Riesce la piccola impresa all'AZ, che dopo aver vinto per 1 a 0, capitalizzando solo una delle tantissime occasioni avute, bissa la vittoria con lo stesso risultato al Constant Vanden Stock Stadium.
I padroni di casa, al contrario di quanto successo all'andata all'AFAS Stadion, lanciano dal primo minuio Matias Suarez, il quale già al 4' centra il palo con un bel tiro al volo dalla distanza, causando non pochi problemi ad Alvarado. L'attacco sugli esterni esercitato dai biancomalva, però, viene presto regolato dall'AZ, che riesce a difendersi in maniera ordinata e riparte con il classico contropiede. Verbeek ha preparato bene la gara, nonostante la rosa piuttosto corta e, quindi, l'assenza di ricambi che potrebbe finire con lo sfiancare i suoi uomini. L'intensità in mezzo al campo dei biancorossi risulta utilissima per spezzare le trame dei padroni di casa, poco lucidi nell'affrontare una partita da vincere a tutti i costi.
Intorno alla mezz'ora l'AZ si fa vivo dalle parti di Proto per la prima volta in tutta la gara: Holman riceve un cross dalla destra e dal centro dell'area di rigore conclude malamente alto sopra la traversa. Poco dopo, nuova chance per la squadra di Alkmaar: sugli sviluppi di un contropiede, i biancorossi non sfruttano la superiorità numerica nei confronti dei due difensori dell'Anderlecht rimasti a coprire la propria metà campo, concludendo fiaccamente dal limite dell'area. Nell'impossibilità di produrre gioco, l'Anderlecht ci prova dalla distanza: a 5 minuti dalla pausa, Kljestan lascia partire un bolide su calcio di punizione che viene respinto, non senza fatica, da Alvarado.
Dopo l'intervallo i Paarswit sembrano più determinati: Jacobs subodora il possibile catenaccio dell'AZ e chiede ai suoi ragazzi di bruciare le tappe, cercando quel goal che riaprirebbe i giochi. La prima azione si sviluppa dopo neanche cento secondi: dalla destra parte un insidioso cross per Jovanovic, il quale anticipa Moisander e conclude alto di poco. Con l'Anderlecht riversato in avanti, l'AZ non si fa pregare e continua con il suo ordinato "difendi-riparti" orchestrato da una ottima linea difensiva con un Viergever sugli scudi. Al 54' la sistematicità del gioco degli ospiti viene premiata con un fantastico goal di Martens, che al volo insacca il pallone crossato da Beerens, posizionato sulla fascia opposta. Decisiva, forse, la leggera deviazione di Wasilewski, che lascia Proto inerme. La disperazione dei padroni di casa fa da controaltare alla gioia degli ospiti, incredibilmente ancora in corsa in tutte le combinazioni nonstante la rosa, come già detto, sia piuttosto scarna.
La rete di Martens taglia le gambe all'Anderlecht: i padroni di casa hanno speso tantissimo in termini di energia mentale e fisica e spariscono dal campo nella fase centrale del secondo tempo. Ne risulta una crescita esponenziale dei cartellini gialli, che arrivano a sette durante la ripresa (4 per l'Anderlecht e 3 per l'AZ). Esaltata dal vantaggio, la squadra di Verbeek si fa avanti con Martens e Beeren alla ricerca di un goal del raddoppio che avrebbe dell'incredibile. I tentativi dei due giocatori, però, vanno a vuoto, lasciando invariato il risultato. Quando ci si avvia oramai verso la conclusione, arriva il prevedibile forcing dell'Anderlecht, spinto dagli oltre 20.000 spettatori del Constant Vanden Stock Stadion. Per il passaggio del turno i biancomalva dovrebbero segnare addirittura tre goal, ma la squadra di Jacobs non demorde, tentando orgogliosamente di salvare la faccia. Il primo a provarci è Suarez, ma la sua conclusione è ancora poco convinta. Poco dopo è Mbokani a rendersi pericoloso con due colpi di testa, ma l'attaccante congolese arriva scoordinato sul pallone ed il risultato non è che una rimessa dal fondo. La rete del pareggio viene solo sfiorata da Jovanovic, sul quale interviene un prontissimo Esteban Alvarado che devia in angolo. Sugli sviluppi del corner, stavolta è Gillet a concludere con una rovesciata, ma l'estremo difensore dell'AZ resta ancora imbattuto. L'assedio culmina al 93', quando Mbokani colpisce la traversa dopo una mischia nell'area piccola di Alvarado. L'AZ si salva, riuscendo a mantenere imbattuta la propria porta nell'arco dei 180 minuti, contro la squadra che, nei gironi eliminatori, aveva segnato più goal di tutte. Verbeek, nel post-partita, si leva qualche sassolino dalla scarpa: "Abbiamo zittito quelli che non credevano in noi. Passiamo il turno meritatamente, avendo sofferto solo nell'ultimo quarto d'ora della partita di ritorno, vinta in trasferta quando nessuno se lo aspettava".
Nel prossimo turno l'AZ incontrerà l'Udinese. La gara d'andata si giocherà l'8 marzo all'AFAS Stadion, mentre il ritorno si disputerà la settimana successiva, al Friuli.
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