Preud'homme l'uomo scelto per riconfermare (e rifondare?) il Twente

Scherzosamente potrebbe dirsi che Mourinho, nel decidere di lasciare la Milano neroazzurra dopo la conquista dell'agognata tripléte, si sia ispirato a Steve McClaren, oramai ex allenatore del Twente, il quale, dopo aver vinto l'Eredivisie con i Tukkers, tagliando un traguardo storico per il club di Enschede, ha annunciato l'addio all'Olanda e si è quasi istantaneamente accordato con il Wolfsburg.
La panchina dei campioni d'Olanda, sicuramente meno ambita di quella dell'Inter, è stata allora affidata a Michel Preud'homme, nella scorsa stagione allenatore del Gent, per le prossime tre stagioni.
Voluto personalmente da Joop Munsterman, presidente del Twente, Preud'homme ha convinto soprattutto per il suo lavoro allo Standard Liegi, prima, e al Gent, poi, facendosi individuare come degno successore dell'inglese McClaren. "Preud'homme è la persona giusta per condurre il Twente nei prossimi anni. Vogliamo entrare stabilmente tra i primi 4-5 club in classifica ed in Europa non abbiamo intenzione di fare le comparse" ha dichiarato il patròn dei neo campioni d'Olanda. Parole che sanno tanto di facciata, ma che rispecchiano anche l'ambizione di una squadra che, senza grossi investimenti, ha saputo spezzare, dopo l'impresa dell'AZ di Van Gaal, lo strapotere di Ajax, Psv e Feyenoord.
La conferma dell'addio di Preud'homme al Gent arriva dal sito ufficiale della squadra belga, sul quale si leggono i migliori auguri di tutto lo staff all'ex portiere, insieme ai ringraziamenti per il lavoro svolto brillantemente.
Preud'homme è ora atteso al De Grolsch Veste per iniziare quanto prima il suo lavoro. Riconfermarsi campioni, si sa, è sempre più difficile. Lo sarà ancor di più per il Twente, che con ogni probabilità rimarrà orfano di Perez (non è stato rinnovato il contratto) e Ruiz (che interessa a più di mezza Europa) dopo aver appreso, oramai da tempo, che anche Blaise N'kufo avrebbe lasciato Enschede per un avventura americana.
Duri colpi, questi, per una squadra che ha palesato sin dall'inizio una povertà di soluzioni alternative al trio d'attacco Stoch-Ruiz-N'kufo. Il ritorno da fresco campione d'Italia e d'Europa di Marko Arnautovic potrebbe essere solo momentaneo, visto che il ragazzo interessa ancora, nonostante quest'anno a Milano abbia passato più tempo a fare la spola tra la panchina e la tribuna (con molte puntatine notturne nei locali), a molte squadre, Werder Brema su tutte.
Il primo colpo, intanto, è stato l'acquisto di Emir Bajrami dall'If Elfsborg. Trattasi di un classico numero 10, stella della nazionale U-21 svedese, di recente approdato anche in prima squadra.

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