Eredivisie - Il resto delle gare della 26ma giornata

Il Vitesse si impone per 2-0 contro l'Heracles Almelo

Van den Brom inanella la terza vittoria consecutiva che, dopo un periodo di flessione, rilancia il Vitesse in settima posizione, alle spalle del gruppone che lotta per il titolo. Molto meno positiva, invece, questa fase di stagione per l'Heracles Almelo, che cade per la quarta gara consecutiva in campionato. In vista della sfida di giovedì, quando i bianconeri sfideranno l'AZ per guadagnare l'accesso alla finale di Coppa d'Olanda, guadagnare almeno un punto al Gelredome sarebbe stato un risultato più che positivo.
Il Vitesse fa sue, sin dall'inizio della gara, le redini del gioco. Dopo i primi tentativi vani, i gialloneri di van den Brom riescono a sbloccare la partita al 22’: su una punizione molto decentrata sulla destra, van Ginkel si inserisce sorprendendo la difesa avversaria, calcia da ottima posizione ma Pasveer si oppone. La palla, però, finisce dalle parti di Bony che spalla alla porte insacca con un beffardo colpo di tacco. I padroni di casa continuano a spingere alla ricerca del raddoppio, mentre l’ Heracles non sembra in grado di reagire. Al 41’ Ibarra, lanciato da Bony, giunge a tu per tu con Pasveer, portiere dell'Heracles, che altro non può se non stendere l’ecuadoregno dentro l’area di rigore, beccandosi il rosso diretto. Peter Bosz è costretto, quindi, a mandare in campo il secondo portiere Telgenkamp richiamando in panchina Douglas. Sul dischetto si presenta Bony, che però calcia incredibilmente sul palo, fallendo il raddoppio e la doppietta personale.
Nella ripresa il Vitesse gestisce senza problema la partita, mantenendo un ritmo decisamente basso che, però, non gli preclude la possibilità di creare numerose palle gol. Le occasioni fallite prima da Annan, che calcia centrale e poi da Büttner, che non trova lo specchio della porta, sono il preludio al raddoppio che arriva al 67’. L’azione dal quale scaturisce il raddoppio del Vitesse è del tutto simile a quella che sul finire di primo tempo aveva portato al rigore: è nuovamente Bony a mettere a tu per tu con il portiere il compagno di squadra Ibarra, che questa volta calcia direttamente in porta da fuori area ed insacca la sfera sotto l’incrocio dei pali. Davvero un super-gol quello dell’ecuadoregno, un mix perfetto di potenza e precisione!
Nei restanti minuti di gioco i padroni di casa potrebbero tranquillamente dilagare, ma falliscono tutte le occasione create. Al 69’ Bony entra in area di rigore, ma vedendosi arrivare in uscita disperata Telgenkamp serve van Ginkel, che però a porta sguarnita colpisce in pieno la traversa! Al 73 il numero 8 giallonero si ripete e, lanciato dal solito Bony, davanti al portiere calcia frettolosamente proprio addosso all’estremo difensore avversario.

Al RKC Waalwijk basta un goal per continuare a sognare

Continua il capolavoro di Ruud Brood, che è riuscito, fino ad ora, nella non facile impresa di guidare l'RKC Waalwijk fino all'ottavo posto, ancora in piena corsa per centrare i play-off di Europa League. Le prestazioni dell'allenatore dell'RKC non sono rimaste inosservate ed in tanti si sono accorti delle belle partite dei gialloblu al Mandemaker Stadion e lontano da casa, tant'è che è di oggi l'annuncio del suo trasferimento, per l'anno prossimo, al Roda JC. Dall'altro lato, il De Graafschap continua a vivere un periodo nero: l'ultima posizione è quella più logica, considerato il pessimo gioco espresso dai superboeren, capaci di perdere ben nove delle ultime undici gare giocate in questa Eredivisie. Il compito di Richard Roelofsen, sostituto di Ulderink, è piuttosto difficile, visto che la salvezza, distante attualmente ben dodici punti, appare piuttosto utopica.
L'iniziativa, per l'intera prima frazione di gara, è costantemente nelle mani del team di casa che però, vuoi per imprecisione dei propri attaccanti, vuoi per la bravura di de Winter, non riescono a trovare la rete del vantaggio.
Il copione della gara, nel secondo tempo, non cambia. L'RKC Waalwijk continua a spingere alla ricerca del goal che, però, non arriva prima del 77', quando Krisztián Nemeth, attaccante ungherese dei padroni di casa, raccoglie una palla ribattuta da de Winter e la scaglia in rete, siglando il goal vittoria che vale i 34 punti in classifica.

