Clamoroso colpo di scena in casa Olanda: Bert van Marwijk si dimette dal suo ruolo di selezionatore della nazionale olandese, a
dispetto dalle notizie che giravano in questi giorni, che davano per quasi
certa la sua permanenza fino al 2016. È stato lo stesso commissario tecnico a fare un passo
indietro, questa sera, al termine dell'ultimo dei diversi incontri svolti, in questi giorni, tra l'allenatore ed i dirigenti della KNVB per cercare una soluzione per uscire dal
momento di crisi che sta attraversando la nazionale olandese. Evidentemente van
Marwijk si è reso conto che la situazione gli era ormai sfuggita di mano,
rassegnando le dimissioni con effetto immediato.
D'altronde, stando alle indiscrezioni trapelate in questi giorni, il lavoro di van Marwijk sulla panchina oranje
sembrava essere diventato impossibile: lo spogliatoio era totalmente spaccato, forse come mai in
passato. Un gruppo composto dagli ex ajacidi van der Vaart, Heitinga e Huntelaar,
con l’appoggio di Snejder, Robben e van der Wiel, ha chiesto apertamente al
commissario tecnico di giocare un calcio più offensivo. Dall'altro lato, van Persie, van
Bommel, N. de Jong, Afellay, Kuyt e Bouma sarebbero rimasti fedelie alle idee del
tecnico. In particolare Huntelaar e van Persie, in competizione per un posto da
titolare, sembravano essere i più agguerriti rivali nella lotta intestina nello spogliatoio olandese.
Nel tourbillon di notizie, ieri sarebbe trapelata anche la notizia che, nel caso in cui van Marwijk fosse rimasto in carica, il c.t. non avrebbe più convocato i dissidenti
Huntelaar, van der Vaart ed Heitinga, creando lo sgomento dei media olandesi.
Adesso è caccia a chi sarà il prossimo commissario tecnico della nazionale olandese. Una cosa è certa: chiunque riceverà l'incarico, sarà chiamato a risolvere una situazione delicatissima. Il favorito
sembrava essere Ronald Koeman, che però ha ufficialmente fatto sapere che è sua
intenzione rispettare il contratto che lo lega al Feyenoord.
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