L'Ajax regola il Feyenoord e torna alla carica. 3 a 0 e doppietta per il diciottenne Fischer

La prima giornata di Eredivisie del 2013 ha regalato alcuni risultati davvero sorprendenti. Dopo gli inattesi stop di PSV, Twente e Vitesse, l'attesissimo Klassieker ha ulteriori motivi di interesse, visto che, in caso di vittoria, Ajax e Feyenoord, alla fine della giornata potrebbero trovarsi ancora più a ridosso della testa della classifica.
Prima del calcio d'inizio, un toccante minuto di silenzio per la morte di Wim Schoevaart, figura davvero importante per l'Ajax, scomparso recentemente a 94 anni, coinvolge l'intero stadio. I tifosi dell'Ajax lo ricordano con un magnifico striscione che ne esalta i traguardi raggiunti durante una vita quasi interamente dedicata alla causa dell'Ajax.

Ecco le immagini dello striscione dedicato allo scomparso Schoevart
E' il primo klassieker per Viktor Fischer e Tonny Vilhena, due dei tanti gioielli messi in mostra nella gara di oggi. Frank de Boer opta per il danese per comporre il tridente che ha in Siem de Jong e Derk Boerrigter gli altri due interpreti. Centrocampo tutto di stampo danese, con Poulsen, Schone ed Eriksen tutti insieme dal primo minuto. Koeman, dal canto suo, si affida ai fedelissimi, lanciando in campo Boetius, nella speranza che l'impatto del giovane attaccante sia lo stesso della partita di andata, quando, alla prima gara in Eredivisie, il giovane prodotto delle giovanili del Feyenoord, segnò all'esordio nella massima serie olandese.
Dei 22 uomini in campo, ben 15 sono cresciuti al De Toekomst o a Varkenoord, i due centri di formazione giovanile dell'Ajax e del Feyenoord.

La gara è subito ricca di emozioni: al 3', l'arbitro Van Boekel non interviene su chiaro intervento scorretto di Mathijsen su Siem de Jong. Nonostante il fallo sia piuttosto evidente, non viene decretata la massima punizione. Il Feyenoord non ha paura e risponde prontamente: Pellè prova la conclusione di prima su cross dalla destra, ma il tiro dell'attaccante italiano viene controllato da Vermeer.
Al 6' arriva il vantaggio dell'Ajax! Viktor Fischer, lanciato in profondità da Moisander, elude l'intervento di ripiegamento di Janmaat, mette a sedere Mulder e segna l'1-0, mandando in estasi l'ArenA di Amsterdam. Fantastico inizio dell'Ajax, in vantaggio con il diciottenne danese, ultimo dei prodotti dello straordinario settore giovanile biancorosso.
Solo un minuto dopo aver subito la rete dello svantaggio, il Feyenoord ha l'occasione per ristabilire la parità:  sull'inattesa conclusione di Immers, è attento e bravo Vermeer.
La partita, come da attese, è vibrante. Al 9', su azione fotocopia del primo goal, stavolta è Eriksen a farsi beffe di Martins Indi, apparso distratto sull'alleggerimento di Clasie. A tu per tu con Mulder, però, il talentuoso centrocampista danese si fa recuperare dallo stesso Martins Indi, che rimedia, così, al suo errore.
Nei primi venti minuti di gioco, la pressione dell'Ajax nella trequarti avversaria è impressionante. Fatica il Feyenoord a mantenere l'ordine, ma sono bravissimi Clasie e Trindade de Vilhena, precisi nel loro lavoro di taglia e cuci in mediana.
La partita, piano piano, cala di intensità, ma si riaccende quando il primo tempo sta volgendo al termine. Decisivo è, ancora una volta, un errore della retroguardia del Feyenoord: Mathijsen, giocatore d'esperienza, commette un errore da novellino, sbagliando il rinvio e facendosi rubare il pallone da Fischer, che fulmina Mulder con un destro secco sul primo palo.
Il pomeriggio da sogno del diciottenne danese, strappato dall'Ajax al Midtjylland, sembra non essere finito qui: dopo neanche sessanta secondi, stavolta su cross dalla destra di Van Rhijn, il giocatore che Frank de Boer ha paragonato più volte ad Iniesta, manca il 3 a 0 di un sofffio.
Dopo neanche un secondo di recupero, si va al riposo sul 2 a 0 per l'Ajax. Nel Feyenoord bene solo la coppia Vilhena-Clasie, quasi impeccabili nel lavoro di centrocampo, mentre tutta la difesa è da rivedere. Non pervenuto, se non per un azione in apertura di match, Graziano Pellè.