L'Excelsior fa le barricate e batte uno sfortunato Roda JC

Tre punti d'oro per l'Excelsior, che al Woudenstein Stadion di Rotterdam batte il Roda e scavalca il De Graafschap, ora in fondo alla classifica di Eredivisie.
Il risultato si sblocca al 5', quando Rangelo Janga tocca di testa all'indietro un pallone calciato da Kevin Janssen e svirgolato da Monteyne, numero 2 del Roda. I contropiedi velocissimi dell'Excelsior rischiano di fare male al Roda, spesso proiettato in avanti: all'8' Alberg alza troppo di testa un cross arrivatogli dalla destra, mentre gli ospiti si limitano a rispondere con azioni corali che si concludono con innocui cross, sempre preda di de Ruiter.
A cavallo tra i due tempi, il Roda comincia a spingere con più frequenza, specie sulla fascia destra, dove Monteyne riesce a macinare chilometri indisturbato. I suoi cross al centro dell'area, diretti a Malki e Junker, spesso arrivano a destinazione, ma gli attaccanti ospiti non sono in giornata di grazie e non mettono in eccessiva difficoltà un comunque attento de Ruiter, portiere dell'Excelsior. Con il trascorrere dei minuti, gli attacchi del Roda diventano sempre più frenetici e privi di lucidità. L'Excelsior si salva come può, arrancando ma facendolo con ordine, cercando di arrivare al 90' e di rientrare negli spogliatoi con almeno un punto in saccoccia. Al secondo dei quattro minuti di recupero, succede l'impensabile: la squadra di casa raddoppia grazie ad un autogoal di Vukovic, che nel tentativo di evitare che il pallone potesse arrivare a Janga, lo devia nella propria porta. Epilogo sfortunato di una gara nata sotto una cattiva stella per il Roda, che trova il goal della consolazione negli ultimi secondi di gioco, con Malki, che accompagna in rete una girata di Vormer.

Il NEC spezza l'imbattibilità interna del VVV Venlo

Gara di importanza fondamentale per entrambe le squadre. il Venlo cercherà di tirarsi fuori dalla zona playout sfruttando la striscia positiva di vittorie casalinghe: al De Koel la squadra di Lokhoff ha vinto le ultime cinque partite giocate. Gara determinante anche per il NEC, che deve ancora scegliere se lottare per i playoff o per non finire nella zona calda della bassa classifica. Mentre i padroni di casa sono privi di Yoshida, squalificato, gli ospiti schierano i rientranti van Eijden e Nuytinck in difesa, con il conseguente accomodarsi in panchina di Szèlesi e Cmovs, che non era dispiaciuto nelle ultime uscite. Al 6' è proprio Nuytinck, difensore che piace al Napoli, a propiziare la prima occasione della partita con una buona verticalizzazione che, grazie alla rapida sponda di Zeefuik, consente a Koolwijk di concludere di sinistro verso la porta difesa da Gentenaar, il quale devia il pallone sul palo.
Al 23' è ancora pronto e reattivo il portiere del VVV, quando ribatte il colpo di testa di Zeefuik, servito da un ottimo cross dalla fascia destra di Will.
I padroni di casa accusano le geometrie del NEC, che ottiene il meritato vantaggio al 37': l'ottimo lavoro di Zeefuik, arretrato a centrocampo per ricevere una verticalizzazione della difesa, consente a Schone di imbeccare, sul filo del fuorigioco, l'accorrente Koolwijk, che penetra in area e, a tu per tu con Gentenaar, decide di servire altruisticamente George, solissimo a pochi metri sulla sinistra. Il numero 7 del NEC Nijmegen non può sbagliare il più facile dei goals, firmando il goal dello 0-1.
In svantaggio di un goal, il VVV si scopre maggiormente, andando di tanto in tanto a farsi pericoloso dalle parti di un attento Babos. Gli uomini di Lokhoff, però, concedono ancora più spazi rispetto all'inizio della gara, subendo ancor di più le verticalizzazioni degli ospiti. Proprio su una di queste azioni di rimessa, arriva il goal del raddoppio del NEC. Foor evita con una finta di corpo il diretto avversario a centrocampo, porta palla per una decina di metri e cambia gioco, servendo Vadòcz sulla fascia destra. L'ungherese alza il pallone per Schone, che scambia rapidamente in area con Zeefuik e colpisce il pallone con una rasoiata che non lascia scampo a Gentenaar.
Meritata la rete per il danese, che potrebbe lasciare il NEC a parametro zero alla fine della stagione: Twente, PSV Eindhoven, Osasuna e Schalke 04 sono sulle sue tracce da un pò di tempo, toccherà al numero 10 decidere per che squadra giocare l'anno prossimo.

