#SquadreNellOmbra - Il Vlissingen, l'unico club della Zelanda a saltare nei professionisti, dal sogno proibito alla bancarotta in 4 anni


 



Nell’episodio odierno di #SquadreNellOmbra vi porteremo in una regione oggi totalmente sconosciuta dal calcio professionistico, ma che appena 15 anni fa era presene nel panorama dell’Eerste Divisie con un unico, avventuroso club. Parliamo ovviamente della Zelanda, la provincia situata nella parte sud-occidentale dell’Olanda, composta da tante ex-isole strappate al mare, molto popolare per quanto riguarda il turismo estivo e che fu protagonista, nel lontano 1953, di una catastrofica inondazione, chiamata Watersnoodramp, che provocò 1.836 morti solo in Olanda (la maggior parte dei quali proprio nella Zelanda), che diede l’impulso al cosiddetto Piano Delta, consistente in un complesso sistema di dighe (tra le quali la famosa Oosterscheldekering o Diga della Schelda Orientale, lunga ben 9 chilometri) che proteggono le coste e l’entroterra olandese dal pericolo di future inondazioni. 

E qual è la squadra che tentò il grande salto nel mondo professionistico? Si tratta del Vlissingen, club dell’omonima cittadina, fallito dopo poco, nel 1994, ed oggi militante in Hoofdklasse.

LA STORIA


Fondato il 1° agosto 1916 dalla fusione di tre club precedenti della città, l’EMM (che è nato addirittura nel secolo precedente, il 1° ottobre 1899), il Poseidon e lo Sportclub Vlissingen, la squadra del Vlissingen ha adottato come colori sociali quelli biancorossi ed ha praticamente quasi sempre militato tra Tweede Klasse ed Eerste Klasse, fino al 1987, sempre nei gironi Zondag (“Domenica”). In quell’anno il Vlissingen vinse il girone E di Eerste Klasse e venne, così, promosso in Hoofdklasse, che all’epoca rappresentava la massima serie dilettantistica olandese (prima dell’introduzione, nel 2010, della Topklasse, oggi ribattezzata Derde Divisie). Dopo tre stagioni concluse degnamente in Hoofdklasse, arrivò la notizia: il club vuole tentare il salto nei professionisti.

Il Vlissingen disputò due stagioni sportive, 1990/91 e 1991/92, in Eerste Divisie, la prima sotto il nome di Vlissingen e quella successiva come Zeeland (“Zelanda” in italiano, il nome della provincia olandese), diventando il primo, e finora unico, club professionistico che conobbe la Zelanda. Da quando l’Almere City abbracciò il calcio professionistico nel 2005, la Zelanda rimase desolatamente (e rimane tuttora) l’unica provincia olandese a non avere club nel calcio professionistico.

Ma come è nata questa decisione? Tutto iniziò come un progetto assai ambizioso. Nel 1989, il Vlissingen, allora militante, come detto, in Hoofdklasse, la massima serie dilettantistica olandese, raggiunse i quarti di finale di Coppa d’Olanda, eliminando ben 3 club professionistici: questo fantastico cammino in KNVB Beker convinse la dirigenza del club che lo stesso Vlissingen era in qualche modo “degno” di tentare l’avventura nel professionismo e che ne poteva essere capace.

