Eredivisie - Feyenoord ed Heerenveen si spartiscono la posta. Al de Kuip finisce 1 a 1.


Al de Kuip di Rotterdam è il giorno di Joris Mathijsen, al suo esordio come nuovo difensore centrale del Feyenoord. Arrivato per sostituire il partente Vlaar, Mathijsen fa il suo ritorno in Eredivisie dopo sei stagioni passate tra la Germania e la Spagna. Schierato al fianco di Martins Indi, fresco esordiente in nazionale maggiore con Louis van Gaal, completa la difesa insieme a Nelom e Janmaat.
Solito centrocampo a tre, per il Feyenoord, composto da Clasie, Immers e Vormer, mentre il trio d'attacco è lo stesso della prima gara: Fernandez al centro, con Schaken e Cissè che agiscono sugli esterni.
Marco van Basten si presenta a Rotterdam con uno speculare 4-3-3. Nonostante gli acquisti non siano stati di pari livello rispetto alle cessioni eccellenti, il nuovo tecnico dei frisoni non sconfessa il modulo della passata stagione e si affida al ventenne serbo Filip Duricic, destinato ad essere il faro della squadra nella stagione a venire. Al suo fianco, agiscono il classe 91 Rajiv van La Parra, già protagonista di 23 presenze l'anno scorso, ed Oussama Tannane, diciottenne marocchino di belle speranze, alla seconda da titolare con la maglia dell'Heerenveen quest'anno. In attesa di Finnbogasson, nuovo colpo di mercato dopo l'esaltante stagione con la maglia dell'Helsingborgs, le alternative si chiamano Amoah, Valpoort e Fazli, i quali, per ora, non sembrano aver convinto van Basten.

La prima azione degna di nota arriva al 5', quando Tannane si incunea sulla sinistra e conclude verso la porta di Mulder, che respinge come può. L'Heerenveen sfrutta molto gli esterni ed ha in Djuricic, avanzato di qualche metro rispetto all'anno scorso, un terminale offensivo imprevedibile, che non disdegna la conclusione dalla distanza. Esempio chiaro lo si ha al 12', quando il serbo, servito da van la Parra, prova il tiro a giro per beffare Mulder, leggermente fuori dai pali.
Il Feyenoord, dopo un inizio assopito, si fa pericoloso al 20', quando Mathijsen, sugli sviluppi di un corner, si vede negare il goal di testa da un grande intervento del portiere svedese Nordfeldt. L'occasione tira fuori i Rotterdammers dal torpore, portandoli a chiudere il primo tempo in crescendo: prima Schaken serve Immers, il quale viene anticipato di un soffio da un difensore dell'Heerenveen, che mette la palla in corner. Poi è il turno di Fernandez di vedersi dire di no da un Nordfeldt in ottima forma. L'estremo difensore svedese, infatti, è costretto a mettere una pezza al clamoroso errore della sua retroguardia che, al 35' regala palla a Fernandez, il quale serve Immers, poco scaltro nel tentare il tocco sotto a scavalcare il portiere, bravo a non farsi ingannare dall'ex giocatore dell'ADO Den Haag.
La prima frazione si chiude con un giallo: al 41', infatti, sugli sviluppi di un nuovo calcio d'angolo, l'arbitro Kuipers non fischia un rigore per un doppio fallo di De Roon, che prima tocca con il braccio il pallone calciato da Martins Indi e poi atterra lo stesso difensore. Le proteste della squadra di casa rimangono inascoltate, perchè l'arbitro è irremovibile nonostante il rigore, a ben rivedere le immagini, fosse piuttosto netto.
Dopo una prima metà di secondo tempo piuttosto noiosa, la partita si accende a venti minuti dalla fine. Djuricic trova in profondità van La Parra, ma l'attaccante esterno dell'Heerenveen spara alto da posizione interessante. Passano cinque minuti e l'Heerenveen va in vantaggio: Kuipers lascia correre dopo un intervento dubbio di Zuiverloon su Schaken, l'azione riparte e, sul contropiede, Djuricic viene steso in area di rigore. Stavolta il fallo è solare, tanto che l'arbitro indica subito il dischetto, espellendo, per giunta, Mathijsen, autore dell'intervento scomposto. Dagli undici metri si presenta l'attaccante serbo, che spiazza Mulder e va ad esultare sotto lo spicchio di stadio riservato ai tifosi dell'Heerenveen, battendosi la mano sul petto, confermando, quindi, di voler rimanere legato alla maglia del club frisone, almeno fino alla prossima stagione.
La reazione del Feyenoord è immediata e porta subito i suoi frutti: Schaken riceve palla, sfrutta la disattenzione di una difesa, quella dell'Heerenveen, un pò approssimativa, e fa esplodere la Legioen, i tifosi più caldi del club di Rotterdam, con un destro secco che batte Nordfeldt.
Il pareggio finale, forse, sta un pò stretto alla squadra di Koeman, che paga la scarsa incisività dei suoi attaccanti. Non è un caso, allora, che Clasie, intervistato a caldo dopo il triplice fischio dell'arbitro, abbia nuovamente dichiarato quanto Guidetti sarebbe "più che benvenuto" al De Kuip.


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