La ripresa si apre con l'Ajax in avanti. Al 49' punizione dalla destra di Eriksen e Siem de Jong, bravissimo e letale in occasione dei calci piazzati, lascia sul posto il su marcatore e si presenta sul primo palo. Il destro del numero 10 dell'Ajax, però, viene addomesticato da Mulder.
Pochi minuti dopo, ci prova il Feyenoord. E' Alderweireld a mettere una pezza in una situazione difficile in area di rigore, prima che un compagno liberi l'area, sventando il pericolo. Leggero affanno per la retroguardia ajacide nell'occasione.
Dopo un ora di gioco, inizia la prevedibile girandola di sostituzioni. Al 60' dentro Ryan Babel. Dopo l'infortunio alla spalla, l'attaccante ex Liverpool ed Hoffenheim ritrova il campo, andando a sostituire Viktor Fischer, autentico protagonista del pomeriggio allo stadio di Amsterdam. La standing ovation per il diciottenne danese, autore della doppietta che ha deciso il match, è meritatissima. Cambia qualcosa anche Koeman, che lancia Achahbar al posto di uno spento Schaken.
Un minuto dopo l'ingresso di Babel, l'Ajax segna la rete del definitivo 3 a 0. La punizione dalla destra di Eriksen, come al solito tagliata sul primo palo, non viene toccata da nessuno (forse la palla viene sfiorata da  Alderweireld), e si infila in rete, beffando così Mulder.
Guai, però, a dar per chiusa la gara: al 63', infatti, Boetius sfugge a van Rhijn, già ammonito, ed una volta entrato in area di rigore, al primo contatto casca a terra. L'arbitro non ha dubbi e comanda una massima punizione che, a ben vedere, appare a dir poco esagerata, specie se condita con la seconda ammonizione del terzino destro dell'Ajax, che lascia anzitempo la gara. Sul dischetto si presenta Lex Immers, odiatissimo dal pubblico di casa. Fischi assordanti per l'ex ADO, che calcia forte ma abbastanza centrale, permettendo a Vermeer di respingere il rigore. Inguardabile la seconda conclusione, altissima sopra la traversa.
Con un uomo in più e circa venti minuti di gioco ancora da disputare, Koeman le prova tutte: fuori un deludente Mathijsen e dentro, al suo posto, Vormer. Nell'Ajax dentro Veltman, un difensore, al posto di Schone. I padroni di casa, attenti a non voler dissipare il proprio vantaggio, si chiudono, limitandosi a controllare il gioco e pungere, saltuariamente, in contropiede.
Il Feyenoord non sembra crederci più di tanto, neanche dopo l'ingresso di Guyon Fernandez, che al 76' sostituisce Immers. Frank de Boer ne approfitta ed inserisce Enoh in luogo di Boerrgiter, andando a dare maggiore equilibrio alla squadra.
La partita regala poco altro fino al finale. L'unico brivido, nel vero senso della parola, avrà scosso alcuni giocatori seduti sulla panchina dell'Ajax, sorpresi, al 89', da un improvvisa caduta di neve, passata attraverso la copertura dello stadio, ovviamente chiuso, considerate le avverse condizioni meteo che hanno colpito l'intera Olanda.

Si chiude, così, il primo Klassieker del 2013, dominato in lungo e largo dall'Ajax, ora appaiato con il PSV al secondo posto in classifica, a solo un punto di distanza dal Twente. Nonostante la sconfitta, può sorridere il Feyenoord, che vede quasi immutato il distacco dalla vetta. Certo, forse ci si sarebbe aspettato di più, soprattutto da Pellè, protagonista di un Klassieker incolore e non certo memorabile. Dopo lo spettacolare goal che ha regalato il 2 a 2 nel finale della gara di andata, l'attaccante, che il Feyenoord ha riscattato dal Parma poche settimane fa, è stato tenuto a bada dalla coppia difensiva Moisander-Alderweireld in maniera impeccabile.

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