Nel 1990, il Vlissingen prese parte all’Eerste Divisie (la serie B olandese) con l’ambizioso obiettivo di condurre il calcio della Zelanda ad un livello più alto di quello in cui era sempre vissuto fino ad allora. Mai prima di quell’anno un club di questa provincia aveva mai aderito al calcio professionistico, ma la prospettiva era basata su vari tipi di supporti che il club contava di avere. L’inizio di stagione fu brillante: il Vlissingen esordì nel calcio professionistico il 18 agosto 1990, quando fu chiamato ad ospitare i “vicini di casa” del RBC Roosendal nella prima parttia di Eerste Divisie, vinta in maniera entusiasmante per 2-0 davanti ad uno Sportpark Irislaan gremito da 4.000 spettatori festanti. I tifosi del Vlissingen iniziavano già a sognare ad occhi aperti una rapida promozione in Eredivisie, sull’onda di quello che fece l’RKC Waalwijk, club che venne promosso in Eerste Divisie nel 1985 e in Eredivisie appena 4 anni dopo, nel 1988, e che in quel momento, nel 1990, non era più retrocesso dalla massima serie. L’RKC sarebbe retrocesso solo dopo 19 stagioni, nel 2007, avendo in Eredivisie momenti alterni, tra salvezze insperate e 2 prestigiose partecipazioni alla fase a gruppi della Coppa Intertoto. Ma il destino avrà, per il Vlissingen, una storia molto diversa.

Nelle settimane successive alla prima e storica partita in Eerste Divisie le solide performance della squadra nel nuovo campionato si contrapponevano ai primi brontolii e problemi a livello amministrativo. Anche le prestazioni sul campo ne risentirono, con il club che concluse il campionato all’ultimo posto (che non condannò obbligatoriamente la squadra alla retrocessione nei dilettanti, allora non assolutamente prevista dal regolamento), con appena 19 punti conquistati (15 in casa e 4 in trasferta, frutto di 4 pareggi e nessuna vittoria lontano dallo Sportpark Irislaan).Dopo il primo anno venne ottenuta, tra mille difficoltà, la licenza professionistica dalla Federcalcio olandese per una seconda stagione sportiva. Emersero problemi amministrativi, problemi finanziari, problemi di carattere sportivo: la dirigenza ed il Consiglio di Sorveglianza fu messo da parte ed il nuovo management cambiò il nome in VCV Zeeland.

Cercarono di risolvere per primi i problemi finanziari, ma invano: lo Zeeland chiuse la stagione ancora all’ultimo posto, con 14 punti portati a casa (11 in casa e 3 in trasferta, questa volta con un successo esterno -che allora valeva 2 punti- ed un pareggio), durante la quale un altro club di Eerste Divisie, il Wageningen, dichiarò tristemente bancarotta. Lo Zeeland, perciò, rinunciò al calcio professionistico e ritornò mestamente in quello dilettantistico, ripartendo dalla Vierde Klasse.

Gli enormi problemi sofferti durante la breve ma intensa parentesi professionistica si facevano, però, ancora sentire e proprio a causa delle perdite accumulatesi durante quelle due stagioni, il club, che nel frattempo era ritornato al nome originario, Vlissingen, fallì nel 1994. Solo quattro anni dopo al sogno del professionismo, la squadra è costretta a dichiarare bancarotta, proprio come Icaro che aveva osato troppo, volando troppo vicino al Sole e finendo per precipitare a terra. Ma la società era già pronta per un nuovo inizio: dalla settima divisione olandese, il Vlissingen rinacque dalle proprie ceneri e salì di serie, passo dopo passo, anno dopo anno, fino alla promozione in Eerste Klasse nel 2009 e quella in Hoofdklasse nel 2014, serie dove milita tuttora. Dall’Hoofdklasse si è partiti, nel 1990, per cercare un sogno proibito, e all’Hoofdklasse oggi si è arrivati.

LO STADIO


Il Vlissingen gioca le proprie partite casalinghe allo Sportpark Irislaan, un impianto (che prende il nome dall’omonima strada in cui è situato, Irislaan appunto) capace di ospitare ben 8.000 spettatori, costruito dalla società biancorossa per far fronte alla partecipazione, negli anni Novanta, al campionato professionistico dell’Eerste Divisie.
 

La tribuna centrale dello Sportpark Irislaan di Vlissingen

La caratteristica entrata dello Sportpark Irislaaan di Vlissingen



(Fonte foto: Soccerway e GZeegers.nl)

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