Champions League - Ajax fuori a testa alta. Due reti di Messi condannano i Lancieri all'eliminazione
Al termine della partita di ieri sera, la sensazione è che le cose sarebbero potute andare in maniera differente. Rammarico, quindi, per l'Ajax che esce sconfitto dal Barcellona nella sfida dell'Amsterdam ArenA, nella notte che consegna Lionel Messi alla storia della Champions League e che condanna, ancora una volta, l'Ajax alla prematura eliminazione.
Frank de Boer conferma per dieci undicesimi la formazione scesa in campo sabato contro il Dordrecht, con l'esclusione di Riedewald, sostituito dal recuperato Serero. Per il giovane classe 1996, però, non mancherà occasione di entrare in campo nel corso della ripresa, al momento dell'espulsione di Veltman che, di fatto, chiude la contesa tra le due squadre.
Quello a cui si assiste nella prima frazione di gioco è un match entusiasmante per i tifosi accorsi all'ArenA: l'Ajax, alla sua centesima partita in Champions League, si gioca la permanenza nella massima competizione europea contro i mostri sacri del Barcellona, mettendo i blaugrana in difficoltà per gran parte della prima frazione di gioco.
Anche grazie al tifo dei propri supporters, l'Ajax costringe gli avversari a rintanarsi nella propria metà campo, rischiando di trovare il vantaggio in più di una occasione. L'arbitro, come al solito, non aiuta i padroni di casa, che con Andersen, Klaassen ed El Ghazi sono i più pericolosi tanto che, magia della Champions, a tratti i ruoli sembrano invertiti.
Di colpo, però, è Lionel Messi, un fulmine a ciel sereno, a far tornare tutti con i piedi per terra. Il ventisettenne argentino, alla ricerca del record di reti (conteso con Cristiano Ronaldo) di Raul, a pochi minuti dall'intervallo, insacca di testa la palla dello 0-1, sfruttando l'uscita a vuoto di Cillessen.
Il goal della pulce vanifica quanto di buono fatto dall'Ajax, che aveva annichilito il tridente multimilionario composto dallo stesso Messi, insieme a Neymar ed al grande ex Luis Suarez.
L'uruguagio, che ha ricevuto una bella accoglienza dal pubblico di Amsterdam, ha nel corso della ripresa, il pallone che vale il match-point, ma si fa ipnotizzare da Cillessen, bravo a riscattarsi deviando il pallone con il piede.
L'occasione precede quella di Milik, subentrato a Sigthòrsson, che in tuffo, su preciso invito dalla destra di Serero, coglie il palo alla sinistra di un ter Stegen battuto. E' il canto del cigno dell'Ajax, che nel giro di pochi minuti perde Veltman, espulso per doppia ammonizione, e subisce il secondo goal di Messi, che agguanta Raùl Gonzalez Blanco a quota 71 goal in Champions League.
Il resto della partita non regala più emozioni. L'Ajax, consapevole della propria eliminazione, non riesce più ad impensierire l'avversario ed attende il triplice fischio di Proença, prima di uscire tra gli applausi del pubblico e del proprio allenatore, Frank de Boer, soddisfatto di quanto fatto vedere dai propri ragazzi, specie nel primo tempo.
Con ancora due gare da giocare, l'Ajax ora dovrà contendere all'APOEL la qualificazione all'Europa League, gestendo al meglio il punto di vantaggio in classifica.
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