Eredivisie - 33° giornata: Ajax e Twente si danno appuntamento all'ultima gara dell'anno per decidere il campionato

La giornata numero trentatre, penultima di questa Eredivisie, non riserva sorprese per quanto riguarda la lotta al titolo, per la quale sarà decisiva l'ultima giornata, durante la quale Ajax e Twente, in novanta minuti, decideranno la sorte della loro stagione in un replay della finale di Coppa d'Olanda, prevista per domenica otto maggio, quasi come se la KNVB avesse voluto allentare la tensione prima della sfida del 15 maggio.
Tagliato fuori dal discorso è il PSV Eindhoven, che paga caro i punti persi nelle ultime giornate e, nonostante la vittoria per 2-1 sul Vitesse, si rassegna al definitivo terzo posto in classifica. Al Philips Stadion, dove tutti non possono che sperare in un passo falso di Twente ed Ajax, i biancorossi di Rutten si portano in vantaggio alla mezz'ora grazie a Marcus Berg, leggermente in ripresa dopo un letargo durato praticamente tutta la stagione. Il raddoppio porta la firma del difensore brasiliano Marcelo, consacratosi, dopo lo scetticismo che accompagnava il suo arrivo dal Wisla Cracovia, anche grazie ad una ottima stagione che lo ha visto tra i migliori nel suo club. La rete dello spagnolo Jordi Lopez non cambia le sorti di una gara che il PSV, si sapeva, avrebbe vinto facilmente. Il successo è però inutile, perchè le contemporanee vittorie delle rivali escludono la squadra di Eindhoven dalla lotta per la vittoria del campionato.
Il testa-coda andato in scena al De Grolsch Veste, tra Twente e Willem II non regala sorprese. Man of the match, nel 4-0 con cui i Tukkers si impongono sul povero Willem II (retrocesso in Eerstedivisie), è il costaricano Bryan Ruiz, oggetto dei desideri di vari direttori sportivi di Liga, Serie A e Premier League, con quelli del Villareal in prima fila. Nonostante i numeri, non all'altezza della prima stagione in Olanda, durante la quale Ruiz ha segnato 24 goal in 34 partite, portando il Twente alla vittoria del titolo, l'attaccante costaricano classe 1985 è stato ancora protagonista di una annata da ricordare, sia in Olanda che in Europa. Un assist per Luuk de Jong ed un infinità di sprazzi di classe pura deliziano gli occhi della platea del De Grolsch Veste. Di Douglas e Theo Janssen, oltre all'autogoal di Jelic, le altre reti della partita.
Fatica di più l'Ajax, che ospite dell'Heerenveen, riesce ad imporsi per due reti ad una, rimontando il goal da cineteca (sul quale, però, Vermeer ha delle colpe) del finlandese Vayrynen. Passano sessanta secondi e Sulejmani, ex all'Abe Leenstra Stadion, riporta gli Ajacied in parità, alimentando nuovamente le speranze per il titolo. Il goal vittoria lo segna Christian Eriksen un minuto dopo l'inizio del secondo tempo, ma la ripresa del gioco si rivela molto emozionante. Prima è l'Ajax a rischiare di triplicare in più di un occasione. Poi, nella fase finale, sono i frisoni padroni di casa a sfiorare il raddoppio, sfruttando soprattutto la stanchezza dei ragazzi di De Boer, tesi e distratti dal peso del risultato.
Ad Alkmaar, nel 5-1 con cui l'AZ si impone sul De Graafschap, tra i protagonisti della vittoria che vale un quasi certo quarto posto c'è Graziano Pellè, autore di una doppietta dopo un lunghissimo digiuno che durava da ottobre 2010 (in goal proprio contro il De Graafschap). Mai troppo amato ad Alkmaar, l'attaccante, con ogni probabilità alla sua ultima partita casalinga con l'AZ, ha ben figurato quando chiamato a sostituire, al 52esimo minuto, l'islandese Sigthòrsson, anche lui autore di una doppietta. Chiude il conto la rete di Bret Holman e di Jungschlager per il De Graafschap.
Benissimo il Groningen, che batte a domicilio un ADO Den Haag in flessione dopo una annata straordinaria. Il tabellino, al novantesimo, conta ben sei reti, considerato il 2-4 finale con le firme di Petter Andersson e Bulykin (doppiette), Stenman e Hiariej. Le speranze per i biancoverdi, rica un quarto posto finale, sono poche ma, nella sfida del 15 maggio contro il PSV, l'imperativo è crederci.
Dimostra di aver puntato troppo in alto il Roda Kerkrade, che dopo una splendida serie positiva, si rivela essere malcapitata comparsa nella festa d'addio che il NEC Nijmegen ed i suoi tifosi hanno riservato a Bjorn Vleminckx. Al Goffert Stadion cori e striscioni sono tutti per il biondo attaccante, acquistato dai belgi del Club Brugge, che ripaga la folla con quattro reti che gli valgono la testa della classifica cannonieri (+2 su Bulykin e +3 su Junker) ed il superamento del record, risalente al 1968, di Hans Venneker, ultimo giocatore del NEC a raggiungere quota 20 goal in una stagione di Eredivisie. Per la cronaca, il quinto goal dei rosso-nero-verdi, nel 5-0 finale, è del terzino Remi Amieux.
Sorprendente sconfitta del Feyenoord, battuto 3-2 dal VVV Venlo guidato dal giovane talento nigeriano Musa, autore di una doppietta contro i Rotterdammers di Mario Been, tenaci a recuperare per ben due volte lo svantaggio grazie alle reti dei soliti Wijnaldum e Caistagnos. A poco più di dieci minuti dal termine, però, è un altro nigeriano, Michael Uchebo, a decidere la gara ed a regalare una vittoria praticamente inutile al VVV Venlo, penultimo e costretto a partecipare alla Nacompetitie.
Proprio i play-off per evitare la retrocessione sono l'incubo dell'Excelsior Rotterdam, costretto alla vittoria contro un Utrecht che, a questo punto della stagione ha davvero poco da chiedere. Una doppietta dell'interessante centrocampista Roorda e la rete di Bergkamp regalano ai Kralingers qualche timida speranza di salvezza, mentre per l'Utrecht il goal della bandiera lo segna il centravanti Demouge.
Chiude la vittoria in trasferta dell'Heracles, che si impone per 2-1 al Rat Verlegh Stadion, tana del NAC Breda. Illude i tifosi gialloneri il goal del ghanese Amoah, ma prima l'espulsione di Feher e poi il rigore sbagliato da Gorter, restituiscono fiducia agli ospiti, che negli ultimi venti minuti prima pareggiano con Fledderus ed infine trovano il vantaggio grazie a Gregory Plet.

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