Groningen: crisi senza fine. Bianoverdi sconfitti ancora ad Utrecht

Non smette di precipitare in basso nella classifica il Groningen, arrivato alla dodicesima sconfitta stagionale; la quarta consecutiva. Timida risalita, invece, dell'Utrecht, che torna a conquistare i tre punti dopo due pareggi ed una sconfitta. I rossi allenati da Wouters, ora, sono a soli due punti di distanza proprio dal Groningen, fermo a quota 32 lunghezze sin dalla vittoria per 3-0 contro il PSV.
Davanti ai 21.000 spettatori arrivati allo stadio Galgenwaard, i padroni di casa sembrano quasi intimiditi, lasciando di conseguenza l'iniziativa ad un Groningen che, almeno nella prima mezz'ora, risulta essere padrone del campo. All' 8' Texeira, già additato come il "nuovo Suarez", con una girata di testa costringe Fernandez a mettere il pallone in angolo. Quattro minuti dopo, arriva il vantaggio dei biancoverdi: azione prolungata sulla fascia sinistra di Burnet, che serve il pallone al centro dell'area, dove Tadic sfrutta una incomprensione tra Schut e van der Hoorn, e con un preciso tocco deposita il pallone in rete.
Il risultato parziale è il chiaro specchio dell'andamento della partita per tutta la prima mezz'ora di gioco. Con il Groningen a fare la partita, l'Utrecht appare troppo rinunciatario, affacciandosi in avanti con decisione solo al 34', quando Gerndt, dalla sinistra, prova a servire Duplan con un passaggio rasoterra. Il centrocampista francese, però, si vede anticipare all'ultimo secondo e, così, l'azione svanisce.
Al 40', azione fotocopia della precedente, con la differenza che, stavolta, si sviluppa sulla destra e che, per fortuna dell'Utrecht, termina con il goal di Duplan, preciso nell battere Luciano con un tocco di destro che ruba il tempo al portiere brasiliano.
La ripresa inizia con un tiro di Sparv, che dall'interno dell'area prova a trovare la rete sugli sviluppi di un corner. Il tentativo del centrocampista finlandese, però, esce di un soffio. Quello del Groningen è, però, una sorta di "fuoco di paglia". Il tema tattico di gran parte del secondo tempo sarà sempre lo stesso: l'Utrecht recupera palla a centrocampo, innesca Gerndt, stranamente ispirato e molto attivo su tutto il fronte offensivo, che con passaggi orizzontali cerca l'inserimento dalle retrovie di Duplan, Kali e van der Gun. Nonostante le occcasioni avute, il risultato rimane lo stesso fino ad un quarto d'ora dalla fine. L'Utrecht può reputarsi addirittura fortunato a non essere passato in svantaggio quando, al 77', un errore di comunicazione tra i due difensori centrali dell'Utrecht consente a Dusan Tadic di involarsi verso l'area avversaria. Il serbo avanza e va al tiro egoisticamente, senza servire il solissimo Suk, che con ogni probabilità avrebbe trasformato l'azione in goal. Il pallone calciato dal numero 10 serbo, invece, viene toccato dal portiere e finisce poi sul palo esterno. La partita si decide nei dieci minuti finali: all' 83' Duplan è imprendibile nella sua discesa sulla destra ed il suo cross, precisissimo, va a trovare l'inserimento di van der Gun, che di testa realizza il 2-1. Cinque minuti più tardi, gloria anche per Gerndt, che sfrutta la prateria che gli si presenta davanti, sulla fascia sinistra, penetra in area di rigore e batte Luciano per il definitivo 3-1.

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