una prodezza balistica di Anouar Hadouir apre le marcature: il calcio da fermo, da circa 25 metri, del centrocampista di origini marocchine, si infila sotto al sette della porta difesa da Mulder. Il portiere si riscatterà parando un rigore a Mads Junker, ma sfortunatamente per lui, sul calcio d'angolo susseguente, l'attaccante danese trova la sua rete numero 16 in campionato. Nonostante la buona volontà dimostrata dai giocatori in campo, le cose per il Feyenoord non girano bene, quasi come all'inizio del campionato. Piove sul bagnato, nel finale, quando Diego Biseswar, nel tentativo di impedire l'arrivo di un pericoloso pallone al centro dell'area di rigore, batte ancora Mulder per il definitivo 3-0 del Roda, attualmente settimo e, quindi, in piena lotta per un posto in Europa.
Goal e spettacolo durante Heracles - Heerenveen, ma per gli amanti delle statistiche non è una sorpresa, visto che nei 12 precedenti tra le due squadre la media delle reti segnate è sempre stata altissima: circa 4 goal a partita! Solo in tre occasioni i goal totali sono stati meno di tre. Con difese allegre e squadre votate all'attacco, non è un caso che alla mezz'ora il risultato sia già sull'1-1, grazie ai goal del brasiliano Everton e del finlandese Vayrynen. La prima frazione di gioco, comunque, si chiude sul 2-1 per la squadra di Almelo, che trova il vantaggio negli ultimi minuti con Samuel Armenteros, attaccante svedese classe 1990. La partita, di fatto, si chiude nel corso del secondo tempo, quando l'Heracles, prima con Van der Linden e poi con Douglas, si porta sul 4-1, lasciando ancora una volta insoddisfatti i giocatori della squadra frisone. Per l'Heerenveen, che troverà il secondo, inutile, goal nel finale con Haglund, la sconfitta costa caro, perchè consente all'Heracles Almelo di superarlo in classifica.
Passo in avanti anche del NEC, che con un secco 1-0 liquida la pratica De Graafschap. Non occorrono neanche 120 secondi ai rosso-verde-neri di casa a Nimega per segnare il goal partita, considerato il perfetto passaggio vincente del danese Schone, che consente a Leroy George di trovare il suo secondo goal consecutivo. In coda, pareggio senza reti tra VVV Venlo e Willem II. Per le due squadre, rispettivamente penultima ed ultima, la gara è specchio della brutta stagione di cui sono state protagoniste. Maggiore rammarico, ovviamente, per i padroni di casa, che sprecano, con il nigeriano Uchebo, una buona occasione per vincere la partita. L'incubo, per entrambe, è destinato a durare almeno altre sei partite (Nacompetitie esclusa!).
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